Trump: «Ho molto rispetto per Zelensky»
«Ho molto rispetto per Zelensky». Lo ha detto Donald Trump che solo qualche giorno fa ha chiamato lil leader ucraino un «dittatore». «Domani alle 11 arriverà alla Casa Bianca e avremo un colloquio», ha aggiunto il presidente americano precisando l’orario dell’incontro, alle 17 ora italiana.
Trump: sostengo articolo 5 Nato ma in Ucraina non servirà
Donald Trump ha detto di sostenere «l’articolo 5 della Nato» ma anche «non servirà”. «In Ucraina avremo una pace forte e duratura», ha dichiarato il presidente americano in una conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer.
Trump: l’Ucraina dimostra perché Nato deve spendere di più
«Il disastro in Ucraina mostra perché è così importante che la Gran Bretagna e altri partner Nato facciano grandi investimenti nelle loro capacità di difesa, in molti casi del 4% o 5% del Pil sarebbe appropriato». Lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer.
Starmer: in Ucraina serve pace che non premi l’aggressore
«In Ucraina serve una pace che non ricompensi l’aggressore». E’ l’appello del premier britannico Keir Starmer in una conferenza stampa con Donald Trump alla Casa Bianca.
Trump: tregua in Ucraina o arriva presto o non ci sarà
Donald Trump ha avvertito in una conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer che «o la tregua in Ucraina avverrà presto o non ci sarà affatto».
Trump: accordo minerali è garanzia di sicurezza per Kiev
Donald Trump ha definito l’accordo sui minerali un ‘backstop’, una sorta di garanzia per la sicurezza dell’Ucraina. La parola è quella usata da alcuni leader europei, tra cui Emmanuel Macron e Keir Starmer, per descrivere la garanzia di sicurezza che vorrebbero dagli Stati Uniti per sostenere un contingente di truppe a guida europea.
Trump: «Zelensky dittatore? L’ho detto io?»
Donald Trump elude una domanda sulla sua accusa a Volodymyr Zelensky di essere un «dittatore». «Io ho detto questo?», ha risposto il presidente americano che in realtà ha proprio scritto, nero su bianco, in un post su Truth che il leader di Kiev è, secondo lui, «un dittatore non eletto e un comico mediocre».
Trump: firmerò domani l’accordo sui minerali con Zelensky
Donald Trump ha assicurato che firmerà domani l’accordo sui minerali e le terre rare con Volodymyr Zelensky, in visita a Washington.
Trump: non credo Putin violerà la sua parola sull’Ucraina
«Non credo che Putin violerà la sua parola» su un accordo in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. «Trust but verify», fidarsi ma verificare. Così Donald Trump, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, ha risposto a chi gli chiedeva di Vladimir Putin. L’espressione ‘trust but verify’ è divenuta famosa con Ronald Reagan che la usò per descrivere come gli Stati Uniti dovevano procedere con la controparte sovietica.
Starmer ringrazia Trump su Kiev: «Ha cambiato la rotta»
Keir Starmer ha ringraziato Donald Trump per aver cambiato «la conversazione» sull’Ucraina. «Possiamo raggiungere un accordo storico», ha detto il premier britannico nello Studio Ovale.
Kiev, ridicolo che Mosca non voglia trattare sui territori
La diplomazia ucraina ha definito «ridicole» le dichiarazioni del Cremlino secondo cui l’annessione dei territori ucraini occupati sarebbe «non negoziabile». «La Russia non può rivendicare nessuno dei territori ucraini», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Georgiy Tykhy. “È ridicolo il modo in cui i funzionari russi fanno riferimento alla costituzione russa» per giustificare le annessioni, ha denunciato.
