Lazio, presentato il Piano Industriale: c’è anche la Cisterna-Valmontone

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Si è svolto giovedì 27 febbraio a Roma, presso la sede della Regione Lazio, l’evento “La Regione per la crescita: insieme per il Piano Industriale del Lazio”, un’importante occasione di confronto tra istituzioni, imprese e stakeholder economici per il lancio ufficiale del nuovo Piano Industriale del Lazio.

L’iniziativa, promossa da Unindustria e dalla Regione Lazio, rappresenta una svolta strategica per l’economia regionale: è infatti la prima volta che un’associazione datoriale e un governo regionale collaborano così strettamente nella definizione di un programma strutturato per il rilancio industriale.

Ad aprire i lavori sono stati il presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, la vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, e il presidente della commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale, Enrico Tiero.

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Un piano per la crescita industriale del Lazio

In un contesto economico globale in trasformazione, con le istituzioni nazionali ed europee impegnate a ridefinire strategie per la competitività industriale, il Lazio si pone come protagonista con un progetto innovativo.

La Regione è infatti la seconda economia d’Italia per PIL (11,2% del totale nazionale), con leadership industriali consolidate in settori chiave come digitale, aerospazio, farmaceutico e audiovisivo. Tuttavia, per consolidare questa posizione e sfruttare il pieno potenziale del territorio, è necessario investire nelle infrastrutture, nella semplificazione amministrativa e nella transizione energetica e digitale.

Da due anni è tornata centrale la politica industriale nel Lazio. Il Piano presentato oggi con Unindustria, che ringrazio, evidenzia le ulteriori sfide da affrontare. Perché la politica industriale va pianificata e programmata, e il dialogo con le categorie economiche è fondamentale. Non possiamo parlare di crescita e investimenti senza intervenire sulle infrastrutture strategiche, come la Orte-Civitavecchia, la Cisterna-Valmontone e la Roma-Latina, oltre che sulla logistica, i porti e gli aeroporti. È essenziale una semplificazione amministrativa radicale e un sostegno concreto alla transizione energetica e digitale, oltre che alla crescita di un lavoro di qualità, elemento fondamentale per l’inclusione sociale e il benessere economico“, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Il Piano Industriale è strutturato in tre sezioni principali:

Analisi della situazione economica regionale, con un focus sulle dinamiche degli ultimi vent’anni;

Individuazione degli attivatori strategici, strumenti chiave per il rilancio della competitività;

Definizione di Key Performance Indicators (KPI) per monitorare i progressi e valutare l’efficacia delle misure adottate.

    Gli “attivatori” individuati nel piano sono suddivisi in quattro categorie chiave:

    Assistenza per i sovraindebitati

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    Territorio: investimenti in infrastrutture e mobilità;

    Attrattività: misure per rendere il Lazio più competitivo per le imprese;

    Risorse per lo sviluppo: strumenti di finanziamento e sostegno economico;

    Competenze: promozione della formazione e delle professionalità del futuro.

    Il documento sarà oggetto di un monitoraggio periodico, e tra un anno Regione e Unindustria si riuniranno per valutare i progressi raggiunti.

    Un modello di governance condiviso tra pubblico e privato

    Un aspetto centrale del Piano Industriale è la stretta collaborazione tra istituzioni e mondo produttivo, un approccio che rappresenta una grande novità per la Regione Lazio.

    Il Piano promosso da Unindustria e la decisione della Regione Lazio di condividerne gli obiettivi sono una grande novità. Questo modello di governance economica rappresenta una sana e trasparente condivisione di responsabilità tra policy maker e forze produttive private. Il Lazio ha tutte le potenzialità per guidare una nuova stagione di crescita, se saprà riequilibrare il peso tra manifattura e terziario avanzato nel bilancio economico regionale. Proponiamo un insieme di azioni trasversali che, se realizzate in modo efficace, potranno attrarre nuovi investimenti e accelerare lo sviluppo. Con questo Piano il Lazio può diventare un modello di crescita moderna e sostenibile, rivendicando con orgoglio il ruolo di terra d’impresa“, ha sottolineato il presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo.

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    L’obiettivo, quindi, non è solo sviluppare politiche industriali efficaci, ma creare un contesto favorevole agli investimenti, semplificando i processi burocratici e sostenendo le aziende innovative che vogliono crescere sul territorio.

    Risorse e strumenti finanziari: oltre 550 milioni per il 2025

    Per trasformare il Piano Industriale in azioni concrete, la Regione Lazio ha stanziato per il 2025 oltre 550 milioni di euro di risorse europee del FESR.

    Nel dettaglio, i fondi saranno così suddivisi:

    274 milioni di euro destinati alle sovvenzioni per le imprese;

    149 milioni di euro per facilitare l’accesso al credito;

    120 milioni di euro finanziati dalla Banca Europea per gli Investimenti, a tassi agevolati;

    Assistenza per i sovraindebitati

    Saldo e stralcio

     

    16 milioni di euro dal bilancio regionale, specificamente dedicati alla filiera dell’automotive.

    Ma non solo. La Regione Lazio ha in programma un ulteriore passo avanti sul fronte dello sviluppo industriale: entro marzo verrà presentata la legge sul Consorzio Industriale Unico del Lazio, un nuovo strumento per coordinare e potenziare le politiche di sviluppo produttivo e territoriale.

    Il sostegno economico è fondamentale, e per questo la Regione ha messo in campo ingenti risorse per sostenere la crescita. Nel 2025, grazie ai fondi europei, al credito agevolato e agli investimenti regionali, le imprese avranno accesso a oltre mezzo miliardo di euro. A ciò si aggiungerà la nascita del Consorzio Industriale Unico del Lazio, che sarà lo strumento cardine per l’attuazione delle politiche di sviluppo“, ha spiegato la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

    Un nuovo modello di sviluppo per il Lazio

    Il Piano Industriale del Lazio rappresenta un’innovazione strategica per la crescita regionale. La stretta collaborazione tra pubblico e privato, l’impegno nella semplificazione burocratica e gli ingenti finanziamenti stanziati possono trasformare il Lazio in un motore economico ancora più competitivo a livello nazionale e internazionale.

    Il cammino è appena iniziato, ma le premesse sono chiare: rafforzare le infrastrutture, attrarre nuovi investimenti, sostenere la transizione digitale ed energetica e promuovere un’occupazione di qualità. Se questi obiettivi saranno rispettati, il Lazio potrà consolidare il suo ruolo di secondo polo industriale d’Italia, rendendosi sempre più attrattivo per imprese e investitori.


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