Pnrr, in Valle d’Aosta concluso ad oggi il 38,59% degli interventi – Notizie

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In Valle d’Aosta è stato concluso ad oggi il 38,59% degli interventi previsto da Pnrr, Pnc e cofinanziamenti nazionali e regionali, il 55,91% è ancora in corso e l’1,5% ancora da attivare. Lo stato di attuazione degli interventi – che ammontano a un totale di 555 milioni di euro – è stato illustrato da Gianpaolo Lalicata, dirigente della Struttura semplificazione, supporto procedimentale e progettuale per l’attuazione del Pnrr in ambito regionale, durante la riunione del Tavolo permanente per il confronto partenariale sulla Politica regionale di sviluppo, organismo composto dai rappresentanti del partenariato istituzionale, economico, sociale e ambientale, cui compete il compito di accompagnare le fasi di programmazione e attuazione dei Programmi a cofinanziamento europeo e statale che interessano la Valle d’Aosta.
    Barbara Fontana, nella sua qualità di Autorità di gestione Fesr, dopo aver presentato un aggiornamento dell’avanzamento del relativo Programma, evidenziando che lo stesso presenta un livello di costi ammessi pari al 52% del valore dello stesso, ha condiviso con il partenariato la proposta di riprogrammazione che sarà presentata alla Commissione europea entro il prossimo 31 marzo. In linea con l’intendimento dell’Amministrazione regionale di cogliere le opportunità offerte dal regolamento (Ue) ‘Restore’ per fronteggiare le conseguenze dell’evento calamitoso che ha interessato la Valle d’Aosta nel mese di giugno 2024, sono state individuate una serie di spese per interventi mirati a ripristinare le condizioni di sicurezza e funzionalità dopo l’alluvione del giugno scorso, con particolare attenzione alle opere idrauliche e di dissesto franoso, per un importo di circa 5 milioni di euro. Grazie a ‘Restore’ sarà possibile beneficiare di un tasso di cofinanziamento europeo pari al 95%, rispetto al tasso al 40% applicato di norma.
  Fulvio Centoz (Autorità di gestione Fse+), ha illustrato alcuni interventi previsti con la riprogrammazione del proprio programma: il riconoscimento delle certificazioni linguistiche per gli studenti delle classi quinte delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado; il supporto alla creazione della prima comunità genitore-bambino; l’introduzione di borse di ricerca e voucher e il Progetto ‘Benessere scuola’ finalizzato a contrastare l’abbandono scolastico.Davide Genna, Responsabile regionale dei programmi di Cooperazione territoriale, ha rammentato al partenariato le prossime scadenze per la presentazione di Progetti nell’ambito dei Programmi Interreg Italia-Francia (Alcotra) e Italia-Svizzera, oltreché un cenno all’apertura di altri bandi sui Programmi Spazio alpino, Europa Centrale e Euro-Med.

   Riguardo all’attuazione del Complemento regionale per lo sviluppo rurale del Piano strategico della Pac 2023/27, Irina Ungureanu, intervenuta per conto dell’Autorità di gestione, ha messo in rilievo come il tratto distintivo caratterizzante il Programma sia la forte impronta ambientale, con quasi il 60% delle risorse per impegni legati alla valorizzazione dell’ambiente.

   Considerando il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) – che insieme ai Fondi europei rappresenta lo strumento finanziario principale per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione dei relativi squilibri – Barbara Fontana è intervenuta per un aggiornamento sull’attuazione dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione, sottoscritto lo scorso 31 gennaio dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente della Regione, Renzo Testolin. I progetti riguardano una centrale per energia da fonti rinnovabili, lo studentato presso ‘Palazzo Cogne’ e gli adeguamenti dell’edificio scolastico ‘Manzetti’, per un importo complessivo di 32,7 milioni di euro.

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   Nadia Petterle, in qualità di Autorità responsabile a livello regionale per le Aree interne, ha poi presentato una fotografia dello stato dell’arte degli Accordi di programma quadro (Apq) riguardanti le Aree interne Bassa Valle e Grand-Paradis: nonostante siano relativi al periodo di programmazione 2014/20, sono ancora in corso di attuazione. Petterle ha anche fatto cenno all’attività condotta dall’Unité Mont-Cervin attualmente impegnata nell’elaborazione della propria Strategia d’Area.
   

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