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24/2/2025 – “Proprio sotto l’ingresso del Municipio di Reggio Emilia, la ex Tabaccheria di proprietà del Comune è imbrattata, sporca, non è stata rimossa l’insegna Tabacchi ed è piena di spazzatura tra la vetrina e la saracinesca. È dunque totalmente in violazione del regolamento dello stesso Comune. Però il Comune vuole dare lezioni di decoro a tutti gli altri proprietari a suon di multe salate. E chi multa il Comune?”
Confedilizia, l’Associazione dei proprietari di casa, interviene attraverso la presidente Anna Maria Terenziani sulle parole dell’ assessora Bondavalli che ha annunciato 6 multe nei confronti di altrettanti proprietari di immobili sfitti e con vetrine imbrattate.
“A pochi metri di distanza il degrado continua ed è sempre su facciate comunali: Piazza della Frumentaria, vicolo delle Rose, Palazzo Ancini sia sul lato di Via Don Minzoni che sul lato di Via del Consorzio – aggiunge Confedilizia – Un solo blocco tra due vie completamente devastato da muri imbrattati, porte di ingresso in totale abbandono, vetri rotti e sporcizia. Questo è lo stato di degrado che si presenta a chi passeggia in centro storico domenica mattina tra le proprietà comunali, nelle ore in cui lo stesso Comune pontifica sul rispetto che i proprietari devono avere verso chi si prende cura del proprio immobile.
Sono anni che chiediamo al Comune di rimuovere quelle scritte che sono un richiamo per altri atti vandalici che infatti hanno infestato anche edifici limitrofi. Il degrado porta degrado e il Comune è il primo a non fare nulla per fermare questa infezione.
Quanto al regolamento comunale, “per sette anni non è stato applicato per ovvie ragioni. Basta leggere il testo per comprendere quanto sia illegittimo, discrezionale ed in violazione del diritto di proprietà”.
“Il Comune – aggiunge Terenziani – pretenderebbe infatti di imporre al proprietario quali immagini affiggere sulla propria vetrina sfitta, addirittura oscurandola completamente, con evidente danno: chi può essere interessato a prendere in affitto un immobile se non riesce neppure a vederlo?!”+
Quanto al concetto di “incuria” questo è tutto nelle mani del Comune: userà lo stesso metro che ha per i propri immobili o considererà incuria anche un manifestino pubblicitario attaccato da un passante?”.
Le attività commerciali si trovano di fronte a vetrine sporcate da incivili ogni giorno, anche quelle affittate.
Il problema è che ci troviamo sopraffatti da un degrado umano, culturale e da una totale mancanza di rispetto per i beni altrui che chi ci amministra non ha arginato nel tempo.
La colpa, prima ancora di chi non pulisce, è di chi sporca e contro questi non si è fatto nulla. Non è vero che il Comune è stato tollerante con i proprietari in questi sette anni, lo è stato con i delinquenti, edoggi ne fa pagare il conto ai proprietari, capri espiatori della mancanza di intransigenza verso chi deturpa il patrimonio privato e pubblico.
a settimane leggiamo poi di negozi che chiudono per mancanza di sicurezza, di parcheggi, di iniziative strutturali (non bastano i soliti mercatini tirolesi o dei formaggini francesi), così come di attività vittime di offensive criminali, vetrine distrutte, saracinesche divelte, furti.
“Il vero problema del centro storico è, ancora una volta, di visione e di investimenti da parte dell’Amministrazione. L’aver svuotato il centro di tutti gli uffici pubblici, l’aver costruito cattedrali del commercio di massa lontanissime dal centro, l’aver abbandonato tesori pubblici (come il mercato coperto) ad investitori spregiudicati, l’aver promesso e mai mantenuto il raddoppio del parcheggio ex-Caam, il non aver investito sul alcuno degli immobili pubblici che ancora sono in centro storico e che potrebbero essere centri di attrazione o per servizi come parcheggi, o non avere mai pensato di acquistare o prendere in locazione immobili per locarli o sublocarli ad attività che magari non danno garanzie ai proprietari dei muri (che in caso di morosità impiegano un anno per rientrare in possesso del proprio immobile).
Invece il piano per l’esagono, anche di questa amministrazione targata sempre nello stesso modo, sarebbe multare ben 6 proprietari che, a detta del Comune, arbiter elegantiarum, non tengono in ordine le vetrine causando così il degrado del centro storico. Lo spessore del Maserplan del Comune, per il centro storico ed il commercio in generale, lascia un poco interdetti”.
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