Alluvione, per i fiumi del Forlivese ci sono fondi per 55,8 milioni: ecco gli interventi principali

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Sono circa 55,8 milioni i fondi resi disponibili dall’inizio dell’alluvione ad oggi per mettere in sicurezza i fiumi dei tre bacini idrografici del territorio forlivese, che sono il Montone-Rabbi, il Ronco-Bidente e quello del Bevano. Parte di questi finanziamenti sono stati già tramutati in lavori, in gran parte di somma urgenza, parte sono destinati a cantieri in corso o in attesa di partire e un’ultima fetta sono per lavori ancora da progettare (più della metà).

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A fornire l’aggiornamento è stata l’Agenzia  per la sicurezza territoriale e Protezione civile, ieri sera, martedì, in Provincia, per bocca di Sara Vannoni, responsabile dell’ufficio provinciale dell’Agenzia. “I lavori non risolvono integralmente il problema, ma ci porteranno a fine 2026 a che nei punti deboli avremo una situazione migliore di quella che avevamo prima dell’alluvione”, sintetizza il presidente della Provincia Enzo Lattuca. 

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Montone-Rabbi

Per i due fiumi maggiormente responsabili dell’alluvione nel Forlivese i fondi disponibili sono 43 milioni e 170mila euro già stanziati., per 16 interventi. Di questi 6,5 milioni sono per lavori già conclusi (le cosiddette somme urgenze), 7,6 milioni sono per lavori già avviati, mentre il grosso di 29 milioni è per gli interventi in progettazione. 

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Tra i lavori principali spicca uno in corso da 2,5 milioni che prevede, a Forlì, nel tratto di circa due chilometri tra il Ponte di Schiavonia e il ponte della ferrovia (quello che è stato maggiormente soggetto alle rotture di argini) uno sbancamento di 66mila mc di terra, con l’abbassamento delle golene di circa un metro di profondità. Si andranno a rimuovere con questo intervento gran parte dei detriti che si sono depositati nel corso di circa un secolo. “I lavori ad ora sono sospesi in attesa di bonifica di ordigni bellici, che sono stati rilevati”, commenta Vannoni.

2 - Intervento di sbancamento del Montone a Forlì

Sul Rabbi circa due milioni di euro sono stati destinati al nodo idraulico della briglia di San Lorenzo in Noceto, per un tratto di circa 2,5 km, dove è necessario risezionare il corso d’acqua. Sul Montone invece  nodo cruciale a monte di Forlì. Nel comune di Predappio, invece, ci sono 450mila euro per una frana di una sponda del fiume. Sul Montone per la briglia di Ladino – Villa Rovere un milione di euro è destinato al risanamento completo dopo i lavori di somma urgenza (lavori già avviati). Nei tratti collinari dei due fiumi, poi, sono previsti 28 interventi puntuali lungo il Montone e 25 lungo Rabbi tra manutenzione straordinaria, rimozione di materiale arboreo, taglio selettivo della vegetazione, risezionamento degli alvei e difese delle sponde con massi. 

Ronco-Bidente 

3 - Fondi per la messa in sicurezza del Ronco-Bidente

Per l’altro bacino fluviale di Forlì, il Ronco-Bidente i fondi a disposizione sono 9,7 milioni di euro spalmati su 7 interventi principali, realizzati o da realizzare. Su quest’asta fluviale sono previsti 1,5 milioni di euro destinati a piste di servizio lungo gli argini per circa 11 km. Per altro sia su questo fiume (il cui argine è parte del percorso ciclo-pedonale e turistico della via Romea Germanica) sia sul Montone, “la costruzione di piste porta la presenza umana che aumenta la sorveglianza della comunità e diminuisce le tane di nutrie, che sono disturbate dal passaggio”, rileva Vannoni.

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Sul Ronco il principale intervento, per 3,5 milioni di euro, è il completamento del progetto di vasche di laminazione, con un’espansione di 3,5 milioni di metricubi d’acqua totale, su un’area sulle due sponde del fiume che vanno dall’ex cava Sa.pi.fo al campo di Golf, a 14 ettari in zona Spinadello, fino al lago Foma, le ex vasche della Sfir, un’area tra l’aeroporto e l’abitato di via della Grotta fino all’area Calboli lungo via Bidente. Per il tratto collinare, invece, sono  23 interventi diffusi lungo tutta l’asta.

4 - Intervento di espansione del Ronco

Bevano

Per il torrente Bevano, che tocca i comuni di Bertinoro, Forlimpopoli e le frazioni forlivesi di via Cervese i fondi disponibili sono 3 milioni, la metà sono andati per la messa in sicurezza in un tratto di 8 chilometri, mentre l’altra metà andranno ad un’area di espansione, da realizzare a Panighina  con una capienza di 187mila metri cubi. 



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