“Domani presenterò piano per il riarmo dell’Europa”, Trump discute oggi stop armi a Kiev

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Gli aggiornamenti sulla guerra tra Ucraina e Russia, le notizie in diretta di lunedì 3 marzo: oggi il presidente USA incontrerà alcuni alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per valutare e nel caso adottare misure sull’Ucraina. Tra queste c’è la sospensione o l’annullamento degli aiuti militari americani. Intanto l’accordo sui minerali strategici sarebbe pronto per la firma, ha riferito Zelensky. Ursula von der Leyen: “Domani informerò gli Stati membri con una lettera sul piano Rearm Europe”, un piano per riarmare l’Europa.

Dopo lo scontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky in Vermont centinaia di persone si sono raccolte per protestare contro il vicepresidente degli Usa, JD Vance, che si trovava lì per una vacanza con la famiglia. “Traditore, vai a sciare in Russia”, recitavano alcuni dei cartelli mostrati dai manifestanti. Il leader ucraino si è recato a Londra, dove si è tenuta ieri una riunione sulla difesa comune europea e la sicurezza di Kiev. Meloni: “Fra Trump e Zelensky, tifoserie inutili”.

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Guerra Ucraina-Russia, news in diretta

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Liliana Segre: “Atterrita da Trump, con lui l’invaso diventa invasore”

“L’altro giorno alla televisione sono rimasta atterrita da quello che vedevo. Quello che era stato invaso diventava invasore. È stato un ribaltamento, che già stava avvenendo dall’elezione del presidente”. Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, parlando dell’incontro alla Casa bianca in cui il presidente Donald Trump ha attaccato Volodymyr Zelensky, fratturando i legami diplomatici tra i due Paesi. “Come vittima dell’odio, che sono stata e sono ancora, adesso che mi crolla l’America rimango ancora più male. Non voglio che crolli, non dimentico gli americani che sono morti per liberarci”, ha detto Segre.

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USA: “Incomprensibile l’ostilità di Zelensky, aveva garanzie economiche”

“Zelensky avrebbe potuto andarsene con una garanzia economica che avrebbe portato benefici all’Ucraina e, penso, al mondo, per una generazione. È davvero incomprensibile il motivo per cui abbiamo ricevuto una tale ostilità”. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz a proposito della mancata firma dell’accordo sui minerali dopo lo scontro tra il presidente ucraino e Donald Trump nello Studio Ovale.

Cittadini cechi raccolgono 2,9 milioni per comprare un elicottero da guerra all’Ucraina

Una campagna di crowdfunding in Repubblica Ceca ha raccolto 2,9 milioni di euro destinati all’acquisto di un elicottero Black Hawk Uh-60, da inviare a Kiev come sostegno militare per la propria difesa. L’iniziativa, promossa dall’iniziativa “Darek pro Putina” (Regalo per Putin), ha visto un massiccio incremento delle donazioni nelle ore successive allo scontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Sono oltre 20 mila i donatori che hanno contribuito al raggiungimento della cifra necessaria all’acquisto del velivolo. “La Repubblica Ceca è diventata il primo paese al mondo i cui cittadini hanno finanziato con il crowdfunding un elicottero militare per l’Ucraina”, ha annunciato l’organizzazione su X. Inoltre, la campagna di lungo termine per l’acquisto di munizioni per l’Ucraina, lanciata dalla stessa iniziativa, ha già raggiunto i 4,9 mln di euro da 73 mila donatori differenti.

Ursula von der Leyen: “Domani presenterò il piano per il riarmo europeo”

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“Domani informerò gli Stati membri con una lettera sul piano Rearm Europe”, un piano per riarmare l’Europa. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una dichiarazione al termine dei lavori del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automotive europea, rispondendo a una domanda sull’Ucraina. “Stiamo lavorando intensamente alla preparazione del Consiglio europeo insieme al presidente Antonio Costa”, ha detto von der Leyen, spiegando che “abbiamo bisogno di un massiccio aumento della difesa, senza alcun dubbio”. La presidente ha ribadito che “vogliamo una pace duratura, ma una pace duratura può essere costruita solo sulla forza. E questo significa cominciare rafforzando noi stessi. Questo è lo scopo del piano che presenterò domani agli Stati membri”.

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La Cina: “Sosteniamo tutti gli sforzi favorevoli a una risoluzione pacifica della crisi”

La Cina “non ha creato la crisi in Ucraina, né è parte della crisi”. Così il portavoce del ministro degli Esteri Lin Jian, ha replicato a una domanda se Pechino invierà forze di peacekeeping in Ucraina. “Sosteniamo tutti gli sforzi favorevoli a una risoluzione pacifica della crisi e ci aspettiamo che le parti interessate trovino una soluzione sostenibile e duratura che affronti le preoccupazioni reciproche”, ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano, secondo i media statali cinesi.

