Algeria-Spagna: ripresa della cooperazione bilaterale

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Algeria-Spagna: ripresa della cooperazione bilaterale. Resta il gelo con Parigi

La visita del ministro dell’interno algerino Merad a Madrid segna un passo significativo verso la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi, dopo la crisi dovuta dalla posizione spagnola sul Sahara Occidentale. Restano tese, invece, le relazioni con la Francia, complicate dal riavvicinamento di Parigi al Marocco

26 Febbraio 2025

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Articolo di Redazione

Tempo di lettura 4 minuti

L’arrivo a Madrid, il 24 febbraio, del ministro degli interni algerino, Brahim Merad, segna una visita diplomatica di alto livello. La più importante tra i due Paesi da quando, quasi tre anni fa, Algeri interruppe le sue relazioni politiche con Madrid. La rottura diplomatica era stata causata dalla posizione di Spagna sul territorio del Sahara Occidentale, un dossier di fondamentale importanza per l’Algeria.

Spagna e questione del Sahara Occidentale

Nel 2022, Madrid aveva cambiato posizione, dichiarando di sostenere il piano di autonomia proposto dal Marocco per il Sahara Occidentale. Contemporaneamente si sono intensificati rapporti commerciali tra il paese europeo e quello maghrebino.

Un cambiamento di linea che aveva suscitato l’ira di Algeri, che da anni sostiene la causa del Fronte Polisario e l’indipendenza del Sahara Occidentale. In risposta, l’Algeria aveva richiamato il suo ambasciatore, sospeso le visite politiche e ridotto drasticamente (del 93%) le importazioni di prodotti spagnoli.

Prima del 2022, Madrid aveva mantenuto una politica neutrale verso la sua ex colonia.

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La posizione di Sanchez

Nel marzo di quell’anno, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha cambiato politica dichiarando che il piano di autonomia di Rabat è la base più seria e credibile per la risoluzione del conflitto che dura da cinque decenni.

Nonostante il sostegno al piano del Marocco, Madrid ha continuato a chiedere «una soluzione politicamente accettabile per entrambe le parti» sul Sahara Occidentale, affermando che dovrebbe avvenire «nel quadro della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza».

Segnali di distensione

Tuttavia, negli ultimi tempi, si erano già registrati segnali di distensione. Nel 2023, Algeri ha reinsediato il suo ambasciatore a Madrid dopo una vacanza di 19 mesi. I ministri degli esteri spagnolo (José Manuel Albares ) e algerino (Ahmed Attaf ) si sono incontrati a margine di un vertice del G20. E il 22 febbraio scorso hanno discusso sugli sviluppi della questione palestinese sottolineando la necessità di trovare una «soluzione giusta e permanente» basata sulla soluzione dei due stati.

Ripresa della cooperazione bilaterale

La visita di Merad a Madrid sancisce in modo definitivo la ripresa della cooperazione bilaterale, in particolare nella lotta contro il crimine transnazionale. L’Algeria è stata elogiata da Madrid per gli sforzi nel contrastare le reti di trafficanti di esseri umani e nel fermare operazioni di contrabbando nel Mediterraneo. La Spagna, infatti, ha riconosciuto il lavoro dell’Algeria nel decimare le reti criminali che trafficano migranti

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Pessimi rapporti con la Francia

Se si stanno normalizzando i rapporti con la Spagna, sono ai minimi storici quelli con la Francia. Il percorso seguito da Parigi è stato l’opposto di quello di Madrid. Aveva inizialmente appena abbozzato un commento al piano del Marocco quando fu presentato per la prima volta all’ONU nel 2007. Da allora aveva evitato di esporsi sulla questione, desiderosa di mantenere un rapporto saldo con l’Algeria, un alleato chiave nordafricano.

L’intervento di Macron

Nel luglio 2024, tuttavia, il presidente francese Emmanuel Macron ha rotto l’equilibrio, dichiarando che «il presente e il futuro del Sahara Occidentale si collocano nel quadro della sovranità marocchina».

La visita di Rachida Dati a Laayoune

A febbraio, la ministra francese della Cultura Rachida Dati ha visitato Laayoune, la principale città del territorio, con il suo omologo marocchino Mehdi Bensaid, per inaugurare un centro culturale francese.

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Una dichiarazione del ministero degli esteri algerino, pubblicata sui social media, ha sostenuto che la visita «riflette un palese disprezzo per la legalità internazionale da parte di un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’Onu”.

Le reciproche ripicche

Tensioni sfociate in azioni di ripicca. Algeri ha rifiutato di cooperare con Parigi nell’espulsione di almeno quattro cittadini algerini accusati di incitare alla violenza. Le autorità francesi hanno dichiarato di aver tentato di espellere dieci volte – senza successo – un cittadino algerino prima che presumibilmente si lanciasse in un’aggressione con coltello a Mulhouse, in Francia.

Il rifiuto è solo l’ultima tensione in una relazione già tesa, radicata nei 132 anni di colonizzazione francese dell’Algeria e peggiorata dal riconoscimento, appunto, di Parigi della sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale.

Quello del Sahara Occidentale resta un tema spinoso

Tema spinoso quest’ultimo che continua a essere al centro dei rapporti internazionali, con la Spagna e la Francia che, pur riconoscendo la legittimità del piano di autonomia marocchino, si trovano a dover bilanciare le proprie alleanze con le esigenze geopolitiche e i diritti dei popoli saharawi.

In un contesto globale sempre più complesso, le dinamiche tra Algeria, Spagna e Francia resteranno un tema di grande rilevanza per il futuro politico della regione.

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