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il caso
COSENZA Del caso di “Alice” (nome di fantasia) ci siamo già occupati. La 30enne era scomparsa a Luzzi, nel Cosentino, il 7 gennaio 2025. La giovane aveva fatto perdere le proprie tracce e sul caso avevano avviato le indagini i carabinieri della stazione di Montalto Uffugo, guidati dal maresciallo Giuseppe Motta. L’attività investigativa aveva portato i militari ad arrestare un 55enne del posto con l’accusa di sequestro di persona e atti persecutori. L’uomo, un operaio, avrebbe reagito alla decisione della donna di interrompere la loro relazione sentimentale. Secondo l’accusa, l’avrebbe «molestata recandosi nell’abitazione della madre di lei (dove la donna si era trasferita) e, nell’occasione, minacciando di “far saltare l’appartamento con un lanciarazzi e inoltrando messaggi vocali in cui le chiedeva di collaborare ad attività illecite (…) ed arrivando a seguirla, costringendola a salire sulla propria autovettura».
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, ha disposto il giudizio immediato per il 55enne come richiesto dalla pm Mariangela Farro. Le accuse rivolte all’indagato sono di stalking e sequestro di persona. L’udienza si terrà ad Aprile. (f.b.)
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