Il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, è intervenuto in conferenza stampa dopo l’Assemblea dei soci che si è tenuta oggi, parlando del momento attuale della squadra e degli scenari futuri, soprattutto in merito alle strategie di mercato. ” “È un momento interlocutorio, mancano 12 giornate e quindi tantissimi punti a disposizione – ha spiegato -. Quello che vorrei sottolineare sono le performance anche quest’anno della nostra squadra, sullo scenario italiano, europeo e mondiale. Essere al vertice in Italia è motivo di grande soddisfazione e orgoglio, va a coronamento del lavoro di tutti, della serietà della proprietà che anche quest’anno ha voluto dare il suo apporto. Essere primi in campionato, l’unica squadra che rappresenta l’Italia in Champions e ancora oggi tra le 8 squadre che si contendono la Coppa Italia è motivo di grande orgoglio. L’Inter rispetta quelli che sono i propri obiettivi e lo sta facendo anche quest’anno. Come finirà? Non lo so. Possiamo considerare questo campionato uno dei più equilibrati degli ultimi anni, ci sono tre squadre candidate ma i giochi sono tutti aperti. Assisteremo a un finale di campionato entusiasmante, noi – perché ce lo dice il Dna e la nostra storia -, vogliamo essere protagonisti. Prossimo mercato? Non si potrà parlare di rivoluzione, anche qui siamo orgogliosi del lavoro fatto da tutto il gruppo. Nel corso degli anni abbiamo sempre messo dei tasselli importanti che sono una conseguenza logica della nostra filosofia: la prima è quella di creare uno zoccolo duro di italiani e ci siamo riusciti molto bene, tant’è che nella Nazionale le presenze dei nostri giocatori si attestavano intorno ai 5-6 elementi, e poi andare alla ricerca di quei professionisti, anche magari un po’ avanti negli anni, che hanno potuto garantire e dare un apporto di esperienza, di qualità e di competenza. Siamo già proiettati nel futuro, Ausilio e i suoi stanno monitorando le situazioni che si possono presentare. Le critiche fanno parte del gioco, dobbiamo accettare queste cose perché danno un contributo di crescita. Mantenere la quasi totalità dell’organico all’inizio di una nuova stagione significa che il alvoro fatto è stato positivo, soprattutto se una squadra ha vinto l’anno scorso. Il modello di riferimento, questo lo possiamo anticipare sarà leggermente modificato, in quanto la giusta filosofia della società è quella di tornare a fare investimenti su profili giovani che garantiscono anche di essere asset patrimoniali e possono dare un apporto di qualità a questa squadra che, comunque, garantisce dei valori importanti. Questo non significherà, però, escludere i senatori o che cambieranno l’obiettivo che resta quello di vincere”. E sui possibili colpi da 30 milioni ha aggiunto: “Tutte le società italiane non possono non ricorrere al player trading”.
“Under 23 dal prossimo anno. Lo stadio? A breve l’offerta per area San Siro”
“Non vogliamo concentrarci sugli arbitri – ha detto a proposito delle ultime discussioni -, però è vero che ci sono decisioni che generano confusione e questo è dovuto alla confusione nel protocollo VAR. Sono favorevole alla tecnologia, ma che possa riportare la centralità e la soggettività dell’arbitro. È un discorso che si può affrontare a fine stagione”. Poi il presidente nerazzurro si è soffermato sulla questione della seconda squadra e del nuovo stadio: “Stiamo allestendo il modello della Under 23 al quale daremo un nome preciso – ha svelato -. Presenteremo domanda in federazione e non penso avremo problemi. In linea di massimo giocheremo a Monza. Stiamo valutando un po’ tutto, ma siamo a livello di ipotesi. Lo stadio rappresenta il focus delle attenzioni della proprietà: se non hai uno stadio di alto livello paghi un gap in termini di ricavi e ospitalità rispetto agli impianti europei. Oaktree tiene molto a questo perché farebbe lievitare anche il valore del club, si sta prodigando col Milan e a breve sarà fatta una proposta per andare a fare un’offerta per l’acquisizione dell’area di San Siro e quella adiacente“. Infine una battuta sul rinnovo di Inzaghi: “Non ne abbiamo parlato – ha concluso -, quando le cose vanno bene non c’è bisogno di essere critici. Devo dire con orgoglio che il ciclo di Inzaghi non è terminato, speriamo di andare avanti ancora a lungo”.
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Esordendo in conferenza, Marotta aveva parlato delle novità dopo l’Assemblea dei soci: “C’era solo da modificare un ordine del giorno, ovvero quello di dare la possibilità in caso di necessità di poter fare le assemblee online – ha chiarito il presidente dell’Inter, ma soprattutto l’ingresso nel CdA di tre persone: Massimiliano Catanese, già Chief of Staff dell’Inter, Claudia D’Arpizio e Diego Gigliani, che entrano su indicazioni della proprietà per dare un ulteriore apporto di competenza ed esperienza al nostro management per raggiungere gli sviluppi che abbiamo intenzione di raggiungere”.
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