SpaceX sta ultimando i preparativi per l’ottavo volo di Starship, attualmente previsto per il primo marzo, con una finestra di lancio che si aprirà alle 00:30 italiane. I prototipi selezionati per questo lancio sono il Booster 15 e la Ship 34, entrambi hanno già completato le prove di accensione dei motori.
Oltre ad annunciare ufficialmente il nuovo volo, SpaceX ha pubblicato oggi, 24 febbraio, le analisi su quanto accaduto a gennaio durante il volo numero 7. In questo articolo andremo nel dettaglio a capire cosa hanno trovato.
A oggi, 24 febbraio, SpaceX non è però ancora in possesso dei permessi da parte della Federal Aviation Administration, quindi la data della partenza potrebbe subire modifiche. Secondo i NOTAM rilasciati dall’agenzia federale, SpaceX ha tempo fino al 6 marzo per tentare il lancio.
Capire gli errori
Durante il settimo lancio, SpaceX è riuscita a effettuare, per la seconda volta, la cattura al volo del Super Heavy, sebbene la manovra per il ritorno sulla Terra non sia stata perfetta.
A seguito dell’hot staging, infatti, il Booster 14 ha avviato 12 dei 13 Raptor centrali. Uno dei motori, però, ha interrotto la procedura di accensione poiché i computer di bordo hanno rilevato una condizione di bassa potenza nel sistema di accensione. Tuttavia, tutti e 13 i Raptor si sono poi accesi senza problemi per rallentare la discesa ed eseguire il ritorno alla Torre. SpaceX ha dichiarato di aver apportato alcuni aggiornamenti per mitigare il problema legato all’avviamento.
Sulla Ship 33, invece, dopo due minuti dalla separazione, è stato intravisto nella sezione dei motori, vicino a un Raptor ottimizzato per il vuoto, un lampo di luce. Subito dopo, i sensori posizionati in quella determinata area hanno rilevato un aumento della pressione. Dopo altri due minuti, si è verificato un secondo lampo con conseguente incendio nella zona motori. I computer di bordo della Ship 33 hanno quindi comandato lo spegnimento in sequenza di tutti e sei i Raptor, spegnimento avvenuto cinque motori su sei.
A otto minuti e 20 secondi dal lancio, SpaceX ha perso le comunicazioni con la Ship 33, che ha continuato a volare in maniera incontrollata. Nonostante l’assenza di comunicazioni, dai dati ricavati in seguito SpaceX ha stabilito che i computer della Starship hanno comandato l’attivazione del Flight Termination System, che ha portato alla sua distruzione.
Secondo quanto comunicato da SpaceX, la rottura della Ship è stata dovuta a oscillazioni maggiori rispetto a quanto previsto, che si sono generate sulla struttura nel comparto motori. Queste oscillazioni hanno generato delle forze che hanno portato alla rottura di diverse componenti, con perdita di propellente ed esplosioni.
L’ottavo volo, una riproposizione del precedente
Come affermato da SpaceX, il prossimo lancio di Starship servirà per effettuare tutti quei test che non sono riusciti a eseguire con la Ship 33.
Siccome si trattava della prima Starship di nuova generazione, la Block 2, SpaceX puntava a ottenere numerosi dati sul comportamento della struttura durante le diverse fasi di volo. Hanno quindi riproposto il precedente piano di volo per ottenere queste informazioni.
Tenteranno quindi di rilasciare nello spazio dei finti satelliti Starlink, che simulano in dimensioni e massa quelli veri. A differenza del precedente volo, però, la Ship 34 ne trasporterà solamente 4 anziché 10. I finti satelliti non rimarranno in orbita e rientreranno insieme alla Starship, distruggendosi entrando in atmosfera.
La Ship 34, prima di iniziare la manovra di rientro, tenterà di avviare un motore Raptor nello spazio, un traguardo già raggiunto durante il sesto volo.
Il profilo per il rientro della Ship 34 è stato ideato per stressare appositamente l’intera struttura, in modo da osservarne il comportamento e le risposte alle sollecitazioni, soprattutto sulla struttura delle ali inferiori. I tecnici hanno anche volutamente rimosso alcune piastrelle dello scudo termico in particolari zone. Inoltre, sono presenti alcune piastrelle metalliche e altre dotate di un sistema attivo di raffreddamento.
Per evitare i problemi emersi durante il precedente volo, SpaceX ha aggiunto ulteriori prese d’aria e un sistema di spurgo ad azoto per evitare l’accumulo di propellente nella zona dei motori. Hanno inoltre dichiarato che presto inizieranno ad adottare i nuovi Raptor 3, che permetteranno di risolvere molti degli attuali problemi.
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