Starmer da Trump: le questioni sul tavolo
Nella nota di Downing Street si sottolinea come fra i temi del faccia a faccia – oltre all’Ucraina – vi saranno questioni legate alla «relazione speciale» e alla cooperazione bilaterale britannico-americana: dall’economia (alla luce dei rimori legati alla politica dei dazi avviata da Trump), allo spazio, all’Intelligenza Artificiale (IA). Nodale resta comunque il tema del rapporto fra alleati rispetto al dossier ucraino, dopo lo scossone impresso dalla nuova amministrazione Usa rispetto alla linea unitaria con l’Europa sbandierata negli ultimi tre anni. Tema a cui Starmer ha fatto riferimento al suo arrivo oltre oceano anche in un breve discorso dinanzi ai giornalisti britannici nella residenza dell’ambasciatore del Regno Unito a Washington. «Noi – ha detto il primo ministro rivolgendosi indirettamente a Trump – vogliamo lavorare con te, vogliamo riceverti presto in Gran Bretagna e costruire una nuova partnership perché la storia dimostra che quando lavoriamo assieme i risultati arrivano». In precedenza, prima di partire, sir Keir si era dichiarato «fiducioso di poter rafforzare sempre più la relazione speciale» fra Londra e Washington. Poi, rispondendo a un giornalista, che gli chiedeva se avesse personalmente fiducia in Donald Trump, aveva risposto: «Sì. Ho un buon rapporto con lui». Sempre ieri, parlando di fronte ai media in apertura del Consiglio dei ministri del mercoledì, il premier laburista aveva insistito nell’impegno a discutere di «garanzie di sicurezza» più che blindate per Kiev: garanzie che spetta «all’Europa offrire» come il presidente americano sollecita, «poiché l’Ucraina è un nostro vicino prossimo»; ma per le quali, aveva aggiunto, serve pure «un backstop» americano la cui «configurazione è ovviamente soggetta a intense discussioni». «Tutti – aveva concluso Starmer nella circostanza – vogliamo la pace. Tuttavia io dico che un backstop è importante poiché la garanzia di sicurezza deve essere sufficiente a dissuadere (il presidente della Russia Vladimir) Putin dal tornare all’attacco dopo un cessate il fuoco».
Cremlino: sui territori in Ucraina non trattiamo
I territori occupati in Ucraina sono una parte «indivisibile» della Russia e quindi non saranno soggetti a trattative. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.
Starmer: senza garanzie sicurezza Usa potrebbe invaderla ancora
Vladimir Putin potrebbe tornare a invadere l’Ucraima se gli Stati Uniti non dovessero fornirle garanzie di sicurezza. E’ l’avvertimento ribadito dal premier britannico Keir Starmer, arrivato a Washington dove oggi vedrà Donald Trump. «La garanzia di sicurezza deve essere sufficiente a dissuadere Putin dal ripresentarsi, perché la mia preoccupazione è che se c’è un cessate il fuoco senza una rete di protezione (americana) – ha detto Starmer parlando con il Guardian – gli si darà semplicemente l’opportunità di aspettare e di ripresentarsi, perché la sua ambizione nei confronti dell’Ucraina è abbastanza evidente a tutti». Poi il capo del governo di Londra, che domenica ospiterà un vertice sulla difesa, ha tenuto a chiarire che la decisione di impegnare le truppe britanniche in una forza di pace «no viene presa alla leggera: è una decisione ponderata e stiamo ancora discutendo su come potrebbe essere”.
«Il mondo sta diventando sempre più pericoloso ed è più importante che mai restare uniti fra alleati». E’ il messaggio rivolto dal premier britannico Keir Starmer al presidente americano Donald Trump a poche ore dal loro incontro di oggi a Washington: messaggio rilanciato da Downing Street mentre sir Keir atterrava nella capitale Usa.
Trump anti-Ue, dazi del 25%: «L’Europa ci frega». Bruxelles: «Reagiremo». E ora rallenta sul green
Parole che la Bbc interpreta come un ennesimo appello a Trump a impegnare gli Usa su quelle garanzie di sicurezza per l’Ucraina che gli alleati europei invocano (ma il leader della Casa Bianca non sembra voler dare) in caso di accordo con la Russia.
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