Coldiretti Molise: lettera aperta del presidente regionale Claudio Papa a soci imprenditori agricoli e ai cittadini\consumatori. – News Della Valle

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Claudio Papa presidente Coldiretti Molise scrive una lettera aperta

Lettera aperta del Presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa, a soci imprenditori agricoli e ai cittadini/consumatori, sulle mosse necessaria da compiere a livello europeo per salvaguardare l’eccezionalismo agricolo, tenendo separati i fondi della politica agricola.  Coldiretti Molise manifesta il proprio compiacimento in relazione alla presentazione, da parte del Commissario all’Agricoltura Hansen e del Vice presidente Fitto, alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, della “comunicazione” dal titolo “Una visione per l’agricoltura e l’alimentazione”.

Si tratta di un documento che detta la strategia che la Commissione intende mettere in campo per realizzare un settore agricolo e agroalimentare attraente per le generazioni future e per lo stesso futuro dell’agricoltura.

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Un documento che segna un cambio di linguaggio sostanziale nei confronti dell’agricoltura e del ruolo degli agricoltori rispetto alla precedente Commissione e nel quale si esplicitano numerose delle istanze di Coldiretti avanzate anche con la mobilitazione a Bruxelles: dal sostegno al reddito dei veri agricoltori a partire dai più giovani, l’obbligo dell’origine in etichetta con indicazione del Paese, reciprocità negli accordi commerciali, controlli più efficaci alle frontiere europee, potenziamento del contrasto alle pratiche sleali, rilancio dell’importanza delle produzioni zootecniche e di modelli di economia circolare anche attraverso il digestato, e per la prima volta seppur ancora in maniera generica, il tema allarmante del consumo crescente di cibi ultraformulati e non naturali.

Un testo a cui dovranno seguire azioni concrete affinché l’agricoltura possa davvero assumere un ruolo centrale e, soprattutto, a cui dovrà seguire il mantenimento dell’attuale impostazione del Quadro Finanziario Pluriennale con una netta distinzione dei fondi destinati alla PAC da quelli previsti per la Politica di Coesione, evitando la paventata ipotesi di un fondo unico che andrebbe a “de-specializzare” la PAC.

La visione delinea quattro aree prioritarie:

Un settore attraente: L’agricoltura deve avere la stabilità necessaria per incoraggiare i giovani ad accedere alla professione, anche attraverso redditi equi e un sostegno pubblico più mirato. Devono inoltre essere attivamente sostenute per cogliere i benefici dell’innovazione e dei nuovi modelli imprenditoriali, anche dai crediti di carbonio e naturali, come fonti di reddito complementari. La Commissione si impegna a garantire che gli agricoltori non siano costretti a vendere sistematicamente i loro prodotti al di sotto dei costi di produzione e adotterà misure concrete a tal fine, anche attraverso la revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali. Nel 2025 la Commissione presenterà inoltre una strategia per il rinnovamento generazionale, con raccomandazioni sulle misure necessarie sia a livello dell’UE che a livello nazionale/regionale per affrontare gli ostacoli all’ingresso nella professione di giovani e neoassunti.

Un settore competitivo e resiliente: L’UE continuerà a dare priorità alla sicurezza e alla sovranità alimentari in vari modi. I negoziati e gli accordi commerciali saranno sfruttati appieno, tutelando nel contempo gli interessi degli agricoltori europei. La visione risponde inoltre alle richieste degli agricoltori, dei cittadini e della società in generale di un maggiore allineamento delle norme di produzione per i prodotti importati, al fine di garantire che le norme ambiziose dell’UE non comportino uno svantaggio competitivo, pur in linea con le norme internazionali. Per questo motivo la Commissione inizierà ad adottare misure nel 2025 per valutare l’impatto di una maggiore coerenza delle norme per quanto riguarda i pesticidi pericolosi vietati nell’UE e il benessere degli animali. Inoltre, l’applicazione e i controlli rigorosi delle norme di sicurezza alimentare rimangono una priorità non negoziabile. La Commissione rafforzerà l’attenzione sull’allevamento per promuovere il futuro a lungo termine del settore.  

