Giovedì 27 febbraio il Consiglio Comunale si è espresso in merito all’istituzione dell’imposta di soggiorno e all’approvazione del relativo regolamento. Il quinto punto all’ordine del giorno, approvato all’unanimità, ha evidenziato una convergenza da parte della maggioranza e dell’opposizione. Dall’imposta di soggiorno, dunque, arriveranno risorse che l’Ente locale potrà utilizzare, ad esempio, per promuovere progetti per la valorizzazione di Casalmaggiore. Nel corso della propria argomentazione su questa tassa di scopo – che si applicherà a partire dal 1°maggio ai soggetti non residenti che pernottano nelle strutture ricettive di Casalmaggiore – il sindaco Filippo Bongiovanni ha precisato gli importi (che saranno in seguito approvati dalla giunta):
“La nostra proposta è di un euro al giorno per gli ostelli, un euro e cinquanta per le strutture da una a tre stelle (stessa cifra anche per B&B e case affitto vacanze) e di due euro per i quattro stelle e superiori. Questa è la misura giornaliera per un massimo di 4 giorni: chi alloggia, ad esempio, per due settimane paga la tassa di soggiorno solo sui primi quattro giorni”. Introducendo il punto, l’amministratore locale ha ripercorso le fasi precedenti all’approvazione del regolamento: “La volontà di istituire questa tassa di scopo nasce dal dialogo. Un dialogo partito grazie a un tavolo di lavoro del Masterplan 3C. Un lavoro che ha funzionato e da cui è scaturito un confronto sul tema del turismo. Un’interlocuzione volta a cercare strategie di marketing e comunicazione, per rendere più attrattiva la nostra città”.
LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Una partita, quella della valorizzazione della cittadina, che ha già visto la realizzazione dell’Infopoint, realtà che, proprio tramite le risorse dell’imposta di soggiorno, potrebbe trarre beneficio per proseguire e potenziare le proprie attività. “Questi punti turistici – ha proseguito il sindaco – devono essere gestiti da personale adeguatamente formato. Per un’attività di questo tipo servono risorse: una delle possibilità per reperirle è rappresentata appunto dall’applicazione dell’imposta di soggiorno. Cremona era partita due anni fa, noi e Crema siamo in dirittura d’arrivo. In questo senso, abbiamo iniziato a dialogare con gli albergatori del territorio tra cui Alessandra Cattaruzzi, rappresentante provinciale di Federalberghi, e con il referente locale Zelindo Madesani.
Abbiamo svolto un incontro di approfondimento sul regolamento e un successivo appuntamento con tutti gli albergatori invitati. A Casalmaggiore sono presenti tredici strutture tra hotel, case affitto vacanze, B&B, ostelli. L’applicazione della tassa di soggiorno è stata accolta come un’opportunità da parte di tutti. Abbiamo illustrato come incassare l’imposta ed erogarla al Comune: c’è un software apposito, è stata fatta una dimostrazione agli albergatori (che ogni tre mesi dovranno fare questa dichiarazione). Si tratta di un’operazione di pochi minuti.
Ci sono delle esenzioni – ha precisato Bongiovanni – ovviamente chi abita a Casalmaggiore ed è iscritto all’anagrafe se va in albergo non paga, così come gli under 14. La tassa di soggiorno non si applica nemmeno nei confronti dei malati che devono fare visite mediche in DH (dietro certificato della struttura sanitaria). Esentati anche gli accompagnatori (uno per paziente non paga, due in caso di minore di anni 14); i dipendenti della Polizia di Stato, delle forze armate e i dipendenti pubblici che sono stati chiamati dall’Ente Comune di Casalmaggiore; gli autisti dei pullman e le guide turistiche (una guida per 25 partecipanti non paga la tassa di soggiorno); persone con disabilità con il relativo accompagnatore; gli ospiti del Comune di Casalmaggiore e chi viene alloggiato per situazioni emergenziali.
LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE
Come detto, quanto verrà introitato (dalle stime la cifra dovrebbe aggirarsi tra i 40 e i 45mila euro) sarà destinato a interventi di sostegno delle strutture ricettive, e di manutenzione, fruizione e recupero di beni culturali ed ambientali e dei relativi servizi pubblici locali (arredo urbano, manutenzione per migliorare la città, servizi turistici come l’infopoint). Diverse dunque le possibilità d’utilizzo che si aprono , in prospettiva con queste risorse: “Sicuramente saranno usate per i servizi turistici, dobbiamo vedere quanto riusciremo a tenere aperto l’infopoint anche alla luce dei suoi costi. Potremmo puntare sul miglioramento della città, magari entrando in qualche circuito in più a livello turistico, e proseguirà ancora il dialogo con gli albergatori”.
Sintonia con l’amministrazione da parte della minoranza: “Votiamo a favore dell’istituzione della tassa di soggiorno – ha dichiarato Luciano Toscani, capogruppo di “Casalmaggiore la tua Città” – è entrata nelle abitudini di chi si muove, di chi viaggia. La nostra richiesta è di destinare queste risorse non solamente per tenere aperto un ufficio, quanto, ad esempio, ad interventi di decoro urbano, cura del verde, dei punti di arrivo a Casalmaggiore e della segnaletica. Speriamo, in una delle prossime occasioni, che ci portiate l’esempio di un progetto nuovo, finanziato proprio con la tassa di soggiorno. Siamo disponibili – ha concluso Toscani rivolgendosi alla controparte politica – a fornire, se coinvolti, alcune idee in merito”.
Lorenzo Costa
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