MASSA – “Qual è il messaggio che noi giovani dobbiamo tramandare? Noi giovani donne dobbiamo portare avanti il lavoro di squadra, le 21 donne della Costituente sono riuscite ad insegnare un nuovo punto di vista agli uomini ancora legati agli stereotipi tradizionali e hanno collaborato cercando di trovare un punto d’incontro pur avendo ideali diversi sulla base di essere antifasciste, perchè l’idea che le muoveva era la politica vista come un bene comune”. Sono le parole degli studenti del liceo classico Rossi.
Questo è anche il messaggio che l’onorevole Livia Turco ha voluto condividere con gli studenti del liceo classico Rossi di Massa martedì socrso 25 febbraio a Palazzo Ducale, in occasione della conferenza che fa parte del percorso propedeutico del progetto scolastico “Officina della Comunicazione” tenuto dalla prof.ssa Rosaria Bonotti aiutata dalle prof.sse Laura Zocchi e Cinzia Floriana Altamura, Nicoletta Tonazzini, Laura Manfredi, Valentina Salvini e Vanna Monti, con la collaborazione dell’ANPI e dell’on. Elena Cordoni.
Dopo i vari saluti istituzionali l’onorevole Turco ha parlato delle 21 donne che hanno fatto parte dell’assemblea costituente, di varia estrazione politica, di vari percorsi, insegnanti e operaie che si sono guadagnate il loro posto nel “nuovo Parlamento” della Repubblica Italiana dopo aver partecipato alla Resistenza, chi come staffetta, chi per curare feriti e malati, collaborato pur nelle loro differenze per eliminare gli stereotipi su cui si era retto lo Stato per tanti anni che non riconoscevano alla donna il diritto di votare e di essere votata, cioè di decidere del suo futuro e quindi di non considerarla parte attiva di uno Stato nel lavoro, nella scienza, nell’esercizio della legge. Quelle 21 donne di cui 5 scrissero insieme ai 75 gli articoli della Costituzione furono quelle che diedero il via all’affermazione della donna nella società, pur riconoscendo questa voce al femminile della Costituzione, spesso queste donne non vengono ricordate come gli altri uomini, le citiamo: Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Nadia Spano Gallico, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Merlin, Angiola Minella Molinari, Rita Montagnana Togliatti, Maria Nicotra Verzotto, Teresa Noce Longo, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.
“La Costituzione non è soltanto un elenco di regole ma è soprattutto un affascinante racconto di una vita possibile” come dice Veltroni e d’altra parte già in un precedente bellissimo incontro sempre in rapporto al progetto svolto dagli alunni che ha visto relatrice la prof.ssa dell’Università di Sassari in diritto costituzionale e avvocatessa Laura Buffoni il giorno 31 gennaio, la prof.ssa ha più volte insistito sulle parole della Costituzione dicendo appunto che le parole usate in questo libro hanno un senso profondo e sottolineando l’attenzione avuta dai Costituenti. Laura Buffoni ha chiarito agli studenti dei licei Rossi e Meucci la genesi e l’evoluzione delle complesse forme costituzionali italiane dal dopoguerra fino al presente; gli argomenti trattati, tra i quali l’etimo delle parole della Costituzione e la (non) continuità con il regime fascista, hanno fornito ai presenti, studenti e non solo, delle importanti nozioni su questo argomento che può risultare ostico in assenza di esperienza. Al termine della pregevole analisi della professoressa Buffoni, insieme a vari interventi della professoressa Bonotti nonché organizzatrice della conferenza, sono sorti spontanei diversi quesiti da parte degli alunni che, evidentemente interessati a chiarimenti sulle difficili questioni del seminario, non hanno tardato a dimostrare la propria presenza tramite domande utili e pertinenti; gli alunni Mosti Gabriele, Medda Elena Sofia, Neri Sofia e Vaccaro Federica, in quest’ordine, hanno posto domande all’esperta, rispettivamente, riguardo alla sovranità popolare e nazionale dell’Italia dalla creazione della costituzione ad oggi, alle diverse interpretazioni dell’articolo 11, alla supremazia della Costituzione nei confronti delle altre leggi, al rapporto attualmente vigente tra Stato e Chiesa. A tali domande l’avvocato ha risposto talvolta con precisione, talaltra, mantenendosi nel campo dell’esposizione delle nozioni, deviando leggermente verso il tecnicismo piuttosto che rispondere alla domanda nel senso originale. Di rilievo è stato inoltre l’intervento finale della professoressa Bonotti, ossia un monito allo studio, alla conoscenza e all’applicazione della Costituzione per garantire la libertà come i membri dell’Assemblea Costituente l’avevano intesa durante la stesura della carta costituzionale italiana.
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