La guida ai migliori ristoranti dentro i musei di Milano

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Milano sempre più vicina alle capitali internazionali anche dal punto di vista del connubio musei e ristorazione. Negli anni, infatti, maggiori poli museali della città hanno legato fortunate partnership con i migliori chef italiani o con importanti gruppi della ristorazione, andando ad alzare l’asticella della qualità. I musei diventano dunque dei luoghi dove l’arte incontra la gastronomia, e mangiare dopo una visita (anche se si può entrare in maniera svincolata dall’ingresso) diventa occasione per prendersi una pausa. In questa guida vi portiamo a scoprire i migliori ristoranti, caffè, bistrot e bar dove mangiare e bere all’interno dei più importanti musei di Milano: dagli stellati alle caffetterie di design.

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Ristorante


Il ristorante tristellato dello chef più premiato d’Italia nasce proprio all’interno di un museo. Enrico Bartolini al Mudec si trova in zona Tortona, al terzo piano del MUDEC-Museo delle Culture, nel cuore del design district milanese. Un locale elegante e raffinato dove a dirigere la cucina c’è l’Executive Chef Davide Boglioli, di Cuneo, classe 1991. Oltre alla carta c’è la possibilità di approcciarsi alla cucina di Bartolini e il suo team con alcuni percorsi degustazione: dal Mudec Experience al Best of, con i grandi classici firmati dallo chef.

Ristorante


Vòce – Aimo e Nadia nasce all’interno del Museo delle Gallerie d’Italia, in Piazza della Scala. Si tratta del bistrot del famoso ristorante stellato Il Luogo di Aimo e Nadia, storico indirizzo aperto nel 1962 dall’omonima coppia e che vede in cucina i talentuosi chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani. Ai fornelli di Vòce invece c’è il giovane marchigiano Lorenzo Pesci, cresciuto nella brigata di Carlo Cracco, che mette a punto un menu dove a parlare sono le eccellenze gastronomiche italiane. Come gli Spaghettoni Gerardo di Nola, riduzione di crostacei e gamberi ‘viola’ marinati alla maggiorana, oppure Risotto Gran Riserva Carnaroli, topinambur, nocciola Tonde Gentile e arancia nera. I menu degustazioni si possono comporre dalla carta: 2 portate a scelta 95€, 3 a 130€ e 4 a 160€. Vòce – Aimo e Nadia è anche un’elegante caffetteria per la colazione o la merenda, c’è anche una gelateria artigianale e una dispensa con alcuni prodotti gastronomici in vendita.

Voce - Aimo e Nadia

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Ristorante


Il Ristorante Torre, all’interno della Fondazione Prada, si trova al 6° piano dell’omonima struttura e con la sua bellissima terrazza guarda l’orizzonte abbracciando Milano da CityLife fino a Gae Aulenti. Lo spazio è stato progettato da Rem Koolhaas nel 2018 ed è un luogo dove arte e gastronomia si fondono a pieno: infatti qui si può cenare con i piatti del super chef Lorenzo Lunghi, circondati da opere di Fontana e Jeff Koons. Sia a pranzo che a cena con ricette come Spaghettoni al burro, acciughe (35€), Risotto con crostacei (36€), Pescato del giorno (45€). C’è anche un menu degustazione da 7 portate a 120€. Non manca un ottimo cocktail bar con una bottigliera unica che contiene referenze da tutto il mondo e bottiglie rare e pregiate.

Ristorante Torre Prada

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Osteria-Bistrot


Dopo un giro nella straordinaria Pinacoteca di Brera, galleria nazionale d’arte nell’omonimo palazzo in Brera, merita un passaggio il Caffè Fernanda. Un bistrot che porta il nome di Fernanda Wittgens, storica dell’arte e direttrice museale, prima donna in Italia a dirigere un museo statale. La cucina di Caffè Fernanda è gestita dallo chef dell’Elba Marco Valnieri che mette in carta piatti semplici e gustosi: riso al salto (16€), amatriciana (16€), carbonara di bosco (16€) ma anche vellutate (14€), insalate (12€) e secondi che ruotano. Un luogo adatto anche alle colazioni e per l’aperitivo.

