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Il profilo social di Carla D’Acunto è una bacheca di ricordi, foto e video accompagnati da didascalie e saluti che ritraggono la 52enne salernitana insieme a quegli amici e quei clienti diventati famiglia, con il sorriso, con l’intraprendenza, con la solarità che l’hanno sempre contraddistinta anche quando la vita l’ha messa davanti agli ostacoli e alle difficoltà.
Davanti al ristorante Mediterraneo di via Michelangelo Testa qualcuno ha voluto salutarla ieri mattina portando una bottiglia di whisky e due bicchierini come ad evidenziare la presenza della donna, che vivrà in quel locale a cui ha dato l’anima e il sorriso, traducendolo in convivialità, chiacchiere, confronti e amicizia pura.
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E ancora fiori, biglietti e messaggi scritti a penna: «Grazie per aver donato il tuo sorriso», si legge su uno di questi attaccato a dei girasoli. Questa mattina, però, sarà il giorno del dolore nella chiesa della zona orientale Madonna di Fatima dove la città si fermerà e si stringerà nell’abbraccio per i funerali della donna, volto conosciutissimo a Salerno, che nella giornata di martedì ha perso la vita, volando giù da viale degli Olmi dopo aver discusso con il figlio Guido.
Le verifiche
Tutto avverrà mentre i carabinieri della compagnia di Salerno, continueranno ad indagare su quanto accaduto in un pomeriggio piovoso di febbraio e faranno luce sugli ultimi istanti della donna anche attraverso le immagini di videosorveglianza presenti e già in parte visionati. I carabinieri, su delega del pm Alessandro Di Vico, proseguiranno dunque gli approfondimenti che hanno portato a un avviso di garanzia nei confronti del figlio della donna, il 32enne indagato per istigazione al suicidio, difeso dall’avvocato Michele Sarno.
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Nelle immagini di alcune telecamere private si intravede la donna percorrere a piedi presumibilmente dopo essere scesa dall’auto in cui era in compagnia proprio del figlio con il quale aveva avuto un diverbio – la strada in viale degli Olmi, poi probabilmente si sarebbe sporta dal muretto, dove è presente ancora un’inferriata divelta con il tentativo, stando a quanto filtra dalle parole del legale del figlio, proprio del 32enne di distogliere la madre dal folle gesto. Tutto al vaglio degli inquirenti che hanno potuto visionare anche i video registrati da alcuni residenti in cui Guido viene ritratto in stato di evidente choc mentre pronuncia davanti all’ambulanza, ai vigili del fuoco e ai carabinieri, frasi sconnesse in preda alla disperazione. Il ragazzo sarà ascoltato molto probabilmente ancora ma è stato il suo avvocato a spezzare per un attimo il silenzio. Il 32enne è destinatario già di misura con braccialetto elettronico con divieto di avvicinamento all’ex compagna e in precedenza anche di avvicinamento alle figlie: sarebbero anche questi i motivi della poca serenità nel rapporto tra madre e figlio.
Il legale
Una disperazione però di cui si è fatto testimone proprio Sarno: «Tutto nasce da un litigio legato ad un’amarezza che li accomunava per l’inibizione (sulla base di denunce sporte dalla ex del ragazzo) di incontrare le figlie. Inibizione che era valsa anche nei confronti di Carla. Tutto questo ha creato profonda amarezza e anche se c’erano incontri protetti tra l’uomo e le bambine, non c’era serenità. Carla era una donna profondamente provata anche perché non c’era una ragione effettiva per non poter incontrare le nipoti, del resto non più tardi di 15 giorni fa la denuncia nei suoi confronti era stata archiviata».
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L’esito dell’autopsia effettuata sul corpo della donna mercoledì ha chiarito l’assenza di segni di violenza: «Il figlio ha cercato di persuaderla, di farla rientrare in auto ha sottolineato Sarno le immagini video ritraggono la perfetta normalità nella tragedia, un essere umano quando vede la propria madre riversa sul selciato non può che avere quella reazione. Adesso è disperato: la madre era il suo punto di riferimento, vivevano in simbiosi. È chiaro che dovrà rimodulare tutta la sua esistenza e continuerà a portare avanti la battaglia per rivedere le figlie e sarà un modo per onorare la madre».
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