Papa al Gemelli: il mondo prega sotto la sua finestra all’ospedale. Card. Reina: “Altre pagine di Vangelo continuino a vivere attraverso il suo insegnamento”

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Mentre Papa Francesco si trova ricoverato nel Policlinico Gemelli di Roma, a Roma si alternano le preghiere sotto la sua finestra e nelle diverse chiese. Il card. Reina ha chiesto a tutti di pregare per il vescovo della capitale, “chiedendo che il Signore davvero lo ristabilisca al più presto, perché possa tornare in mezzo a noi e continuare a regalarci quel profumo di Vangelo che in tanti anni ci ha regalato”

(Foto Calvarese/SIR)

Prima alcune persone timidamente si avvicinano alla statua di Giovanni Paolo II nel piazzale antistante l’ingresso del Policlinico Gemelli di Roma, si segnano con la croce e lanciano uno sguardo alla finestra in alto a destra, dove ormai tutto il mondo ormai sa che si trova Papa Francesco ricoverato. Un uomo che viene da Napoli ha in mano dei fili a cui sono legati dei palloncini raffiguranti Bergoglio sorridente ed altri con scritto “Guarisci presto”. È un tifoso della squadra partenopea e la giacca che indossa lo testimonia, ma non può fare a meno di sottolineare, “quella viene dopo, adesso è più importante pregare per Papa Francesco”.

Una signora commossa porta per mano la figlia, nata proprio l’anno di inizio di questo pontificato, che ha fatto un disegno e scritto un pensiero per quel Papa che vuole incontrare. Si inginocchiano sui gradini e, mano nella mano, pregano. Poi iniziano ad arrivare un gruppetto di suore, alcuni sacerdoti, altre persone, qualche suora ancora, divisi ma uniti dal rosario che sgranano nella mano. Si sente pian piano la voce crescere e la preghiera diventare sempre più alta di volume e partecipata. La piazza si riempie all’arrivo di un gruppo numeroso che intona l’Ave Maria di Lourdes, una canzone dove si chiede alla Madonna di lenire il dolore e consolare gli ammalati, oltre che rivolgere lo sguardo sul “santo romano pastor”. Assieme a loro canta anche il card. Angelo De Donatis che, subito dopo, guida la preghiera dell’Angelus per tutti i presenti. Come si è riempita, educatamente ed in silenzio, la piazza inizia a svuotarsi, restano solamente dei giovani che si siedono sui gradoni attorno alla statua e iniziano a recitare il rosario.

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La preghiera nel pomeriggio si sposta nella basilica di San Giovanni in Laterano, dove il card. Baldassare Reina celebra la messa alla quale ha chiesto di partecipare tutti i romani, in presenza nella chiesa con lui ed in tutte le chiese della diocesi, per pregare per il vescovo di Roma. “Abbiamo chiesto questa mattina a tutte le parrocchie della nostra diocesi, una preghiera speciale per il nostro vescovo e Santo Padre Francesco. In questa Eucaristia lo teniamo presente, preghiamo per la sua salute. Chiediamo che il Signore gli doni tanta forza. È la scelta che si fa nelle famiglie quando c’è il papà o la mamma che stanno male. Ci si ritrova insieme e si prega, perché come cristiani questo possiamo fare, e questo siamo chiamati a fare.

Allora questa sera vorremmo in qualche modo far giungere al nostro vescovo il nostro affetto, il nostro abbraccio e soprattutto la nostra preghiera, tutti insieme come un’unica grande famiglia”. È iniziata con queste parole del card. Baldassare Reina, vicario della diocesi di Roma, la messa celebrata nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma che, come lui stesso ha sottolineato, voleva essere la dimostrazione dell’affetto tradotto in preghiera per Papa Francesco e la richiesta al Signore di donargli tanta forza. “Papa Francesco in tanti anni di ministero ci ha insegnato con le parole, con i gesti, con l’insegnamento magisteriale, che è possibile scrivere pagine di Vangelo”, ha aggiunto il vicario di Roma, ricordando le continue richieste di pace del pontefice, di misericordia e perdono che superino religioni e culture diverse, “con grande forza, con grande fede, vogliamo chiedere al Signore della vita che doni vita e salute e forza al nostro vescovo, perché altre pagine di Vangelo continuino a vivere attraverso il suo insegnamento, attraverso la sua parola, attraverso tutto quello che è stato, essa sarà. Capace di fare”. Il card. Reina ha più volte sottolineato l’importanza di sostenere il vescovo di Roma con affetto e preghiera, rimettendo la sua salute nelle mani del Signore, “chiedendo che il Signore davvero lo ristabilisca al più presto, perché possa tornare in mezzo a noi e continuare a regalarci quel profumo di Vangelo che in tanti anni ci ha regalato”.





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