Quanto ai giudizi espressi dal presidente Usa Donald Trump venerdì scorso alla Casa Bianca, secondo cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky stava “giocando con la terza guerra mondiale” e “non era pronto per la pace”, Lin ha osservato di aver “preso atto dei rapporti pertinenti”. La Cina, ha concluso il portavoce, “continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione politica della crisi ucraina e nella realizzazione della pace”.

Gli USA sospendono le operazioni informatiche contro la Russia

Il Segretario alla Difesa USA Pete Hegseth ha ordinato una pausa nelle operazioni informatiche contro la Russia nelle nuove linee guida per il Cyber ​​Command degli Stati Uniti. Le motivazioni alla base di questa disposizione non sono state dichiarate pubblicamente e non è chiaro quanto durerà la sospensione, dato che il Dipartimento della Difesa ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni. Secondo quanto riferito, la direttiva sarebbe stata emanata prima della lite televisiva tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, avvenuta venerdì.

Trump potrebbe decidere oggi la sospensione delle armi all’Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà alcuni alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per valutare ed eventualmente adottare misure sull’Ucraina tra queste rientrano la sospensione o l’annullamento degli aiuti militari americani all’Ucraina, comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate e pagate durante l’amministrazione di Joe Biden. Lo scrive il New York Times, citando funzionari anonimi dell’amministrazione americana.

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Zelensky: “Mosca bombarda, chi vuole negoziare non attacca civili”

“L’Ucraina sta lottando per la vita normale e sicura che merita, per una pace giusta e affidabile. Vogliamo che questa guerra finisca. Ma la Russia non lo fa e continua con il suo terrore aereo: nell’ultima settimana sono stati lanciati contro l’Ucraina più di 1.050 droni d’attacco, circa 1.300 bombe aeree e più di 20 missili per distruggere città e uccidere persone. Chi cerca di negoziare non colpisce deliberatamente i civili con missili balistici”.

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha pubblicato un video sui suoi canali social che mostra i danni subiti dagli attacchi russi contro l’Ucraina negli ultimi giorni. Zelensky ha ribadito che Kiev “ha bisogno di un forte sostegno da parte dei nostri partner”. “Per costringere la Russia a fermare i suoi attacchi, abbiamo bisogno di una maggiore forza collettiva dal mondo. Rafforzare la nostra difesa aerea, supportare il nostro esercito e garantire garanzie di sicurezza efficaci che renderanno impossibile il ritorno dell’aggressione russa: questo è ciò su cui dobbiamo concentrarci.La giustizia deve prevalere. Crediamo nel potere dell’unita’ e certamente ripristineremo una pace duratura”, ha aggiunto.

Tajani: “Per l’Ucraina Articolo 5 dell’Alleanza Atlantica senza entrare nella Nato”

Dopo un’eventuale cessazione delle ostilità “ci sarà da garantire la sicurezza dell’Ucraina e garantire la sicurezza dell’intera Europa. Questo lo dobbiamo fare attraverso la Nato e si può pensare per esempio ad una sorta di ‘articolo 5.2′ che possa garantire la sicurezza dell’Ucraina anche qualora l’Ucraina non venisse a far parte della Nato”. Lo ha detto Antonio Tajani a margine della sua visita ad Algeri, sottolineando in ogni caso che “c’è molto da fare ma adesso prima lavoriamo per costruire la pace, l’importante è che Europa e Stati Uniti lavorino insieme”.

Le proteste contro Vance in Vermont dopo l’attacco a Zelensky: “Traditore vai a sciare in Russia”

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Dopo lo scontro con Zelensky alla Casa Bianca, in Vermont centinaia di persone si sono raccolte per protestare contro il vicepresidente degli Usa, JD Vance, che si trovava lì per una vacanza con la famiglia. “Traditore, vai a sciare in Russia”, recitavano alcuni dei cartelli mostrati dai manifestanti.

Tajani: “Europa e Stati Uniti devono sedersi a un tavolo con Ucraina e Russia”

“Credo che tutto debba essere fatto insieme, Europa e Stati Uniti devono sedersi a un tavolo con Ucraina e Russia per arrivare ad una pace giusta e soprattutto duratura, quindi questo è ancora prematuro vedere cosa fare e come fare”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando ad Algeri la proposta di tregua di un mese in Ucraina avanzata dal presidente francese, Emmanuel Macron. “Serve intanto che l’Europa sia unita per garantire l’indipendenza dell’Ucraina, noi siamo amici dell’Ucraina l’abbiamo sostenuta in questi tre anni con grande determinazione”, ha aggiunto Tajani, ricordando che l’11 di luglio si terrà a Roma una conferenza internazionale per la ricostruzione.

Il Cremlino incolpa Zelensky per la lite con Trump nello Studio Ovale

Il Cremlino ha incolpato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per lo scontro venerdì scorso col presidente americano Donald Trump nello Studio Ovale. “Si tratta di un evento senza precedenti, diciamo, e, naturalmente, diciamo che Zelensky in molti modi ha dimostrato, probabilmente, una completa mancanza di capacità diplomatiche come minimo, per non parlare di altro”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Interfax.

