Patente a crediti: nuove FAQ chiarificano i dubbi sulle imprese e sui cantieri

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L’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce risposte sulle ultime novità normative, dalla compilazione della domanda alle esenzioni, passando per l’ambito di applicazione e i casi particolari.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato una nuova serie di FAQ dedicate alla patente a crediti per chi opera nei cantieri temporanei o mobili. La novità normativa, introdotta con la modifica dell’articolo 27 del decreto legislativo 81/2008, ha generato fin da subito numerosi dubbi interpretativi tra imprese e lavoratori autonomi. Le prime FAQ, pubblicate lo scorso autunno, avevano già affrontato diverse tematiche, tra cui quelle relative ad attività archeologiche, cantieri navali e consorzi. Tuttavia, molti quesiti rimanevano ancora senza risposta. Con l’obiettivo di fornire ulteriori chiarimenti, l’INL ha ora rilasciato le FAQ dalla 17 alla 28, affrontando aspetti più specifici e dettagliati della normativa.

Che cos’è la patente a crediti

Dal 1° ottobre 2024 è entrata in vigore nel settore dell’edilizia la patente a crediti, o patente a punti o patente digitale, strumento obbligatorio per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. La misura, introdotta dal Ministero del Lavoro, rappresenta punto di svolta nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri. L’obiettivo è garantire standard qualitativi elevati e monitorare costantemente il rispetto delle normative vigenti. La patente a crediti si applica a tutte le imprese, sia italiane che straniere, che operano nei cantieri temporanei o mobili. Anche i lavoratori autonomi dovranno dotarsi di questo documento per poter lavorare legalmente.

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In sostanza, si tratta di un certificato di qualificazione che attesta la competenza e la capacità delle imprese e dei lavoratori autonomi di operare in sicurezza nei cantieri. Ad ogni soggetto sarà assegnato un determinato numero di crediti, che potranno essere decurtati in caso di violazioni delle norme. La patente a crediti è uno strumento per migliorare la sicurezza nei cantieri attraverso una valutazione continua delle competenze e delle performance, prevenire incidenti e infortuni grazie a un sistema di monitoraggio costante del rispetto delle normative, garantire la qualità dei lavori promuovendo l’adozione di buone pratiche e l’utilizzo di attrezzature adeguate e aumentare la competitività delle imprese: premiando quelle che investono nella formazione e nella sicurezza.

Di seguito le ultime FAQ dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dalla numero 17 alla numero 28.

  • In merito alla compilazione della domanda per il rilascio della patente a crediti tramite portale INL, si chiede un chiarimento sulla differenza tra “esenzione giustificata” e “non obbligatorio”.

La circolare n. 4/2024 introduce una novità per l’accesso alla patente a crediti: un sistema più flessibile per gestire le esenzioni e le non obbligatorietà dei requisiti. In pratica, il portale online permetterà di segnalare quando un requisito non è necessario per una determinata categoria di lavoratori o per specifiche situazioni. Ad esempio, un lavoratore autonomo che non è tenuto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) o a designare un RSPP potrà indicare la non obbligatorietà di questi requisiti.

La circolare prevede anche l’esenzione giustificata. Questa si applica quando, pur essendo previsto un requisito, il lavoratore non è in grado di produrlo al momento della richiesta per motivi specifici e temporanei (ad esempio, è in attesa del DURC a causa di una rateazione in corso). Un’altra importante novità riguarda i casi in cui un lavoratore ha attivato un contenzioso per contestare l’obbligatorietà di un determinato requisito: anche in questo caso potrà richiedere l’esenzione giustificata.

  • Con riferimento all’ambito soggettivo di applicazione della patente a crediti, qualora una impresa affidataria – pur avendo i requisiti di impresa edile – agisca nel ruolo di General Contractor, affidando la totalità dell’esecuzione delle opere a terze imprese esecutrici, limitandosi quindi ad utilizzare il proprio personale dipendente “non tecnico” per lo svolgimento di attività professionale, per mezzo di ingegneri, architetti e geometri, anche direttamente in cantiere, è assoggettato all’obbligo di richiedere la patente a crediti?

Chi deve avere la patente a punti nei cantieri? Tutte le imprese e i lavoratori autonomi che mettono mano ai lavori nei cantieri edili, a meno che non si limitino a fornire materiali o a svolgere attività di progettazione (come ingegneri o architetti). Anche le imprese non strettamente edili che operano in cantiere devono ottemperare a questo obbligo. Le imprese che si occupano della direzione generale dei lavori (general contractor), coordinando le altre imprese, sono esonerate dal possesso della patente. Questo perché non lavorano materialmente in cantiere, ma svolgono un ruolo di coordinamento e supervisione.”

