Sanità in affanno: sindaci e ASL TO4 si riuniscono, ma le risposte latitano

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Lo scorso venerdì 21 febbraio, presso la sede legale dell’ASL TO4, si è riunita la Rappresentanza dei Sindaci, il ristretto organismo nominato dalla Conferenza dei Sindaci per discutere delle criticità del sistema sanitario locale. Un tavolo tecnico che ha visto la partecipazione di Loredana Devietti Goggia, sindaca di Ciriè e presidente della rappresentanza, del sindaco di Chivasso Claudio Castello, della sindaca di Settimo Torinese Elena Piastra con l’assessore Umberto Salvi, della sindaca di Cuorgnè Giovanna Cresto, del sindaco di Lanzo Fabrizio Vottero Bernardina, del presidente della Conferenza e sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, del sindaco di San Sebastiano da Po Giuseppe Bava, della vice-sindaca di Rivarolo Marina Vittone, della sindaca di San Mauro Giulia Guazzora, della sindaca di Caluso Maria Rosa Cena e del consigliere Alessandro Musso, in rappresentanza del sindaco di Castellamonte. Sul fronte ASL TO4, presenti il direttore generale Luigi Vercellino, la direttrice sanitaria Sara Marchisio e il direttore amministrativo Michele Colasanto. Un incontro che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto rappresentare un momento di confronto per affrontare i problemi della sanità locale.

Luigi Vercellino direttore Asl To4

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Si è parlato delle Case e degli Ospedali di Comunità, progetti finanziati dal PNRR che dovrebbero rappresentare la risposta alla carenza di strutture di prossimità. Il direttore generale Vercellino ha assicurato che gli interventi verranno portati a termine, ma ha ammesso che il tempo stringe: tutto dovrà essere operativo entro il primo trimestre del 2026, pena la perdita dei finanziamenti. Lavori da concludere in fretta, con il rischio concreto di ritardi e imprevisti che potrebbero trasformare queste strutture nell’ennesimo progetto incompleto. Ma anche ammesso che tutto venga realizzato nei tempi previsti, resta il problema più grande: con quale personale funzioneranno queste nuove strutture?

La questione della carenza di medici e infermieri è stata al centro del dibattito, ma ancora una volta senza risposte concrete. Il direttore generale ha ribadito che le Case di Comunità saranno operative, ma ha anche ammesso le difficoltà nel reperire specialisti, in particolare medici urgentisti, urologi e psichiatri. Un problema strutturale che si trascina da anni e che nessuno sembra in grado di risolvere. Si parla di valorizzare le professionalità e di rafforzare il dialogo tra ospedali e territorio, ma senza nuovi medici e infermieri si rischia solo di moltiplicare le strutture senza avere chi le faccia funzionare.

Anche il tema della rete ospedaliera aziendale è stato oggetto di discussione. L’ASL TO4 ha ribadito l’importanza di un sistema integrato in cui ogni ospedale operi con livelli di complessità differenziati, garantendo una copertura omogenea sul territorio. Un principio condivisibile, ma che rischia di tradursi in una progressiva riduzione dei servizi nei presidi più piccoli, con un ulteriore accentramento delle prestazioni negli ospedali maggiori. Un modello che, se non gestito con attenzione, potrebbe penalizzare proprio quei territori che più avrebbero bisogno di servizi di prossimità.

Da marzo, l’ASL avvierà una ricognizione nei diversi ospedali per valutare “il percepito degli operatori, i numeri di attività, gli aspetti strutturali e tecnologici”. Un’operazione che, senza interventi immediati, rischia di restare una mera analisi sulla carta. Il rischio concreto è che si moltiplichino i tavoli di confronto, le indagini e i rapporti tecnici, senza che nulla cambi per chi ogni giorno si trova a fare i conti con liste d’attesa interminabili, reparti in sofferenza e personale ridotto all’osso.

L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire il confronto con una serie di nuove riunioni. Un annuncio che suona come l’ennesima promessa di attenzione e collaborazione, ma che in realtà conferma un’amara verità: il sistema sanitario locale continua a navigare a vista, senza un piano chiaro e senza risposte concrete ai problemi che si trascinano da anni. Ai cittadini, nel frattempo, non resta che sperare che questa lunga teoria di incontri produca finalmente qualche risultato tangibile.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link