Analisi tecnica | Aston Martin AMR25: cambiano fondo, ala e cofano – Analisi Tecnica

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Di Carlo Platella
Battesimo della pista per la nuova Aston Martin, rivelando il lavoro aerodinamico sulla nuova AMR25. La vettura reale sfoggia un’ala anteriore tutta nuova, che precede un fondo evoluto. A colpire però sono soprattutto le pance, tra le più scavate in griglia, tanto da richiedere delle ampie griglie di raffreddamento sul cofano. Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda la sospensione anteriore, a cui si accompagnano delle nuove prese d’aria per i freni.

Le novità più importanti

Aston Martin aveva promesso un’ala anteriore nuova e così è stato. Prima novità sulla AMR25 è il punto di attacco del musetto, ora allungato fino al profilo principale, otturando il soffiaggio con il secondo elemento che alimentava la portata d’aria diretta al fondo. L’alettone inoltre mostra un diverso andamento del bordo di attacco, con una maggiore larghezza della porzione che scende verso il basso (1). L’impressione è che la nuova ala punti a sfruttare maggiormente l’interazione con il terreno e l’effetto suolo per generare carico, interpretazione che trova coerenza con l’obiettivo dichiarato di sprigionare più deportanza alle basse velocità. Le modifiche descritte, unite al diverso andamento dei profili superiori, suggeriscono una diversa impostazione della struttura aerodinamica che investe la vettura, percorrendo una strada di sviluppo differente.

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I flussi guidati dall’ala anteriore interagiscono con la sospensione fino ad arrivare al fondo. I cambiamenti alla sezione di ingresso dei canali Venturi e alle superfici inferiori non sono visibili, ma si possono apprezzare le modifiche apportate al bordo esterno. Nel corso del 2024 Aston Martin aveva alternato diverse specifiche, a volte bocciando gli aggiornamenti o comparandoli con versioni risalenti anche a sei mesi prima. La prima specifica del 2025 presenta un estrattore laterale più corto (2), dove i generatori di vortice si riducono da 4 a 3. Nel complesso il team sceglie la strada della continuità con il nuovo fondo, puntando su un’evoluzione anche per migliorare la comprensione dei fenomeni in gioco invece che stravolgere le geometrie e addentrarsi in un campo nuovo.

Analisi Aston Martin AMR25

Pance ultrasottili

La AMR25 conferma la nuova forma a P delle prese d’aria laterali (3), soluzione ormai sempre più popolare in griglia. Saltano all’occhio le dimensioni decisamente contenute delle nuove bocche, come d’altronde lo erano anche le sottilissime fessure orizzontali del 2024. Aston Martin inoltre sposa la configurazione con il labbro superiore della bocca proteso in avanti, soluzione già anticipata dai render.

Analisi Aston Martin AMR25

Subito dietro la carrozzeria ripropone l’impostazione a pance picchiate, ma con alcune differenze dalla AMR24. Continua a essere assente l’intaglio lungo la spalla superiore della fiancata, già rimosso con gli aggiornamenti introdotti a Austin (4). Sorprende invece la profondità dello scavo sotto la pancia, tra i più profondi in griglia (5). Aston Martin va alla ricerca della massima portata d’aria lungo la parte bassa, alimentando l’estrazione di aria lateralmente al fondo e convogliando allo stesso tempo i flussi verso il gruppo-cambio diffusore.

Analisi Aston Martin AMR25
Analisi Aston Martin AMR25

Tuttavia, la riduzione della superficie esterna potenzialmente restringe lo scudo a protezione dalle turbolenze, portando a credere che la AMR25 si affidi a strumenti diversi per la gestione della scia turbolenta delle ruote. È interessante inoltre come Mercedes abbia percorso la strada opposta, con le pance della nuova W16 che invece si inspessiscono e richiamano quelle dell’Aston Martin 2024.

Nuovo cofano

Lo snellimento delle pance e il restringimento delle prese d’aria laterali ha richiesto una profonda riorganizzazione delle canalizzazioni e dei radiatori interni, come emerge dal cofano. Oltre alla forma, con un maggiore incurvamento verso il basso per richiamare e accelerare i flussi verso l’ala posteriore, spiccano le ampie griglie di raffreddamento (6). Sulla AMR24 le branchie si aprivano unicamente lungo la superficie superiore, anche nella configurazione più spinta del Gran Premio del Messico, mentre sulla nuova vettura sono più larghe e sconfinano verso l’esterno.

Analisi Aston Martin AMR25

Il calore evacuato nella zona non giova alla pulizia aerodinamica attorno alle pance, ma evidentemente le perdite sono più che compensate dai benefici assicurati dall’assottigliamento delle fiancate e delle prese d’aria.  Sempre nella zona del cofano si nota poi la nuova pinna stabilizzatrice (7), anch’essa già evidenziata nei render, il cui profilo seghettato riorganizza i vortici diretti all’ala posteriore. Nella zona dell’abitacolo infine cambiano le appendici circostanti l’halo (8), ora rivolte verso l’esterno e generando ulteriori vortici per energizzare il flusso a valle.

Analisi Aston Martin AMR25

Cambiano le prese dei freni

Le immagini della sospensione anteriore non evidenziano sorprese nella disposizione dei triangoli e del braccetto di sterzo attorno allo schema push rod, confermandosi un’evoluzione del 2024. Cambiano invece i condotti di raffreddamento dei freni (9), studiati anche per ottimizzare la gestione termica degli pneumatici e lo smaltimento del calore alle spalle delle ruote, interagendone con la scia turbolenta.

Analisi Aston Martin AMR25

Nel complesso Aston Martin ha cambiato molto della propria vettura, soprattutto a livello aerodinamico. Si attende ora il verdetto della pista, per una squadra che negli ultimi due anni ha faticato a estrarre il potenziale degli aggiornamenti. La priorità sarà assicurarsi che non vi siano sorprese nella guidabilità e nel bilanciamento, condizione indispensabile per pianificare lo sviluppo prima di dedicarsi interamente al 2026.

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