  • La circolare INL prevede che i soggetti tenuti al possesso della patente non siano necessariamente qualificabili come imprese edili ma sia sufficiente operare fisicamente nei cantieri: quindi, ad esempio, idraulici o vetrai o fornitori di porte/finestre che intervengono in un cantiere per il montaggio dei sanitari o degli infissi interni/esterni sono considerabili soggetti tenuti al possesso della patente a punti?

Il montaggio di sanitari o infissi nei cantieri, anche quelli temporanei o mobili, richiede ora un nuovo requisito: la patente a crediti. Come previsto dal D.Lgs. n. 81/2008, chiunque operi fisicamente in un cantiere, anche per attività apparentemente semplici come l’installazione di un wc o di una finestra, deve essere in possesso di questa certificazione. La patente a crediti è un documento che attesta la competenza in materia di sicurezza sul lavoro e serve a garantire condizioni di lavoro più sicure per tutti gli operai.

  • Gli Organismi Abilitati, Accreditati e/o Notificati che effettuano attività di verifica periodica, straordinaria e di certificazione ai sensi del D.P.R. n. 162/1999, del D.P.R. n. 462/2001 e dell’art. 71 del D. Lgs. 81/2008 devono possedere la patente a crediti?

Le verifiche periodiche, straordinarie e di certificazione, previste da una serie di normative come il D.P.R. 462/2001 (impianti di messa a terra), il D.P.R. 162/1999 (ascensori) e l’art. 71 del D.Lgs. 81/2008 (attrezzature di lavoro), sono fondamentali per garantire la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili. Tuttavia, un punto chiave da chiarire riguarda la natura dell’attività ispettiva prevista dall’articolo 71 del D.Lgs. 81/2008.

A differenza di quanto si potrebbe pensare, l’ispettore non interviene direttamente sulle attrezzature, limitandosi a verificare che le procedure di controllo siano eseguite correttamente dal manutentore. In altre parole, l’attività ispettiva è prevalentemente intellettuale e si concentra sulla documentazione e sulla verbalizzazione delle prove effettuate.

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Questa peculiarità conferisce all’ispettore la qualifica di “Incaricato di Pubblico Servizio”, un ruolo che lo equipara di fatto agli operatori degli enti pubblici preposti al controllo (Ispettorato del lavoro, ASL, INAIL, ecc.). In sostanza, le verifiche periodiche e straordinarie rappresentano un presidio essenziale per la sicurezza nei cantieri, ma richiedono competenze specifiche e un’attenta distinzione tra i ruoli dei diversi soggetti coinvolti.

  • Qualora l’impresa perda la certificazione SOA in III classifica, è previsto un periodo transitorio di autorizzazione a lavorare che consenta all’impresa di accedere al cantiere per il periodo necessario per accertare i requisiti per l’accesso alla patente ed effettuare la conseguente richiesta?

Imprese e lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili devono obbligatoriamente possederla per continuare a lavorare. L’unica eccezione riguarda coloro che effettuano semplici forniture o prestazioni intellettuali. Una deroga era prevista per le imprese in possesso dell’attestazione SOA (qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici) di livello pari o superiore al terzo. Tuttavia, se questa certificazione viene meno, l’impresa dovrà necessariamente ottenere la patente a crediti. Fino al rilascio della patente, è consentito continuare a lavorare nei cantieri, come specificato dalla normativa.

  • Come si esplica la responsabilità dell’impresa appaltatrice relativamente al controllo sui soggetti subappaltatori? È sufficiente la verifica in fase di affidamento?

Una nuova norma, introdotta dall’articolo 90, comma 9 lettera b-bis del Decreto Legislativo 81/2008, impone controlli più rigorosi nei cantieri. D’ora in poi, committenti e responsabili dei lavori dovranno verificare attentamente che le imprese esecutrici o i lavoratori autonomi, anche in caso di subappalto, siano in possesso dei titoli abilitanti necessari (come la patente a crediti, un documento equivalente o l’attestazione SOA). Questi controlli, indispensabili per garantire la sicurezza nei cantieri, dovranno essere effettuati prima di affidare qualsiasi lavoro.

