Il mercato di Marc Chagall si dimostra sorprendentemente resistente a oscillazioni e turbolenze economiche, con opere da record nelle vendite all’asta che continuano ad affollare i cataloghi delle major e a raddoppiare e triplicare le loro stime di partenza. Nonostante i dipinti del prolifico pittore russo naturalizzato francese non generino fuochi d’artificio all’incanto, Chagall rimane uno dei nomi scambiati più di frequente e considerati un investimento sicuro insieme a Claude Monet e Pablo Picasso, Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat.
Marc Chagall: le 5 opere da record in asta
Nato a Lëzna nel 1887 e scomparso a Saint-Paul-de-Vence nel 1985, Marc Chagall è uno degli artisti moderni più famosi di sempre, oggi più attuale che mai per il suo universo iconografico e simbolico incentrato sui temi della fuga e dell’esilio, della fede e della ricerca dell’identità. Proveniente da una famiglia ebrea vittima dei pogrom antisemiti in Bielorussia, il pittore è uno dei primi artisti europei a rispondere all’ascesa nazista con il dipinto Solitudine, opera del 1933 che definisce “una premonizione della catastrofe imminente”. Il suo lavoro ha da sempre un ruolo primario nel mercato dell’arte, consacrandolo nel tempo come artista blue-chip: ecco quali sono le 5 opere più costose di Chagall vendute all’asta, senza commissioni e rivalutazione.
Les trois cierges
Quando Chagall dipinge Le tre candele nel 1939, non avrebbe mai potuto immaginare che l’evocazione romantica e nostalgica della sua vita e del suo amore per la scrittrice Bella Rosenfeld, figlia di ricchi orefici con la quale è sposato dal 1915, che quella danza senza tempo tra la realtà e il sogno sarebbero state spazzate via di lì a poco. Quest’inno all’amore e alla bellezza struggente dei ricordi lascia presto spazio alla fuga dalla Francia verso la Spagna, il Portogallo e gli Stati Uniti causata dall’occupazione nazista e dalla deportazione degli ebrei che condurrà all’Olocausto. L’imponente olio su tela (130,2 x 97,1 cm) debutta all’asta da Christie’s a New York nel maggio del 2017 nella Impressionist and Modern Art Evening Sale: il prezzo di vendita è di 14,5 milioni di dollari.
L’Anniversaire
Nel 1915 Chagall ha 28 anni e sta per sposarsi con Bella Rosenfeld. Al loro amore dedica una serie di dipinti, tra cui questa tenera scena di quotidianità magica: nell’interno del loro modesto appartamento, i due si librano in volo scambiandosi un bacio delicato sulle labbra. Rosenfeld racconterà che a ispirare Chagall fu proprio il giorno del suo compleanno, quando lei stava decorando la stanza con dei fiori per festeggiare il marito. L’angolazione impossibile che l’artista assume per baciare la moglie è la dimostrazione che con lei al suo fianco tutto è possibile. Per anni l’opera è il top lot del pittore: nel maggio del 1990 da Sotheby’s a New York nella prima parte della Impressionist & Modern Paintings & Sculpture raggiunge i 14,8 milioni di dollari. Oggi la tela è conservata al MoMA di New York.
Au-dessus de la ville
Nel 1923 Chagall lascia la Russia rivoluzionaria e, dopo un breve e sofferto soggiorno a Berlino, si trasferisce a Parigi. Un anno dopo, nel 1924, dipinge questa miscela mistica e misteriosa di meraviglia, romanticismo e nostalgia. A ispirarlo è come al solito l’amore della sua vita: Bella Rosenfeld, sua moglie e musa, conosciuta nel 1909 a San Pietroburgo grazie alla modella e amica Thea Brachman. Nell’opera i giovani Marc e Bella fluttuano sulla loro città, Vitebsk, sostenuti dalla passione e illuminati dal bagliore di un sentimento puro e fortissimo. Nel novembre del 2023 il quadro è nella Modern Evening Auction di Sotheby’s a New York e fa alzare le palette fino a 15,6 milioni di dollari.
Le Grand cirque
Sin dall’infanzia, Chagall è affascinato dal circo e dagli acrobati che si esibiscono nelle strade della città di Vitebsk, dove vive con la sua famiglia. Per lui è l’irruzione del meraviglioso e dell’imprevisto nel ritmo monotono e stagnante della vita quotidiana. Dopo essersi trasferito a Parigi, l’amico gallerista Ambroise Vollard lo accompagna spesso al circo, dove l’artista (che si sente anche un mago, un attore e un clown) si siede tra il pubblico e disegna i pagliacci, le cavallerizze, i giocolieri e gli acrobati che si esibiscono in quell’atmosfera caotica e colorata. Questa gouache del 1956 di grandi dimensioni (159,5 x 308,5 cm) è venduta la prima volta da Sotheby’s a New York nella Impressionist and Modern Art Evening Sale nel maggio del 2007 per 13,7 milioni di dollari. Nel novembre del 2017 torna all’asta e realizza 16 milioni di dollari.
Les Amoureux
È il 1928 e Chagall immortala il suo grande amore per Bella Rosenfeld in una maniera inedita. Stavolta la coppia, ritratta la maggior parte delle volte fluttuante nell’aria o fra le nuvole, appare stretta in un tenero abbraccio, circondata da cespugli fioriti e con un uccello che vola nel cielo notturno. Un’immagine che restituisce tutta la devozione dell’artista per la sua amata, che muore il 2 settembre 1944 per un’infezione virale, e la tenerezza della loro relazione, frutto di un amore a prima vista durato trent’anni. Nel novembre del 2017, nella stessa Impressionist & Modern Art Evening Sale di Sotheby’s a New York dove passa Le Grand cirque, Les Amoureux fa fermare il martello a 28,4 milioni di dollari da una stima iniziale tra i 12 e i 18 milioni.
Fuori dalla Top 5 meritano una segnalazione altre cinque opere di Marc Chagall con prezzi notevoli nelle vendite all’incanto. Innanzitutto Les trois acrobates del 1926 che da Christie’s a New York nel maggio del 2013 strappa una vendita da 13 milioni di dollari. Poi Le jongleur del 1943 e Les mariés de la Tour Eiffel del 1928, ancora da Christie’s ma a Londra: il primo è venduto nel marzo del 2022 per 8,8 milioni di sterline; il secondo nel febbraio del 2016 per 7 milioni di sterline. Da Phillips a New York nel novembre del 2022 appare Le Père del 1917: un olio su tela che fa parte dei 15 lavori dell’artista trafugati dai nazisti e restituiti dalla Francia agli eredi delle famiglie depredate. I rilanci, in questo caso, arrivano fino a 7,4 milioni di dollari. Orphée del 1969, infine, fa il suo esordio da Sotheby’s a New York nel maggio del 2021 e viene battuto per 6,2 milioni di dollari.
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