Un settore adeguato alle esigenze future: Il settore agricolo europeo svolge un ruolo importante nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. La visione riconosce la necessità di conciliare l’azione per il clima con la sicurezza alimentare e le sfide specifiche affrontate dal settore.  Gli agricoltori dovrebbero essere ricompensati per l’adozione di pratiche rispettose della natura. In tale contesto, la Commissione esaminerà attentamente qualsiasi ulteriore divieto di utilizzo dei pesticidi qualora non siano disponibili alternative entro un termine ragionevole e semplificherà l’accesso ai biopesticidi nel mercato dell’UE. La Commissione svilupperà inoltre un sistema volontario di analisi comparativa, la “bussola per la sostenibilità nelle aziende agricole”, per aiutare gli agricoltori a misurare e migliorare le loro prestazioni a livello di azienda agricola. Sarà inoltre elaborata una strategia per la resilienza idrica per rispondere all’urgente necessità di un uso più efficiente dell’acqua.Condizioni di vita e di lavoro eque nelle zone rurali: La Commissione presenterà un piano d’azione rurale aggiornato per garantire che le zone rurali rimangano dinamiche, funzionali e profondamente legate al patrimonio culturale e naturale dell’UE.  Sarà inoltre avviato un dialogo alimentare annuale con un’ampia gamma di attori, tra cui consumatori, agricoltori, industria e autorità pubbliche, per trovare soluzioni a questioni quali l’accessibilità economica degli alimenti e l’innovazione. Anche la riduzione degli sprechi alimentari e la risposta alle preoccupazioni della società in materia di benessere degli animali saranno oggetto di un attento esame da parte della Commissione in futuro.

In prospettiva, la futura politica agricola comune (PAC), sarà più semplice e mirata, con un sostegno più diretto agli agricoltori che si impegnano attivamente nella produzione alimentare, con particolare attenzione ai giovani agricoltori e a quelli che praticano l’agricoltura in zone soggette a vincoli naturali. La “visione” mira a garantire la competitività e la sostenibilità a lungo termine del settore agricolo e alimentare dell’UE. Sulla base degli ultimi risultati dell’Eurobarometro, i cittadini dell’UE concordano in modo schiacciante sul fatto che garantire un approvvigionamento alimentare stabile nell’UE in ogni momento è essenziale. Per Coldiretti trattasi di un importante risultato nato dalla mobilitazione partita da Bruxelles e dalla manifestazione dei Brennero, da cui sono scaturite le nostre proposte a livello europeo. Siamo certi che il Governo nazionale, a partire dal Ministro dell’Agricoltura, Lollobrigida, continuerà a svolgerà una proficua azione di stimolo verso la Commissione Europea nel senso indicato dal documento del Commissario all’Agricoltura Hansen e del Vice presidente Fitto.

Un documento a cui, auspichiamo, dovranno seguire azioni concrete affinché l’agricoltura possa davvero assumere un ruolo centrale e, soprattutto, a cui dovrà seguire il mantenimento dell’attuale impostazione del Quadro Finanziario Pluriennale con una netta distinzione dei fondi destinati alla PAC da quelli previsti per la Politica di Coesione evitando la paventata ipotesi di un fondo unico che andrebbe a “de-specializzare” la PAC.

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Coldiretti ritiene che vada mantenuto e rafforzato il principio del cd “eccezionalismo agricolo” tenendo, appunto, separati i fondi della Politica Agricola Comune, poiché solo in questo modo sarà possibile difendere la sovranità alimentare del continente in un momento di grandi tensioni e incertezze a livello globale. 

           

                                                                                                                              Il Presidente

                                                                                                                          Dott. Claudio Papa


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