  • Per quanto concerne l’obbligo di informazione dell’avvenuta richiesta della patente al RLS o al RLST, con quale modalità deve essere dimostrato l’assolvimento dello stesso (e-mail, verbale scritto, PEC o raccomandata a/r o altro)?

La legge non impone un metodo specifico per comunicare le informazioni al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) o al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST). La flessibilità è massima: qualsiasi mezzo può essere utilizzato per dimostrare di aver adempiuto a questo obbligo.

  • Nel caso di impresa familiare con collaboratori familiari impiegati con modalità di prestazione occasionale (massimo 720 h annue) è corretto che il richiedente si qualifichi come lavoratore autonomo, con conseguente esclusione dei requisiti di cui alle lettere b), d), f)?

Le imprese familiari, regolamentate dall’articolo 230-bis del codice civile, sono soggette a regole particolari in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Secondo la normativa vigente, in particolare l’articolo 21 del Decreto Legislativo 81/2008, queste aziende sono tenute a rispettare determinate disposizioni. Come chiarito da un’interpretazione ufficiale del 2010, il titolare di un’impresa familiare, a meno che non formalizzi un rapporto di lavoro subordinato con i propri familiari, non assume la figura del “datore di lavoro” con tutti gli obblighi che ne derivano. Non tutte le imprese familiari sono tenute a nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) né a redigere un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Questa esenzione, però, vale solo in determinate circostanze e dipende dalla natura del rapporto tra il titolare e i familiari che collaborano nell’impresa.

  • Nel caso sia stata presentata richiesta di patente a crediti nella qualità di lavoratore autonomo e, solo successivamente, sia stato assunto un dipendente come ci si deve comportare? Fare una nuova richiesta sul portale?

Per ottenere la patente, tutti i requisiti richiesti devono essere già in tuo possesso al momento della domanda. Se in seguito qualcosa cambia, non dovrai preoccuparti di aggiornare la tua pratica.

  • Un servizio di pronto soccorso all’interno di un cantiere costituisce una attività di mera fornitura o è soggetta alla patente a crediti?

I servizi di pronto soccorso e antincendio sono esentati dall’obbligo di possesso della patente. Questo perché si tratta di interventi di natura esclusivamente emergenziale, dove la rapidità della risposta è fondamentale più della burocrazia.

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  • Si chiede di conoscere, nel caso di installazione di impianti di vinificazione, se occorra dichiarare il “possesso del DURF’; per il quale è necessario che risultino versamenti nel “conto fiscale” a qualsiasi titolo nel complesso superiori, nell’ultimo triennio, al 10% dei “ricavi” dello stesso periodo. Viene rappresentato che tale percentuale non è facilmente raggiungibile per le imprese che, vendendo a clienti comunitari, applicano per legge il regime di non imponibilità e quindi non incassano e versano sul conto fiscale l’IVA su tali vendite. Come ci si deve comportare ai fini della richiesta della patente in relazione al possesso del DURF?

Nel caso specifico, l’azienda potrebbe beneficiare dell’esenzione giustificata per quanto riguarda il possesso del DURF. Questa opzione, indicabile direttamente nella richiesta della patente a crediti, permetterebbe di superare l’ostacolo legato alla mancanza di questo documento.

  • Una ditta che non ha il DURF perché attiva da meno di tre anni, nella richiesta della patente a crediti deve indicare nella motivazione “non obbligatorio” o “esenzione giustificata”?

Per ottenere la patente a crediti, le imprese devono dimostrare la loro regolarità fiscale. Questo requisito, previsto dalla legge, si traduce nell’obbligo di possedere il DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale) in specifici casi. Non tutte le aziende sono tenute a presentare il DURF. La legge fa una distinzione tra le imprese che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 17-bis del decreto legislativo 241/1997 e quelle che ne sono escluse. Chi non ha bisogno del DURF? Le imprese attive da meno di tre anni, ad esempio, possono indicare l’opzione “NON OBBLIGATORIO” quando fanno richiesta della patente a crediti. Questo perché, secondo la legge, non possono ancora ottenere il DURF. E chi ha già richiesto il DURF? Se un’azienda ha già inoltrato la richiesta all’Agenzia delle Entrate, può dichiarare di possedere il DURF, a patto di rispettare tutte le altre condizioni previste dalla legge. Cosa succede se ho sbagliato opzione? Niente paura! Se un’impresa attiva da meno di tre anni ha già presentato la richiesta della patente e ha indicato l’opzione “ESENZIONE GIUSTIFICATA” invece di “NON OBBLIGATORIO”, non è necessario fare alcuna correzione.

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