La straordinaria biodiversità dei cetacei a Tenerife

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La straordinaria biodiversità dei cetacei a Tenerife

Le acque di Tenerife ospitano una straordinaria varietà di cetacei, con ben 31 specie censite, tra residenti e migratorie. Questo rende la regione uno degli ecosistemi più ricchi al mondo per questi mammiferi marini, che si suddividono in due categorie principali:

  • Misticeti: balene con fanoni, che si nutrono filtrando il plancton e piccoli organismi marini.
  • Odontoceti: cetacei con denti, tra cui delfini, globicefali e orche, caratterizzati da una dieta più varia, che include pesci e calamari.

Cetacei residenti: un habitat stabile a Tenerife

Alcune specie di cetacei hanno trovato nelle acque di Tenerife un ambiente ideale per vivere stabilmente, svolgendo qui tutte le loro funzioni vitali: alimentarsi, riprodursi e socializzare. Tra questi, il globicefalo tropicale, il delfino tursiope e lo zifio sono presenze fisse.

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Il globicefalo dalle pinne corte ha una popolazione stabile nel sud di Tenerife, nella fascia marina protetta di Teno-Rasca, con circa 430 individui, secondo Misael Morales Vargas, biologo marino e direttore di Biosean.

La straordinaria biodiversità dei cetacei a Tenerife

Tenerife: un laboratorio naturale per lo studio delle balene dal becco

Le balene dal becco sono tra i cetacei meno conosciuti al mondo a causa del loro comportamento elusivo e della preferenza per acque profonde, fino a 3.000 metri. Tenerife, grazie alla conformazione vulcanica, rappresentano un luogo unico per il loro studio, poiché qui i fondali profondi sono molto vicini alla costa, permettendo osservazioni più agevoli anche da terra.

Tra le tre specie più comuni avvistate nelle acque canarie troviamo:

  • Zifio di Cuvier
  • Zifio di Blainville
  • Zifio di Gervais

In altre parti del mondo questi cetacei sono estremamente difficili da osservare, mentre a Tenerife abbiamo un’opportunità unica di raccogliere dati direttamente dalla costa.

Cetacei migratori: visitatori abituali e occasionali

Oltre alle specie residenti, vi sono cetacei che frequentano le acque di tenerife stagionalmente o come parte delle loro rotte migratorie.

Il delfino maculato atlantico è una specie non residente ma frequentemente avvistata, così come la balenottera comune tropicale, che utilizza l’Arcipelago come zona di alimentazione e riproduzione.

Le orche sono avvistate occasionalmente mentre attraversano il canale tra Tenerife e La Gomera, spesso nella stessa area abitata dai globicefali. Nel febbraio scorso, un gruppo di orche è stato osservato nel sud-est di Tenerife, evento documentato da Sergio David Hernández, testimone dell’avvistamento.

La straordinaria biodiversità dei cetacei a Tenerife
Cambiamenti nelle rotte migratorie

Alcuni cetacei stanno modificando le loro rotte e il loro comportamento a causa di fattori ambientali, tra cui il cambiamento climatico. Un esempio è la megattera, recentemente avvistata in modo inusuale nelle acque di Arrecife.

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La straordinaria biodiversità dei cetacei a Tenerife

Secondo gli scienziati del SECAC, l’aumento della temperatura degli oceani sta spingendo molte specie a migrare verso altre latitudini. Morales Vargas afferma che “nei prossimi 50 anni assisteremo a un cambiamento significativo nel comportamento di alcune specie”, come dimostrato da uno studio del 2021 in cui si è modellato il futuro di 10 specie di cetacei basandosi su variabili ambientali e biologiche.

Minacce ai cetacei: dall’inquinamento all’attività umana

I cetacei delle Canarie affrontano numerose minacce, molte delle quali di origine antropica:

  • Plastica e microplastiche: ingerite involontariamente, compromettono la salute di molti individui.
  • Reti da pesca abbandonate: ostacolano l’alimentazione delle balene filtratrici e causano intrappolamenti fatali.
  • Collisioni con imbarcazioni: traghetti ad alta velocità possono ferire o uccidere i cetacei.
  • Turismo non regolamentato: le imbarcazioni per l’osservazione dei cetacei possono disturbare gli animali se non rispettano le distanze minime.

Nel 2019, le Canarie hanno sospeso la concessione di nuove licenze per le imbarcazioni di whale watching, regolamentando l’attività con il Decreto 178/2000 del 6 settembre.

Inquinamento acustico: una minaccia invisibile

L’inquinamento acustico marino è uno dei pericoli più gravi per i cetacei, che fanno affidamento sul suono per comunicare, cacciare e orientarsi. “Quando il rumore aumenta, gli animali devono vocalizzare più forte, consumando più energia e rischiando di compromettere le loro funzioni vitali”, spiega Morales Vargas.

Un caso emblematico riguarda il sonar ad alta frequenza, responsabile di numerosi spiaggiamenti di massa di balene dal becco. Questi animali, terrorizzati dai suoni simili a quelli delle orche (i loro predatori naturali), risalivano troppo velocemente in superficie, sviluppando embolie fatali. Nel 2004, il suo utilizzo è stato vietato nelle Canarie, con un impatto positivo sulla conservazione delle specie.

Il linguaggio dei cetacei: una finestra sul loro mondo

Le orche possiedono uno dei sistemi di comunicazione più complessi in natura, con dialetti distinti per ogni gruppo familiare. Studi recenti dell’Università di La Laguna hanno sviluppato strumenti per classificare le loro vocalizzazioni, aiutando a comprendere meglio il loro comportamento e l’impatto dell’attività umana.

Ogni individuo ha una firma sonora unica, che gli consente di identificarsi e riorganizzarsi nel gruppo. L’acustica di questi animali fornisce informazioni fondamentali sui loro modelli di caccia, comunicazione e orientamento.

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Tenerife rappresenta dunque un santuario naturale per lo studio e la conservazione dei cetacei, un patrimonio biologico straordinario da proteggere con ogni mezzo disponibile.






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