speravano nel passo falso di Meloni, ma i rapporti tra Usa e Italia restano ottimi

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Era stata considerata in difficoltà, Giorgia Meloni. La sinistra italiana aveva invitato il Presidente del Consiglio a non intervenire alla Cpac, la conferenza dei conservatori di tutto il mondo, dopo le parole pronunciate da Donald Trump sul presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e dopo le solite polemiche sull’apertura alare di Elon Musk prima, e di Steve Bennon poi. E in realtà anche il resto dell’Europa progressista e anti-Trump sperava che l’intervento di Giorgia Meloni alla Cpac le si rivoltasse contro. Speravano insomma che il sodalizio Itali-Usa, che il ponte conservatore tra America ed Europa crollasse. E invece non è stato così: in circa quindici minuti di intervento, la premier italiana ha saputo racchiudere tutti i principali temi, quelli più scottanti, che tartassano non solo l’Italia, ma tutto il continente europeo. In sintesi, ha prima riconosciuto le difficoltà dell’Europa, bersagliata nei suoi valori fondamentali sia dall’interno, da un globalismo esasperato, sia dall’esterno, dai nemici dell’Occidente. Ha poi ribadito che l’alleanza tra Stati Uniti ed Europa è fondamentale proprio in tal senso, proprio per superare quelle difficoltà in cui il Vecchio continente è impantanato e che molti, a quanto pare, fanno finta di non vedere quando vengono fatte notare (si veda la caterva di reazioni negative all’intervento di J.D. Vance a Monaco della scorsa settimana). E infine, punto cruciale e più delicato dell’intervento, Giorgia Meloni ha ribadito davanti al popolo Maga che sarà indispensabile sostenere l’Ucraina e difendere l’Occidente da chiunque cerchi di indebolirlo, culturalmente e militarmente. E per ovviare qualsiasi dubbio sul gradimento delle parole della premier, è arrivata la standing ovation dei trumpiani, con annessi ringraziamenti del tycoon.

Alla faccia dell’isolamento internazionale. Giorgia Meloni ha ricordato a tutti che per proteggere l’Occidente l’Europa deve stare dalla parte dell’America, e viceversa: “I nostri avversari sperano che il presidente Trump si allontani da noi europei. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni verranno smentiti” ha detto la premier ammazzando le speranze dei detrattori. Trump alla Casa Bianca ha creato problemi soltanto per chi ha difficoltà nell’accettare leadership conservatrici. Per quattro anni, i leader europei hanno seguito pedissequamente l’agenda del democratica Joe Biden, ma adesso si spaventano se Trump riesce ad aprirsi al confronto con Vladimir Putin. Se ci fosse riuscito Sleepy Joe, ora staremmo parlando di un grande stratega. Peccato che il suo nomignolo non abbia aiutato in questo. Non c’è comunque da disperare per gli europei: quelle pronunciate da J.D. Vance restano “idee di buon senso – secondo Meloni –, condivise ormai dalla maggioranza dei cittadini in Europa, come dimostrano i risultati di svariate elezioni. Quindi l’Europa è tutt’altro che perduta. E certamente non sarà perduta fin quando i conservatori saranno in campo”.

Amicizia non è sudditanza

Secondo Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e vicepresidente di Ecr, intervistato da Affaritaliani.it, “le sinistre, che evidentemente ancora non la conoscono, si aspettavano che in omaggio a Trump rinunciasse a sostenere l’Ucraina o a difendere il nostro interesse nazionale sui dazi e, come sempre, si sbagliavano. Le sinistre e un certo mainstream europeo godono nell’attaccare Trump perché è un “amerikano” e “di destra”, non capiscono che è esattamente questa loro spocchia insopportabile ad allontanarlo dall’Europa. E il giorno che si dovesse compiere questo disastro, precisamente che cosa faremmo? Giorgia è una leader, avverte questo rischio e lavora tutti i giorni per evitare che le due sponde dell’Atlantico si allontanino”. Meloni dunque “è stata coraggiosa a resistere alle pressioni dopo la vicenda Bannon, ha fatto un appello alla riscossa orgogliosa dell’Occidente e all’unità tra Europa e America, su Ucraina e dazi ha dimostrato che amicizia non è sudditanza. Da italiano sono fiero di avere una premier così”.

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