Bologna – La Regione Emilia-Romagna corre spedita per investire tutti i 3,6 miliardi di fondi europei e nazionali previsti per il periodo 2021-2027, cui vanno aggiunti i 12 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E i risultati confermano l’impegno, visto che secondo una elaborazione di Svimez su dati Regis relativi allo scorso dicembre, è la prima regione in Italia nell’avanzamento delle opere pubbliche finanziate dal PNRR a titolarità delle Regioni, con il 92,7% dei progetti già in fase esecutiva.
Questi e altri numeri sono stati presentati dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione strategica, Davide Baruffi, nel corso della Commissione Bilancio Affari generali e istituzionali, rapporti internazionali che si è tenuta oggi.
“Abbiamo intenzione di investire tutte le risorse disponibili per centrare tutti gli obiettivi prioritari del mandato, dalla transizione ecologica al sostegno per l’occupazione, dallo sviluppo rurale ai servizi sociali- ha spiegato Baruffi nel corso della sua presentazione-. C’è particolare attenzione alla montagna e alle aree interne, cui destiniamo almeno il 10% dei fondi europei. Per raggiungere questo scopo è fondamentale la nostra capacità di cofinanziare i progetti: avere nel nostro bilancio il 18% delle disponibilità economiche vuol dire intercettare il restante 82% delle risorse europee per realizzare tutti gli investimenti necessari. Spendere fino all’ultimo centesimo a nostra disposizione vuol dire sostenere investimenti ed economia in una fase difficile per il Paese e rafforzare i servizi per migliorare le condizioni di vita delle nostre cittadine e cittadini”.
Il dettaglio delle risorse
FESR – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Sono state avviate tutte le 35 azioni previste dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Conclusi 1.600 progetti dei 3.982 selezionati. Il costo totale degli investimenti, compresi i cofinanziamenti, è pari a 1.196 milioni. Già impegnate risorse regionali per 712 milioni. Le risorse destinate alla lotta al cambiamento climatico occupano circa il 31% del programma.
L’assessore ha evidenziato come la Regione Emilia-Romagna abbia deciso di aderire alla recente piattaforma europea STEP: con essa 61,5 milioni di euro di investimenti saranno orientati sulle tecnologie considerate strategiche digitali, pulite e biotecnologiche.
FSE – Fondo Sociale Europeo Plus
Sul fronte del Fondo Sociale Europeo Plus, che si concentra sull’occupazione, la formazione e l’inclusione sociale si sono conclusi 1.132 progetti dei 2.780 selezionati. Avviate tutte le priorità e gli obiettivi specifici. La dotazione finanziaria del programma è pari a 1.024 milioni di euro. Di questi, sono già stati impegnati 430 milioni.
Dei 110mila partecipanti alle misure attivate, oltre la metà (il 53%) è rappresentato da donne. Raggiunti dalle misure 41.761 disoccupati e 47.625 inattivi.
Tra i numerosi interventi attuati con le risorse del Fondo, l’assessore ha sottolineato come siano state potenziate le misure per l’aumento dei posti nei servizi educativi tra 0 e 3 anni, le risorse per ridurre i costi delle rette a carico delle famiglie e quelle per sostenere la partecipazione dei ragazzi ai centri estivi.
Sviluppo rurale
Per quello che riguarda l’agricoltura sono già 57 i bandi emanati nell’ambito del CoPSR (Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale) con uno stanziamento di 466 milioni di euro, di cui già impegnati 310 milioni di euro.
FSC – Fondo per lo sviluppo e la coesione
Le risorse per questo fondo ammontano a 404 milioni, cui si aggiungono 184,3 milioni che saranno destinati al cofinanziamento dei programmi FESR e FSE+. Per il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) sono già stati pubblicati 7 tra bandi e avvisi pubblici per un totale di 180 milioni di euro. Tra i settori interessati dai bandi lo sport, la rigenerazione urbana, la viabilità, l’università. Sono poi già stati pubblicati gli avvisi relativi alle politiche per la montagna e le aree interne.
Per la programmazione dei fondi strutturali (PR Fesr – PR Fse+ – CoPSR), è stato approvato a fine gennaio il calendario che prevede 47 bandi per 525 milioni di euro entro aprile.
A questi si aggiungono 7 bandi dei programmi della Cooperazione territoriale europea per un totale di 172 milioni di euro.
Il tema della pubblicazione del calendario dei bandi è stato più volte rimarcato dall’assessore, perché è fondamentale per migliorare l’accesso alle risorse della programmazione dei fondi europei con la possibilità per i beneficiari di pianificare per tempo la partecipazione alle singole chiamate.
PNRR
I contributi del PNRR per la Regione Emilia-Romagna ammontano a 9,32 miliardi di euro che diventano 12 con le integrazioni dei fondi statali. Il PNRR si compone di oltre 200 misure, ognuna delle quali ha un proprio ‘portafoglio’ di risorse ed è gestita da un’amministrazione centrale (principalmente Ministeri).
Sono già stati finanziati, in Emilia-Romagna, 20.100 progetti che comportano 2.000 euro di investimento pro capite. Quasi 15.000 le gare già attivate.
Queste le misure ad oggi più rilevanti: 1,5 miliardi di euro per l’ecobonus, 670 milioni per i trasporti, 594 milioni per il rischio idrogeologico, 348 milioni per le reti Smart grids destinate in particolare alle reti elettriche, 328 milioni per l’edilizia scolastica.
Infine, dei 95% dei progetti previsti per opere pubbliche o acquisto di beni e servizi in fase esecutiva, il 40% ha già concluso la fase di esecuzione, il 35% sono conclusi, gli altri sono in fase di collaudo o verifica di conformità.
Circa il 90% circa dei progetti con esecuzione degli investimenti da parte dei privati è stata avviata (di cui 70% già conclusa).
Carmine Caputo
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