Non solo banche. Il risiko si sposta al settore dell’energia con la fusione tra Saipem e la norvegese Subsea7, un’operazione sfumata qualche anno fa, ma che è rimasta sempre nel radar degli investitori anche alla luce dell’accordo commerciale stretto esattamente due anni fa.
Nasce Saipem7, colosso da 20 miliardi di ricavi
Saipem e Subsea7 hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding (MoU) per dar vita a un leader globale nel settore energy services. La società risultante dalla fusione tra Saipem e Subsea7 sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, Ricavi per circa 20 miliardi ed Ebitda di oltre 2 miliardi di euro. Emerge una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie. Saipem7 conterà oltre 45.000 dipendenti, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager.
Subsea7 è operativa nel segmento dei servizi offshore per il settore oil & gas e rinnovabili con 42 mezzi navali e 2800 ingegneri. La società ha una guidance 2024 pari a Fatturato di 6,5-6,8 miliardi di dollari, ebitda di 1,025-1,075 mld e utile netto (consensus) a circa 260 mln.
Scatto in Borsa del titolo Saipem che in avvio segna +4,8% a quota 2,43 euro.
La nuova entità avrà azioni quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo.
I termini della fusione
Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della nuova entità. Nel dettaglio gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione.
L’operazione dovrebbe portare sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni. A seguito della fusione, si prevede che Saipem7 possa distribuire un dividendo pari ad almeno il 40% del Free Cash Flow.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026.
Eni e Cdp avranno insieme il 17% del capitale, Puliti sarà l’ad
Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno espresso il loro forte supporto e hanno indicato l’impegno a votare a favore dell’operazione. Post-fusione Siem Industries risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.
A livello di governance è previsto che il presidente della combined company sia designato da Siem Industries, mentre l’amministratore delegato sia designato da CDP Equity ed Eni. Attualmente si prevede che Alessandro Puliti, attuale ad di Saipem, sia nominato ad di Saipem7, mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato ad della società che gestirà il business Offshore della Combined Company. Tale business comprenderà tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore Engineering & Construction di Saipem.
Lo statuto della Combined Company prevederà anche l’adozione del meccanismo del voto maggiorato (due voti per azione).
Giorgetti: “Nasce colosso mondiale con sede in Italia”
“L’accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti”, ha commentato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Questa fusione permette di costruire un colosso mondiale del settore dell’ingegneria energetica “ma con sede in Italia, a Milano”.
Dividendi, i paletti dell’accordo
Ai sensi del MoU Saipem e Subsea7 potranno effettuare distribuzioni ai propri azionisti nel corso dell’esercizio 2025 fino a 350 milioni di dollari USA ciascuna, sotto forma di dividendo. Nel corso dell’esercizio 2026, se la fusione non sarà completata prima dell’approvazione dei risultati dell’esercizio 2025, ciascuna delle due società potrebbe distribuire un importo pari ad almeno 300 milioni di dollari USA ai propri azionisti sotto forma di dividendo.
A seguito del perfezionamento della fusione è invece previsto che la Combined Company distribuisca ai propri azionisti almeno il 40% del Free Cash Flow.
La parola agli analisti: due società con business complementari
Secondo gli analisti di Equita la fusione può avere risvolti positivi in quanto Saipem7 diventerebbe il primo operatore nel offshore-construction con un fatturato combinato da oltre 20 miliardi e supererebbe di gran lunga Technip-FMC (9 mld $) e concentrerebbe ulteriormente il settore nei progetti di grandi dimensioni. I business EPC delle due società sono piuttosto complementari con
Saipem operativa nelle fasi di installazione nel onshore, offshore e nel drilling, mentre Subsea7 con esposizione anche nella fase di manutenzione e decomissioning oltre ad una
maggiore esposizione al CCS e alle rinnovabili.
La sim milanese sottolinea poi come le sinergie rappresentano l’1,6% dei costi. La combinazione dei mezzi di costruzione (>60 navi) permetterebbe di offrire soluzioni complete nei vari segmenti di operatività oltre alla maggiore flessibilità di impiego della flotta. “Anche il segmento rinnovabili potrebbe beneficiare della competenza combinata delle due società, dati i rischi di execution nel segmento e i budget poco flessibili dei clienti in caso di cost overrrun. In aggiunta la struttura del capitale rafforzata. Obiettivo di raggiungimento di un credit rating investment grade”.
Di contro, gli elementi a sfavore di Saipem secondo Equita sono il dividendo straordinario di 450 mln di Subsea7 prima della fusione, il fatto che la fusione potrebbe incontrare alcuni ostacoli antitrust anche se le geografie appaiono piuttosto complementari, la tempistica abbastanza lunga (17-23 mesi).
“La società risultante dalla concentrazione avrà una posizione di leadership nel mercato E&C offshore e beneficerà di notevoli sinergie. Questa è chiaramente una notizia positiva”, rimarcano invece da Banca Akros. .
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link