L’economia italiana sta attraversando un periodo di alti e bassi, con segnali contrastanti tra la fiducia dei consumatori, quella delle imprese e l’andamento del fatturato nei vari settori. A febbraio 2025, il clima di fiducia dei consumatori mostra un leggero miglioramento, mentre quello delle imprese registra un calo. Allo stesso tempo, i dati sul fatturato dell’industria e dei servizi di dicembre 2024 evidenziano una contrazione del settore industriale e una crescita più moderata nei servizi. Ma cosa significano questi numeri per l’economia reale?
I Consumatori Sono Più Ottimisti, le Imprese Meno
A febbraio, l’indice di fiducia dei consumatori – un numero che misura quanto le persone si sentano sicure riguardo alla propria situazione economica e a quella del Paese – è salito da 98,2 a 98,8. Questo significa che, rispetto al mese precedente, più persone vedono il proprio futuro finanziario con maggiore ottimismo.
Nel dettaglio, gli italiani sono più fiduciosi sulla propria situazione personale e sulle prospettive future: il cosiddetto clima personale è passato da 97,1 a 98,3, quello corrente (cioè la percezione della situazione economica attuale) da 99,8 a 100,5, e quello futuro (le aspettative per i prossimi mesi) da 96,1 a 96,6. Tuttavia, la fiducia nell’economia generale è leggermente scesa da 101,3 a 100,2, segnalando preoccupazioni su fattori più ampi, come il mercato del lavoro e l’inflazione.
Dall’altro lato, la fiducia delle imprese mostra un andamento opposto. L’indice che la misura è sceso da 95,7 a 94,8, segno che molte aziende vedono il futuro con più incertezza. Questo calo è diffuso in quasi tutti i settori, tranne nella manifattura (la produzione di beni), dove la fiducia è leggermente aumentata da 86,8 a 87,0.
Le costruzioni, che comprendono le attività di edilizia e lavori pubblici, hanno visto un calo della fiducia da 104,2 a 103,4, così come i servizi di mercato (che includono turismo, trasporti e attività professionali), scesi da 99,0 a 97,5. Anche il commercio al dettaglio – ossia la vendita di beni ai consumatori – ha registrato una riduzione dell’indice di fiducia, da 106,3 a 104,0.
Perché le Imprese Sono Più Cautamente Pessimiste?
Analizzando le aspettative delle aziende, emerge un quadro più dettagliato. Nel settore manifatturiero, le aziende riportano un miglioramento negli ordini ricevuti, ma restano caute sulla produzione futura. Nel commercio, sia i giudizi sulle vendite attuali sia le previsioni per i prossimi mesi sono peggiorati. Nei servizi e nelle costruzioni, le prospettive generali sono in calo, riflettendo un’incertezza più ampia su domanda e investimenti.
Uno degli aspetti che incide sulla fiducia delle imprese è il timore di una crescita più lenta o di una contrazione delle vendite, che potrebbe portare a una riduzione della produzione o a difficoltà nel mercato del lavoro.
Industria in Calo, Servizi in Crescita Moderata
Se la fiducia è un segnale anticipatore di come potrebbero muoversi i consumi e gli investimenti, i dati sul fatturato forniscono una fotografia più concreta di ciò che è accaduto. A dicembre 2024, il fatturato dell’industria – ovvero il valore totale delle vendite delle aziende industriali – ha subito una contrazione del 2,7% rispetto a novembre. Anche il volume, cioè la quantità di beni venduti senza considerare l’aumento o la diminuzione dei prezzi, è calato del 2,5%.
Sia il mercato interno (vendite fatte in Italia) sia quello estero (esportazioni) hanno subito un calo: rispettivamente -3,0% e -2,1% in valore. Questo suggerisce una domanda più debole sia a livello nazionale sia internazionale.
Nei servizi, invece, la situazione è leggermente diversa. Il fatturato è cresciuto dello 0,3%, ma il volume delle vendite è sceso dello 0,1%. Questo significa che, sebbene il valore delle vendite sia aumentato, il numero di transazioni effettive è rimasto stabile o in leggera contrazione, probabilmente a causa di un aumento dei prezzi.
Tra i settori dei servizi, il commercio all’ingrosso (vendita di prodotti in grandi quantità, spesso a negozi o aziende) ha registrato una crescita dell’1,0% in valore e dello 0,8% in volume. Negli altri servizi, invece, il fatturato è diminuito dello 0,2% in valore e dello 0,4% in volume.
Cosa è Successo Nell’Ultimo Trimestre del 2024?
Guardando agli ultimi tre mesi del 2024, il fatturato dell’industria è aumentato dello 0,4% in valore e dello 0,2% in volume. Nei servizi, la crescita è stata leggermente più marcata (+0,8% in valore e +0,7% in volume).
Su base annua, però, il confronto con dicembre 2023 evidenzia una riduzione più significativa: il fatturato dell’industria è sceso del 7,2% in valore e del 7,7% in volume. Il calo è stato più forte nel mercato interno (-8,3%) rispetto a quello estero (-6,4%). Questo suggerisce che le difficoltà maggiori si sono verificate in Italia, dove la domanda è stata più debole rispetto ai mercati internazionali.
Tra i diversi comparti industriali, l’energia ha registrato un aumento delle vendite (+2,8%), mentre i beni strumentali (macchinari e attrezzature), intermedi (materie prime lavorate) e di consumo (prodotti destinati direttamente ai consumatori) hanno subito una contrazione.
Nel settore dei servizi, il fatturato è aumentato dell’1,9% in valore e dello 0,1% in volume, con il commercio all’ingrosso che ha registrato una leggera crescita (+0,6% in valore e +0,3% in volume). Altri servizi, invece, hanno visto un aumento del 3,3% in valore, ma una lieve flessione dello 0,2% in volume.
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