Il centro sarà operativo dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 11, con la possibilità di effettuare raccolte straordinarie anche durante il fine settimana (il nuovo recapito fisso è 0365.1830092; mentre per le comunicazioni via WhatsApp resta valido il numero 327.4071916).
Grazie a questo nuovo spazio, donare sangue intero o il plasma sarà ancora più comodo e rapido infalti, la nuova sede non solo garantirà un ambiente più confortevole e moderno, ma anche un accesso migliore.
I donatori potranno effettuare sia donazioni di sangue intero, gestite dal personale di Avis provinciale, sia donazione di plasma, a cura del personale dell’ASST del Garda. Questo nuova convenzione, permetterà un significativo incremento delle donazioni, in particolare per quanto riguarda il plasma, una risorsa fondamentale per numerosi trattamenti medici.
In questa sede afferiranno principalmente le raccolte dei donatori delle sezioni Avis di Salò, Gavardo e Valtenesi.
Chiesa (Asst Garda): “Con Avis per raggiungere gli obiettivi di raccolta regionali”
“È stato un percorso lungo e difficile ma sono orgogliosa del risultato raggiunto, – commenta Roberta Chiesa, Direttore Generale di ASST Garda -. Nel biennio 2014-2015, quando ancora lavoravo in ATS, ho seguito in prima persona l’ampio processo di riorganizzazione e centralizzazione delle attività trasfusionali al fine di razionalizzare le risorse disponibili ed efficientare la rete per garantire l’autosufficienza territoriale ed oggi, questa nuova sede, è senza dubbio l’esempio di queste finalità.
Mi preme sottolineare come ASST e AVIS ancora una volta abbiano collaborato per raggiungere insieme gli obiettivi di raccolta regionali, garantendo inoltre migliore accessibilità e massimo confort ai donatori. Mi preme inoltre ringraziare tutti gli operatori che in questi mesi si sono prodigati per la buona riuscita dell’accordo e coloro che quotidianamente lavorano fianco a fianco in questa nuova sede con grande impegno e resilienza”.
Pagliarini (Avis Provinciale):””
“Siamo finalmente lieti di presentare ai nostri donatori il centro di raccolta di Cunettone, frutto dell’impegno di molte persone, senza dubbio dei tre Presidenti delle Avis Comunali principalmente interessate: Gavardo, Salò e Valtenesi, –commenta Gabriele Pagliarini, Presidente Avis Provinciale Brescia -. Non dobbiamo dimenticare il contributo economico di molte Sezioni bresciane ed anche di qualche realtà imprenditoriale della zona. L’investimento è stato sicuramente rilevante, ma il sorriso dei nostri donatori ripaga l’impegno.
La scelta strategica di creare una partnership gestionale con ASST del Garda permette una continuità rispetto alla precedente gestione nell’ospedale salodiano con elementi innovativi, frutto dell’esperienza maturata nei 12 centri di raccolta accreditati con ASST Spedali Civili. Il nostro ringraziamento va al personale collaboratore che quotidianamente lavora a Cunettone. In queste prime settimane ha dimostrato passione e spirito di adeguamento ed anche iniziativa. Obiettivo rimane quello di garantire l’autosufficienza per gli emoderivati ricavati dal sanque intero e incrementare la raccolta di plasma, sicuramente offrendo un’opportunità ai donatori delle Avis Comunali della Valsabbia”.
Perché donare?
Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è indispensabile nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza, in interventi chirurgici, nei trapianti, nella cura di molte malattie. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza.
La donazione non comporta alcun rischio per la salute; il sangue è una fonte rinnovabile ed è quindi possibile privarsene in parte, senza che l’organismo ne risenta. Il donatore ha anche la possibilità di fare prevenzione controllando periodicamente il proprio stato di salute.
Donare il sangue è un gesto di solidarietà. Significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo ci preoccupa. È il segno di una società civile che, grazie al valore del volontariato, dimostra di avere le capacità e le energie necessarie per affrontare tempi difficili come il nostro, nel quale sembrano prevalere egoismi e furbizie.
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