Caffè Fernanda

Ristorante


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L’Arengario è il palazzo in stile architettura Déco che si staglia a fianco dell’imponente Duomo di Milano, tipico degli anni 30, e che ospita il ristorante Giacomo Arengario. Si trova all’interno della sede del Museo del Novecento e mette a disposizione dei propri ospiti il suo bellissimo ed elegante affaccio sul Duomo. Una terrazza raffinata e silenziosa, dove gustare una cucina di mare e di terra sia a pranzo che a cena. Oppure per un drink, guardando a fine giornata il brulicare della piazza. Giacomo Arengario fa inoltre parte del Gruppo Giacomo Milano, storico brand di ristorazione fondato dal toscano Giacomo Bulleri oggi acquisito da FIDIM srl, società benefit di proprietà della Famiglia Rovati.

Ristorante Da Giacomo all'Arengario a Milano

Ristorante


Tra le terrazze più belle di Milano c’è sicuramente quella del Museo della Triennale, rooftop che svetta sulla città e che permette di ammirare i suoi luoghi più iconici. Come la vicina Torre Branca di Gio Ponti, il grattacielo di Isozaki e la Torre Velasca, senza contare il Giardino della Triennale che si staglia ai piedi con le famose opere di De Chirico. Terrazza Triennale è il ristorante del museo di design più famoso di Milano, riaperto a ottobre 2023 con la gestione di Compass Group Italia e la consulenza dello chef Tommaso Arrigoni. In cucina lo chef Albano Rrapi che propone un menu che cambia durante l’arco della giornata e prende in prestito i grandi piatti della cucina milanese e italiana. Come i Tagliolini all’uovo, salsa di pomodoro, pomodori confit, paprica affumicata e fondo di pollo arrosto (24€), oppure la Coppa di maiale, zucca, castagne e salsa alle fave di cacao (28€). Aperto sia a pranzo che a cena. E per una pausa più informale al piano terra c’è il Caffè Giardino, direttamente negli spazi esterni della Triennale, e il Caffè Triennale all’interno del museo e negli spazi realizzati dall’architetto Luca Cipelletti. Per caffè, drink, focacce e panini.

Terrazza Triennale Osteria con vista a Milano

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Osteria-Bistrot


Un romantico ristorante e caffetteria che sorge nel cortile esterno della GAM, Galleria d’Arte Moderna di Milano, prestigiosa istituzione culturale fondata nel 1921. LùBar vuol dire anche “il bar dei Lu” a ricordare i nomi dei fratelli Bonaccorsi, dietro il progetto: Lucrezia, Lucilla e Ludovico. Ma il nome è anche un omaggio alla cucina siciliana. Troverete avocado e panelle (8€), polpette di melanzane con mente e pistacchio (9€), parmigiana (12€), cous cous con verdure (22€), paccheri alla norma (18€). Si mangia all’interno della bellissima limonaia della Villa Reale, con grandi vetrate sui giardini e il cortile interno della Galleria d’arte Moderna. LùBar è attivo anche per la colazione, con omelette (13€), uova strapazzate (13€), club sandwich (28€) o cannoli (4€). Aperto anche cena e per un drink a fine giornata.

LuBar Milano

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Ristorante


Un ristorante bistellato all’interno della Fondazione Luigi Rovati, in zona Porta Venezia.  A firmare la cucina di questo spazio lo chef napoletano Andrea Aprea (qui il suo ritratto), che lascia nel 2022 il VUN del Park Hyatt per siglare il suo primo progetto personale. Lo spazio è progettato dall’architetto Flaviano Capriotti ed è di grande impatto scenografico, con la cucina a vista e una vetrata panoramica che affaccia sul parco di Porta Venezia e sullo skyline della città. La cucina di Aprea gioca tra memoria e radici, quelle campane. Tre sono i menu degustazione: Contemporaneità, giocando su questo rapporto tra memoria e futuro, Partenope che ricorda le radici dello chef e Signature composto dai grandi piatti di Aprea. C’è anche il Caffè Bistrot Andrea Aprea, al piano terra della Fondazione Luigi Rovati per un’offerta più veloce e leggera legata ai piatti della tradizione regionale italiana: come Spaghetti Selezione Gentile con vongole veraci, aglio nero e basilico, oppure Riso Carnaroli, zucchine, provolone del Monaco e crudo di gamberi rossi.

