Storia di due settimane di mezzo inverno

All’alba del 28 gennaio 2025 partiamo per il soggiorno ad Alassio. Siamo un gruppo di una cinquantina di adultissimi decisi a godersi una meritata vacanza lontano da figli, nipoti e impegni vari, tutti rigorosamente compresi nel pensionamento… ed oltre…, o al contrario, lontano dalla solitudine perché qui la buona compagnia è assicurata, o anche lontano da nebbia e smog, perché in riviera l’aria buona non manca.
La provvidenza poi ci ha concesso anche di avere con noi ben due sacerdoti, don Pierluigi Ghirelli e don Fortunato Monelli, che ci assicureranno la cura dello spirito accanto alla cura del corpo che ci promette il luogo stesso.

Salute, distrazione e pace: questo cerca ad Alassio la numerosa combriccola di diversamente giovani provenienti da diversi angoli della provincia e della città di Reggio Emilia.
Il viaggio è confortevole e tranquillo, l’arrivo un po’ meno, perché in hotel l’ascensore è guasto, ma persone che hanno esperienza sanno affrontare gli imprevisti, e così…. su e giù per le scale (non senza qualche lamentela)… fa bene alla salute… e le valigie le portano in camera. Intanto cominciamo a gustare il primo dei pasti sani e saporiti che l’hotel offre; sarà sempre così, a cominciare dall’ottimo buffet che non manca mai e da solo basterebbe.
Dopo una buona notte ristoratrice in stanze pulite e riscaldatissime, comincia il bello, ovvero il bel clima, il bel mare, il bel lungomare, il bel paesaggio tutto intorno e la buona aria nei polmoni.

E così le giornate passano velocissime tra passeggiate in riva al mare e nelle botteghe, gite ai giardini e a Bordighera e al famoso “muretto”; tra partite a carte e chiacchiere varie, soprattutto all’insegna dei ricordi che riscaldano il cuore… come le preghiere e le meditazioni e le sante Messe e l’Eucarestia, insomma sovrabbondanza di doni per i quali ringraziamo Dio prima di tutto, ma anche i sacerdoti, Giulio, Mauro e tutti gli amici.

Elaborando le date di nascita dei 45 partecipanti al soggiorno, si è dedotto che l’età media ponderata è stata di 82,9 anni, con punte di due magnifiche signore di 93 e 94 anni, testimoni che non sempre l’età anagrafica è specchio del nostro vero essere. Questo solo per scuotere eventuali dubbiosi sull’opportunità o meno di staccarsi da casa e tuffarsi in una nuova avventura di un paio di settimane in un prossimo futuro: vacanze anche economiche, che non possono che giovare alla salute e non di meno allo spirito.

A chi ha partecipato alla seconda settimana di vacanza invernale in questo febbraio forse resterà un ricordo un po’ contraddittorio, tra l’incomodo di un malessere di stagione e la tranquillità di un soggiorno che ha portato con sé tutta la piacevolezza degli incontri attesi, con il gruppo, con i don, con i camerieri e con la cittadina. Alassio ha regalato anche quest’anno un paesaggio romantico e non così gelido come l’inverno porta in altri luoghi: il vento freddo si è presentato solo un paio di giorni mentre il sole, spesso nascosto dietro le nuvole, ha reso chiaro il cielo, abbastanza luminoso da accompagnare i villeggianti in piacevoli passeggiate lungo la costa.

Purtroppo don Pierluigi è dovuto rientrare prima per problemi familiari, ma la presenza di don Fortunato ha rappresentato un riferimento importante e prezioso per la comunità. La solidarietà si è sentita nel conforto, nella parola, e in piccoli gesti che a molti sono stati di sostegno per combattere un virus che è stato violento e irrispettoso… a turno ha colpito molti dei partecipanti al soggiorno, anzi non ha risparmiato neanche i camerieri.

La visita a Savona, con il consenso di tutti, è stata necessariamente annullata, come pure tanti posti a sedere sono rimasti vuoti ai pasti, ogni giorno uno diverso, quasi a turno. Prima di partire don Pierluigi è riuscito però a parlare una sera della storia delle persecuzioni dei Cristiani, regalando a tutti il suo interessante libro appena stampato. In un’altra serata, Anna Maria ha parlato delle piante e del polline che aiutano gli investigatori a risolvere casi di crimini che altrimenti non vedrebbero puniti i colpevoli.

Per due sere, la tombola ha mostrato come la fortuna tende a premiare pochi ma invece si diffonde su tutti quando lo scopo è divertirsi assieme e condividere l’esperienza. La serata delle chiacchiere e dei saluti ha rappresentato un altro momento condiviso.
Il bilancio anche quest’anno è positivo e la fotografia del gruppo nella sala dell’hotel testimonia una volta in più lo sforzo organizzativo e la generosità di Giulio che ha portato i suoi frutti anche nel 2025.

Grazie quindi a tutti i partecipanti, ma un grazie particolare a tutti quelli che hanno contribuito a rendere piacevole e sereno il nostro soggiorno: a Reggio Emilia Conad “Le Querce”, Credito Emiliano (ragionieri Gabriele Mannini), Cartoleria “Crotti”, Neviani Casalinghi; ad Alassio: monsignor Ennio Bezzone, parroco della locale chiesa di Sant’Ambrogio, padre Gilles Jeanguenin della chiesa di Sant’Anna, lo staff al completo dell’Hotel Corso, al Frantoio di Aldo Armato, Diano Tour di Diano Marina (signor Alessandro Duci).

Un particolarissimo grazie a don Pierluigi Ghirelli e a don Fortunato Monelli per la loro competenza e simpatia, a Giulio Capiluppi e Mauro Davolio sempre attenti a tutte le esigenze e non per ultimi a quanti, nella vita dell’Associazione, mantengono viva questa esperienza durante tutto l’anno sociale. Arrivederci al 2026!

équipe Terza Età Azione Cattolica