Siderno è stata teatro di un grave episodio di violenza ai danni dell’avvocato Antonio Sotira, vittima di un’aggressione da parte di un uomo di circa 40 anni nei pressi del proprio studio. Secondo le ricostruzioni, il professionista si trovava all’esterno dell’edificio quando il soggetto, già noto per averlo minacciato in passato, lo ha colpito con calci e pugni. La motivazione dell’aggressione risiederebbe in una controversia economica legata a un risarcimento per un sinistro stradale.
L’uomo in questione, infatti, pretendeva che l’avvocato gli consegnasse circa 13.000 euro, somma che in realtà non gli spettava. Si trattava, infatti, dell’importo delle spese legali riconosciute dalla sentenza all’avvocato Sotira come compenso per l’assistenza prestata alla moglie dell’aggressore nella causa di risarcimento. L’uomo, ignorando la natura di tale somma, riteneva che gli spettasse personalmente e, al rifiuto dell’avvocato, ha reagito con violenza. Sotira ha cercato di spiegare che il denaro non era un risarcimento a suo favore, ma la legittima parcella riconosciuta al professionista dal giudice, ma la discussione è rapidamente degenerata in un’aggressione fisica.
Dopo aver tentato di difendersi e divincolarsi, l’avvocato è riuscito a rifugiarsi nella propria auto e a raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Locri, dove i medici gli hanno diagnosticato un’ecchimosi all’arcata sopraccigliare sinistra e un trauma contusivo, con una prognosi di sette giorni. Immediatamente ha presentato denuncia alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e identificare il responsabile.
L’episodio ha suscitato forte sconcerto negli ambienti forensi della Locride. La Camera Penale “Giuseppe Simonetti” di Locri ha espresso una ferma condanna con una nota ufficiale: “L’ingiustificabile e vigliacco atto di violenza commesso contro il collega e socio Antonio Sotira indigna profondamente l’intera avvocatura locridea. Questo gesto non solo colpisce una persona, alla quale esprimiamo piena solidarietà, ma mina anche la funzione dell’avvocato, figura chiave nella tutela dei diritti delle persone.”
La Camera Penale ha inoltre sottolineato la necessità di un rapido intervento della magistratura per individuare e punire il responsabile. “È inaccettabile che la violenza venga usata per condizionare il lavoro degli avvocati, cercando di piegarlo a pretese ingiustificate. L’auspicio è che l’Autorità Giudiziaria accerti i fatti nel più breve tempo possibile e garantisca la sicurezza di chi svolge una funzione di rilievo costituzionale.”
Il caso solleva nuovamente il problema delle minacce e delle intimidazioni nei confronti dei professionisti del diritto, che in alcuni contesti si trovano esposti a rischi per lo svolgimento della loro attività. La solidarietà nei confronti dell’avvocato Sotira è arrivata da numerosi colleghi e rappresentanti delle istituzioni, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.
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