mons. Maffeis (Perugia), “è il momento di tornare in pellegrinaggio”. Si muove anche la diocesi di San Marino-Montefeltro

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 



Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Sono rientrati lo scorso 22 febbraio (dal 18) i 15 sacerdoti dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve che si sono recati in pellegrinaggio in Terra Santa, guidati dal loro arcivescovo, mons. Ivan Maffeis. “È stata un’esperienza estremamente ricca – commenta al Sir il presule -. Sicuramente il primo impatto ci ha lasciati scioccati. La Terra Santa vive di pellegrinaggi ma quello che si vede è il deserto. Quindi mi unisco all’appello congiunto lanciato il 18 gennaio scorso dal patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, e dal custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, a tornare a Gerusalemme, dopo quasi sedici mesi di assenza per il conflitto a Gaza”. Complice anche la tenuta della tregua a Gaza e in Libano, si nota una timida ripresa di pellegrinaggi in Terra Santa. Oggi i gruppi, piccoli nel numero, arrivano soprattutto dall’Asia, Indonesia in testa, ma si cominciano a vedere anche gli italiani. Come nel caso del pellegrinaggio dei sacerdoti perugini. Ma non basta. Secondo mons. Maffeis “la presenza dei pellegrini potrebbe davvero ridare fiato ai cristiani locali e alle loro famiglie. Tanti di loro, infatti, lavorano nel settore del turismo religioso e vivono della vendita di prodotti di artigianato. Senza pellegrinaggi l’economia soffre. Ci sono famiglie praticamente alla fame”. “La quasi totale assenza di pellegrini – continua il presule – ci ha permesso di visitare i luoghi santi in maniera approfondita e di poter conoscere ancora più da vicino la presenza francescana che li custodisce. I frati non solo non hanno abbandonato questi territori ma sostengono opere sociali a servizio di tutti, forti di relazioni consolidate da una convivenza secolare”. Mons. Maffeis si dice “profondamente colpito dai frati e dalla loro capacità di stare in mezzo a questa piccola chiesa ridotta a ‘piccolo gregge’, un esiguo 2% della popolazione, composto anche da molti lavoratori stranieri. Una Chiesa che si ostina a portare avanti il dialogo, la fraternità, il rispetto per tutti. Ho visto frati preoccupati non solo di custodire i luoghi santi ma anche di dare vita a opere sociali per sostenere i cristiani locali evitandone l’esodo. Una tentazione, quella di emigrare, comprensibile vista la situazione”. Chiaro il riferimento dell’arcivescovo ai progetti abitativi per dare case a giovani famiglie cristiane, alle scuole, a opere per aiutare i malati, disabili, vulnerabili. “Tutte azioni messe in campo da una Chiesa che non si ferma all’impotenza ma che cerca di rinnovare il proprio sì e di tradurlo in opere segno in opere concrete”, sottolinea l’arcivescovo.
“Questo è il momento di tornare in Terra Santa – aggiunge mons. Maffeis – per essere un concreto segno di vicinanza a queste comunità che soffrono e per non lasciare sola la Terra Santa. La presenza dei pellegrini è indispensabile. Ho parlato con negozianti che aprono ogni giorno le loro botteghe pur sapendo che non entrerà nessuno, ma lo fanno per tenerle in ordine nella speranza che i pellegrinaggi riprendano al più presto. Credo che, come comunità cristiane in Italia, possiamo fare qualcosa di più, oltre a incentivare la ripresa dei pellegrinaggi. Mi riferisco alla Colletta del Venerdì Santo che non può restare un appello generico ma un segno forte della nostra solidarietà a questa terra e ai cristiani che la abitano”. Oltre al gruppo della diocesi di Perugia-Città della Pieve, è da pochissimi giorni rientrato in Italia un altro pellegrinaggio composto da 26 fedeli tra laici, religiosi e sacerdoti, provenienti dalle diocesi di Milano, Trento, Brescia, Tortona, Piacenza e Novara. È di sabato 22 febbraio, infine, la notizia di un prossimo pellegrinaggio in Terra Santa della diocesi di San Marino-Montefeltro, annunciata dal vescovo, mons. Domenico Beneventi, in collaborazione con l’associazione “Progetto Sorriso” e le Istituzioni sanmarinesi. A tale riguardo è stata lanciata anche una grande raccolta fondi da destinare a progetti solidali in Terra Santa.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Fonte: Agensir





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link