Protocollo d’intesa Asp di Catania e UDEPE per la presa in carico delle persone affette da disturbi psichiatrici autori di reato

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L’accordo segna una svolta nell’implementazione di percorsi condivisi di prevenzione e riabilitazione con l’obiettivo di definire buone prassi di intervento e realizzare, sul territorio, una interazione proficua fra sistema sanitario e sistema giudiziario

Catania – Siglato questa mattina, presso la Direzione Generale dell’Asp di Catania, il protocollo d’intesa fra Azienda sanitaria provinciale e l’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna (Udepe) di Catania per la presa in carico e la gestione congiunta delle persone affette da disturbi psichiatrici e con problematiche di dipendenza, sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
L’accordo, sottoscritto dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, e dal direttore dell’Udepe di Catania, Maria Pia Fontana, segna una svolta organizzativa fondamentale nell’implementazione di percorsi condivisi di prevenzione e riabilitazione per l’ambito specifico, con l’obiettivo di definire buone prassi di intervento e realizzare, sul territorio, una interazione proficua fra sistema sanitario e sistema giudiziario.
«Grazie alla sinergia e con l’Udepe centriamo oggi un ulteriore obiettivo che consolida la rete dei Servizi di Salute mentale sul nostro territorio – ha detto Laganga Senzio -. È uno strumento che ci permette di governare meglio i processi e di ragionare per percorsi. Mi riferisco, in questo caso, a percorsi dedicati a persone con disturbi psichiatrici, autori di reato, e sottoposti a misure di sicurezza. Il protocollo, che vede il coinvolgimento di numerosi servizi del Dipartimento di salute mentale, costruisce un modello di intervento che coniuga l’azione delle Istituzioni sanitarie con quella del Sistema giudiziario, in un’ottica di prevenzione, cura, riabilitazione e di protezione. È un passo fondamentale verso una gestione più omogenea e sistematica delle procedure, che costruiremo grazie alle competenze e all’expertise di tutti gli operatori coinvolti, per integrare tutti i livelli di intervento necessari tra sanità, giustizia e servizi sociali».
Un punto centrale del protocollo è la creazione di equipe congiunte, fra Udepe e DSM di Catania, che garantiscano una presa in carico multidisciplinare per integrare le esigenze giudiziarie con quelle terapeutico-riabilitative, e sviluppare nuove modalità di collaborazione per la realizzazione, il monitoraggio e la verifica dei Programmi terapeutici-riabilitativi individualizzati (PTRI).
«Questo protocollo nasce da una condivisione di intenti e finalità operative tra l’Udepe di Catania e l’Azienda Sanitaria provinciale – afferma Fontana -, con particolare riferimento al Dipartimento Salute Mentale e alla rete dei Servizi per le Dipendenze, e rappresenta il frutto di un lavoro integrato tra operatori di entrambe le Amministrazioni, finalizzato a mettere a sistema prassi e modalità di raccordo condivise e uniformi su tutta la provincia di Catania, con particolare riferimento al sostengo e al trattamento socio-sanitario dell’utenza Udepe che ha in corso misure e sanzioni di comunità e che è interessata da problematiche di dipendenza o di salute mentale. Ciò al fine di realizzare congiunti programmi individualizzati di intervento socio-riabilitativo, definire precise procedure integrate di collaborazione in favore dei soggetti con patologie psichiatriche o con problemi di dipendenza e realizzare progetti condivisi di prevenzione e integrazione sociale».
Presenti per l’occasione, per l’Asp di Catania, il direttore del Dipartimento di Salute mentale, Carmelo Florio; il direttore dell’UOC Servizio territorio dipendenze patologiche, Fabio Brogna; il direttore dell’UOC Coordinamento e Controllo CTA, Roberto Ortoleva; e per l’Udepe, la responsabile dell’Area Servizio sociale, Barbara Murabito, e la funzionaria di Servizio sociale, Rossana Gueli.
Il protocollo, della durata di 3 anni, segna in particolare una svolta nei modelli di intervento, per migliorare la circolarità delle informazioni e la qualità delle prestazioni e creare una cultura organizzativa che, oltre a garantire la tutela della salute mentale, promuova l’integrazione sociale e una maggiore attenzione ai bisogni dei destinatari delle misure di sicurezza, delle loro famiglie e del territorio.

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ASP CATANIA – protocollo asp-udepe



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