L’inizio e la fine del Ramadan sono stabiliti dall’osservazione della luna: in Arabia Saudita, dove l’Islam nacque con il profeta Maometto, comincia oggi, 1° marzo, e termina il 29 dello stesso mese. È il sacro mese di digiuno (‘sawm’, il quarto pilastro dell’Islam) e preghiera per i musulmani. Si tratta di un’usanza che si celebra in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto.
Il Ramadan è il mese sacro dei musulmani e corrisponde al nono mese del calendario islamico. Dura 29 o 30 giorni e sia l’inizio sia la fine sono determinati dal calendario lunare islamico. Quest’anno inizia sabato 1° marzo e si conclude tra il 29 e il 30 marzo 2025.
In questo periodo, i credenti devono obbligatoriamente astenersi dal consumo di cibi e bevande, così come dai rapporti sessuali (sawm), dall’alba (suḥūr) fino al tramonto (ifṭār).
Durante il Ramadan si commemora la prima rivelazione del Corano a Maometto, trasmessa dall’arcangelo Gabriele, noto in arabo come jibrīl. Questo mese è caratterizzato dall’osservanza del digiuno, uno dei cinque pilastri dell’Islam, insieme alla professione di fede, alla preghiera quotidiana, alla donazione ai bisognosi e al pellegrinaggio alla Mecca.
Cos’è il Ramadan, le regole del mese sacro musulmano
Il Ramadan è dunque considerato il periodo più sacro per i musulmani. È un mese dedicato alla spiritualità, alla preghiera, al digiuno e alla riflessione.
La regola principale è quella del digiuno (sawm): dall’alba al tramonto, i credenti devono astenersi da cibo, bevande, fumo e rapporti sessuali. Il digiuno viene interrotto al tramonto con l’iftar, il pasto serale, e riprende prima dell’alba con il suḥūr, il pasto pre-digiuno. Sono esentati bambini piccoli, donne incinte, in allattamento o mestruate, malati, anziani e viaggiatori (che possono recuperare i giorni di digiuno persi in seguito).
Durante questi giorni, i musulmani intensificano la preghiera e la lettura del Corano. Anche la beneficenza è incoraggiata, e molti credenti versano la Zakat al-Fitr, un’offerta obbligatoria per aiutare i bisognosi prima della fine del Ramadan.
Oltre alle cinque preghiere quotidiane, si svolge la Tarawih, una preghiera notturna speciale nelle moschee. Il mese si conclude con la festa di Eid al-Fitr, un giorno di celebrazione, preghiere comunitarie e momenti di condivisione con amici e familiari.
Quando inizia il mese del Ramadan 2025 e quando finisce
Il Ramadan inizia con l’osservazione della luna crescente, che determina l’apertura del nono mese nel calendario lunare islamico. Per questo motivo, la data precisa può cambiare in base alla posizione geografica e alle condizioni di visibilità del cielo.
Basti pensare che in Arabia Saudita, culla dell’Islam sin dai tempi del profeta Maometto nel VII secolo, gli esperti hanno previsto l’avvistamento della luna nuova nella sera del 28 febbraio, segnando l’inizio del Ramadan sabato 1° marzo.
In Indonesia, situata a migliaia di chilometri di distanza, le condizioni di visibilità lunare differiscono, il che potrebbe far slittare l’inizio del mese sacro a domenica 2 marzo. Persino all’interno della Penisola Arabica, Paesi confinanti come l’Arabia Saudita e l’Oman potrebbero iniziare il digiuno in giorni distinti a causa delle variazioni nell’osservazione della luna.
Dal momento che la durata del Ramadan è di 29/30 giorni, la fine di questo periodo cadrà tra il 29 e il 30 marzo 2025.
Gli orari del Ramadan: quando inizia e finisce il digiuno giornaliero
Durante il Ramadan, il digiuno giornaliero (Sawm) inizia all’alba e termina al tramonto. Gli orari precisi variano in base alla posizione geografica e al periodo dell’anno, poiché il calendario islamico è lunare e il Ramadan si sposta ogni anno di circa 10-12 giorni.
Se prendiamo come esempio una città come Roma, durante il Ramadan 2025 il suḥūr termina circa alle 05:10 (orario della preghiera del mattino, fajr) e l’iftar inizia circa alle circa 18:10 (orario della preghiera della sera, maghrib).
Perché si digiuna nel mese del Ramadan
Il digiuno nel mese del Ramadan è un dovere religioso per i musulmani, essendo uno dei Cinque Pilastri dell’Islam. È praticato per obbedire a Dio, commemorare la rivelazione del Corano al profeta Maometto, e sviluppare disciplina e autocontrollo. Il digiuno aiuta anche a sperimentare la fame dei più bisognosi, promuovendo la solidarietà e la beneficenza. Inoltre, rappresenta un’opportunità di purificazione spirituale e di rafforzamento della fede e della comunità.
Può però capitare che un fedele non riesca a rispettare il sawm senza poter recuperare i giorni persi (ad esempio, a causa di una condizione di salute cronica). In questo caso è tenuto a fare una donazione per nutrire chi è bisognoso. La somma in questione (Fidya) è del corrispettivo di 7 euro per ogni giorno di digiuno non osservato. Questa cifra dovrebbe essere sufficiente per fornire due pasti a una persona o un pasto a due persone. Se l’intero mese di Ramadan non può essere osservato, la donazione totale sarà di €210.
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