Il portavoce del Cremlino Peskov: “L’Occidente collettivo si sta frantumando”

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Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che l”‘operazione militare in Ucraina continuerà” finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi. Riguardo al possibile raggiungimento di un piano di pace con l’Ucraina, afferma che non ce n’è ancora uno “coordinato” o “avviato” all’ordine del giorno.

Parlando delle crescenti divisioni in Occidente, Peskov ha detto: “Vediamo che l’Occidente collettivo ha iniziato a diventare meno collettivo. È iniziata una frammentazione dell’Occidente e le posizioni di diversi Paesi e gruppi di Paesi stanno diventando più sfumate”. Riferendosi al vertice ucraino di ieri a Londra, ha aggiunto: “Resta un gruppo di Paesi che appartiene al partito della guerra… stanno sostenendo l’Ucraina nel continuare il conflitto e nel fornire rifornimenti per l’azione militare”.

La Francia: “Il rischio di una guerra in Europa non è mai stato così alto”

“Il rischio di una guerra nel continente europeo, nell’Unione Europea, non è mai stato così alto perché da quasi quindici anni la minaccia ha continuato ad avvicinarsi a noi, la linea del fronte ha continuato ad avvicinarsi a noi”: lo ha detto oggi all’emittente radio France Inter il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, riferendosi alla guerra in Ucraina. I Paesi europei, ha aggiunto all’indomani del summit euroatlantico di Londra, sono ormai pienamente consapevoli di questo.

La Russia colpisce campo di addestramento ucraino: decine di morti

Le forze russe hanno colpito sabato scorso un campo di addestramento ucraino, causando morti e feriti: lo ha annunciato il comandante delle forze terrestri di Kiev, il maggiore generale Mykhailo Drapaty, come riferiscono i media nazionali. Il generale non ha fornito il numero delle vittime o dei feriti, ma secondo Ukrainska Pravda – che cita due fonti del ministero della Difesa ucraino – ci sono “diverse decine di morti e fino a un centinaio di feriti”. Ieri erano circolate voci di un attacco contro la 157ma brigata meccanizzata separata nel poligono di addestramento di Novomoskovskiy, nella regione di Dnipropetrovsk.

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La Francia: “Tregua di un mese consentirà di attestare la buona fede di Vladimir Putin”

“La tregua è un pre-requisito, consentirà di attestare la buona fede di Vladimir Putin”: lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, intervistato da France Inter. Per il capo della diplomazia francese, la tregua di un mese proposta dal presidente francese, Emmanuel Macron, permetterebbe, in particolare, di “verificare se la Russia ha davvero la volontà di porre fine a questa guerra”.

Londra smentisce Parigi: “Non c’è accordo su come sarebbe una tregua”

Il vertice tra Keir Starmer, Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky

Il vertice tra Keir Starmer, Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky

Il segretario di stato britannico alle forze armate ha affermato che Parigi e Londra non si sono accordati su una proposta di tregua di un mese in Ucraina. “Non c’è accordo su come sarebbe una tregua”, ha detto Luke Pollard al Times radio. “Diverse opzioni sono sul tavolo, a condizione di ulteriori discussioni con i partner americani ed europei, ma una tregua di un mese non è stata concordata”, ha detto anche un funzionario del governo britannico.

Cosa prevede il piano di pace di Starmer e Macron

I leader di Francia e Gran Bretagna ipotizzano un cessate il fuoco di un mese “nell’aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche” dell’Ucraina, mentre sul terreno si continuerebbe a combattere. In quel lasso di tempo andrebbe cercata una formula di pace giusta e duratura tra Kiev e la Russia.

Guerra in Ucraina, news di oggi in diretta

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta valutando la possibilità di sospendere o annullare gli aiuti militari all’Ucraina, comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate dall’amministrazione di Joe Biden. Secondo quanto riportato dal New York Times, che cita fonti anonime all’interno dell’amministrazione, Trump incontrerà nelle prossime ore alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per discutere la questione e valutare eventuali misure da adottare.

Zelensky pronto a firmare accordo sui minerali strategici

Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la sua disponibilità a firmare un accordo con gli Stati Uniti riguardante le terre rare e altri minerali strategici. Tuttavia, il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha smentito la presenza di tale intesa nei negoziati in corso. “Attualmente, l’accordo sulle terre rare con l’Ucraina non è sul tavolo”, ha dichiarato Bessent durante un’intervista al programma Face the Nation della CBS News.

Divergenze tra Parigi e Londra sulla tregua in Ucraina

Sul fronte diplomatico, emergono discrepanze tra Francia e Regno Unito in merito alla proposta di una tregua di un mese in Ucraina. Un ministro britannico, citato dalla stampa d’Oltremanica, ha smentito le dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che in un’intervista a Le Figaro aveva affermato che Parigi e Londra fossero concordi nel sostenere una sospensione delle ostilità di un mese “nell’aria, nei mari e nelle infrastrutture energetiche”.





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