Andrea Aprea PH Leo Torri

Osteria-Bistrot


Si trova all’interno di una delle più belle residenze storiche di Milano, Villa Necchi Campiglio: dimora progettata nei primi anni ’30 da Piero Portaluppi per le sorelle Nedda e Gigina Necchi e per Angelo Campiglio. Luogo simbolo per la città e testimonianza ancora diretta dell’architettura dei primi del Novecento. La Caffetteria di Villa Necchi è immersa nel giardino della casa, aperta tutti i giorni dalla colazione fino all’aperitivo. La cura per il dettaglio si legge nella scelta dei prodotti gastronomici offerti: dal sale delle Saline Conti Vecchi di Cagliari al miele dagli alveari presenti in alcuni Beni, fino al vino di Villa Caviciana sul lago di Bolsena. A pranzo un menu composto da insalate (18€), piatti milanesi come il risotto (16€), e altre ricette classiche italiane come i Garganelli cacio e pepe con polvere di peperoni (16€). 

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Caffetteria Villa Necchi Campiglio Bracchetti + Saibene Architetti Associati

Osteria-Bistrot


Tra i ristoranti di musei più belli della città c’è quello all’interno della Rotonda della Besana, tra 5 Giornate e Porta Romana. Un monumento caro alla città nonché sede di MUBA – Museo dei Bambini Milano, in origine complesso cimiteriale tardobarocco. Rotonda Bistrò si trova in una posizione provilegiata, immerso nel verde della struttura, ed è ormai un indirizzo noto per colazioni, brunch, pranzi e aperitivi. In cucina il menu è tipicamente mediterraneo, con ingredienti stagionali e freschi: mondeghini con maionese allo zafferano (8€ mezza porzione, 16€ intera), risotto allo zafferano (9€ mezza porzione, 15€ intera), pappardelle al ragù di coniglio (9€ mezza porzione, 15€ intera). E ogni domenica dalle 12 alle 15 c’è il brunch, che nei mesi più caldi si può consumare in giardino: brioche e pane, burro e marmellata, e piatti speciali come l’uovo cottuo a bassa temperatura (36€). 

Rotonda Bistrò

Osteria-Bistrot


Dopo una visita in Hangar Bicocca, a nord di Milano, ci si merita una pausa da Iuta Bistrot. Un ristorante con una proposta che abbraccia tutto l’arco della giornata, dalla tarda colazione fino al dopo cena (solo dal giovedì alla domenica, gli altri giorni fino alle 15). Il menu è internazionale e accoglie tutte le possibile richieste: panini gourmet, insalate, taglieri di salumi, piatti della tradizione, insieme a proposte vegetariane o vegane. Ottimo il cocktail bar che prepara drink classici e signature per l’aperitivo.

Iuta Bistrot Hangar Bicocca

Ristorante


Per trovare Il Salumaio di Montenapoleone bisogna andare all’interno di Palazzo Bagatti Valsecchi, importante esempio di architettura neorinascimentale lombarda. Una delle più importanti case museo d’Europa, oggi sede di una fondazione privata voluta espressamente dagli eredi Bagatti Valsecchi per rendere accessibile il patrimonio d’arte di famiglia. Il Salumaio di Montenapoleone è in primis una bottega gastronomica dove trovere eccellenti materie prime: dai salumi come il crudo di Parma, il culatello di Zibello o il joselito Gran Reserva, fino ad arrivare ai formaggi selezionati con stringenti criteri. Poi c’è anche il ristorante, ricavato negli spazi interni del Palazzo e nella corte esterna. Un ambiente elegante e raffinato dove trovare paste fresche come Ravioli di carne al tartufo (32€), Tortellini al ragù (25€), Risotto alla milanese (21€) e secondi piatti di carne e pesce. Un luogo ideale anche per prendere un aperitivo o un caffè.

Il Salumaio di Montenapoleone

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