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Glamour, luxury, ma soprattutto fashion e più ancora heritage: la sfida dell’Acqua di Fiuggi passa tra quelle quattro parole. È una sfida mondiale, che punta sul fascino capace di attrarre il consumatore, la fascia alta di chi è in grado di permettersi l’acqua che salvò dai calcoli renali Michelangelo al punto che in casa non se ne poteva usare altra nemmeno per cucinare sue scommesse. Il mondo della moda e del fashion invece s’è riunito l’altra sera all’Hangar Bicocca di Milano per assistere al nuovo racconto di un brand che è tra quelli storici italiani ed ha una storia che comincia nel 1299.
Il rebranding di Acqua Fiuggi, il suo nuovo posizionamento sul mercato, la sua offerta che passa da 5 a 26 possibilità e tre sapori differenti è andato in scena tra i Sette Palazzi Celesti opera in cemento e acciaio di Anselm Kiefer che caratterizzano da vent’anni Hangar Bicocca vent’anni fa. All’ombra di quelle costruzioni che svettano dall’alto dei loro 19 (la più alta) fino a 13 metri (la più bassa), il mondo della moda, dello spettacolo e del design ha celebrato Acqua e Terme Fiuggi: la società che 6 anni fa era al Tribunale Fallimentare di Frosinone. E che solo l’ostinazione di un sindaco chiamato Alioska Baccarini ha tirato fuori di li, risanandola e rimettendola in pista.
La guidano ora Leonardo Maria Del Vecchio con il fondo di famiglia LMDV Capital e Luca Borgomeo. Ci sono loro dietro all’operazione di rilancio che punta al segmento alto delle acque minerali, celebrata alla Milano Fashion Week con il progetto #FiuggiLovedbyVogue.
Cena e party con dj set: lusso elegante e mai eccessivo, equilibrio tra moda e stile, soprattutto omaggio ad un brand storico che rappresenta un’eccellenza. Da Hangar Bicocca comincia un nuovo capitolo della sua storia.
Nuovi target
Parte dalle nuove linee: quelle di prodotto e quelle delle bottiglie nelle quali è custodito. Sia in vetro che in pet, si rinnovano con un design moderno ed essenziale. La storica bottiglia resterà invece per chi desidera vivere un’esperienza che richiama le origini del marchio: heritage appunto
I target principali sono quelli di mercato. Lmdv e Luca Borgomeo puntano a triplicare i volumi ed i ricavi nel giro di quattro anni. Ci hanno scommesso 40 milioni di euro: in parte già investiti per realizzare una delle linee di imbottigliamento più moderne, alimentata da energia green e riducendo quasi a zero i rifiuti. La parola d’ordine in fabbrica è circular.
Luigi Mascellaro è il direttore generale di Lmdv Capital e Ceo di Acqua e Terme Fiuggi. Spiega «E’ stato definito un piano strategico-industriale per il quadriennio 2025-2028, supportato da un importante piano di investimenti in asset produttivi e di branding. Ammonta a circa 40 milioni in 5 anni di cui 15 milioni già sostenuti in 8 mesi in capex (flussi di cassa) che hanno interessato un totale revamp dell’impianto di imbottigliamento sia da un punto di vista strutturale che produttivo».
Obiettivi ambiziosi
Il business plan è ambizioso. Prevede un tasso annuo medio di crescita dei ricavi «del 31% raggiungendo 38,5 milioni nel 2028 (dai 13 milioni nel 2024) in termini di volumi. L’ambizione è di raggiungere circa 70 milioni di litri (da 22 milioni attuali), seguendo strategie differenziate» prosegue Mascellaro. Come e dove piazzarli? Il Ceo punta a diversi canali di vendita: oggi Fiuggi opera per il 97% nel canale grande distribuzione organizzata Italia, significa che ci sono ampi margini per aumentare significativamente il posizionamento nel settore HoReCa luxury «rafforzando il posizionamento nel territorio italiano e in mercati strategici come Nord America e Medio Oriente» aggiunge Mascellaro.
Acqua Fiuggi è il marchio italiano più antico nel settore delle acque oligominerali, «simbolo di eccellenza e benessere da oltre otto secoli. La nostra strategia integrata mira a riposizionare Acqua Fiuggi come marchio che incarna benessere e bellezza interiore, attraverso un approccio sofisticato e raffinato»”, spiega nella serata dove vengono servite le bottiglie col nuovo design.
Chi c’era
Fra le prime ad arrivare c’è’Amelia Grey, la modella e personaggio della tv americana figlia degli attori Harry Hamlin e Lisa Rinna. Recentemente, durante la Milano Fashion Week, Amelia ha abbracciato la tendenza “Yeticore” indossando un cappotto verde scuro di The Attico, abbinato a una gonna marrone a vita bassa, stivali scamosciati e una borsa color melanzana. Arriva presto perché deve andare via presto: l’indomani deve sfilare per Ferrari.
Dopo di lei i flash saettano Nara e Lucky Blue Smith il modello, musicista e attore statunitense, noto per i suoi capelli biondo platino e il suo successo nel mondo della moda sin da giovane. È diventato famoso grazie a campagne per marchi come Tom Ford, Calvin Klein e Dolce & Gabbana. Nara e Lucky trascorrono la serata sempre a braccetto.
Elegante in jeans e longsleeve bianca si affaccia Romeo Beckham, secondogenito della coppia Victoria e David Beckham. È fresco reduce dalla sfilata di Versace.
Top e oltre
Il Bicocca trattiene il respiro quando passa la divina Naomi Campbell. Da fibrillazione Vittoria Ceretti la top model bresciano considerata a ragione una delle più importanti della sua generazione. Impossibile non ammirarla anche se lo sguardo comincia a cercare intorno per vedere se è accompagnata o meno da Leonardo Di Caprio. C’è, eccome se c’è. Fasciata di bianco sembra una divinità greca la top model Bar Rafaeli Livello Top anche con Adriana Lima una degli Angeli Victoria’s Secret con la quale viene spesso. Al tavolo si trovano tutte vicine con Loli Bahia ed Alex Consani.
Sceglie il bianco Ghali, total black invece per Fedez. Elegantissimi nei loro smoking Dean e Dan Caten, gli stilisti che hanno fondato Dsquared2 vestendo tra gli altri Hanno vestito star come Madonna, Beyoncé, Rihanna, Justin Timberlake e Cristiano Ronaldo.
Ci sono Luca Argentero e Cristina Marino. Dicono che gli invitati siano più o meno cinquecento: impossibile elencarli tutti.
Il menù
Sulle tavole le candele creano un’atmosfera che favorisce il taglia & cuci, creano giochi di luce sulle bottiglie rigorosamente Fiuggi. Cena assicurata dal catering Da Vittorio: non possono mancare i suoi paccheri al sugo ed è impossibile non dare un assaggio al dessert a base di cioccolato.
La festa vera inizia dopo cena: con i Dj del Circo Loco di Ibiza, Rampa e Seth Troxle che hanno fatto ballare tutti, mentre le torri di Kiefer prendevano vita grazie alle video installazioni luminose.
Sulle pareti campeggia il logo Fiuggi. Il sindaco Alioska baccarini quasi non crede ai suoi occhi: sei anni fa lottava per salvare quel brand e quella società, oggi è il simbolo di heritage ed innovazione
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