Abbiamo recentemente avuto l’opportunità di visitare Magnolab a Magnonevolo (Biella) e di incontrare il suo presidente Giovanni Marchi.
Una realtà interessante che ti sorprende sia per le risorse che nel giro di due anni ha messo in campo coinvolgendo a vario titolo una ventina di soggetti produttivi e consulenziali, sia per l’aria di modernità ed efficienza che si avverte non appena varcati i cancelli di quella che solo all’esterno sembra una tradizionale azienda piemontese degli anni 60.
Ma andiamo per ordine.
Magnolab nasce nel 2022 ma è il risultato di una riflessione che inizia 5 anni prima stimolata dalla visita dei promotori a centri di ricerca in America e nel Nord Europa. A lanciare l’idea è la Marchi e Fildi, azienda storica biellese nota per i suoi prodotti circolari diffusi soprattutto con il brand Ecotex (a proposito: l’azienda ha appena lanciato sul mercato una fettuccia per maglieria in cotone riciclato 100%, il 100Max, appunto). Presto si aggregano i primi partner e il piano di attività è talmente convincente da collocare Magnolab al primo posto nella graduatoria definitiva delle proposte ammesse al finanziamento previsto dal bando Pnrr per il riciclo tessile con il massimo punteggio attribuito a livello nazionale.
La filosofia è chiara e il presidente Giovanni Marchi la sintetizza così ‘Siamo da sempre convinti che lavorare in rete sia fondamentale per generare idee e sviluppare progetti. Specie quando si tratta di innovazioni finalizzate alla sostenibilità: niente è più efficace di avere sotto un unico tetto macchine ed expertise di partner competenti e fortemente motivati a collaborare’.
Perché questo è Magnolab: un ampio hub di ricerca e sperimentazione condivisa animato da soggetti specializzati e complementari in quanto operanti in step diversi della filiera tessile. Gli ampi spazi sono stati divisi in aree assegnate ai singoli partner entro le quali sono state posizionati gli impianti pilota e le tecnologie necessarie alla ricerca applicata e alla prototipazione con cui lavorano i tecnici e i ricercatori. Vi sono poi aree comuni finalizzate alle attività di condivisione e di formazione (Magnolab ospita e sostiene i corsi ITS TAM dedicati alla formazione di nuovi tecnici pei il comparto tessile/moda e realizza corsi formativi anche per imprese).
Chi sono i partner di Magnolab
Oltre a Marchi & Fildi e Filidea, specializzate nella produzione di filati per il fashion ma anche ad uso tecnico, fanno parte di Magnolab:
De Martini, impresa nata negli anni 60 e leader nella progettazione e produzione di filtri a capillarità controllata ed è fornitore dei maggiori produttori mondiali di strumenti da scrittura e dispositivi per la diffusione di profumi.
Di.Vé, impresa biellese molto nota nella produzione di filati per i settori del fashion e dell’hand-knitting.
Pinter Caipo Italia, impresa meccanotessile parte di un gruppo internazionale con sedi in Italia, Spagna, India e Cina. Offre soluzioni tecnologiche per filature e tessiture: dai sistemi su filatoi per produrre filati a valore aggiunto ai sistemi e software di monitoraggio per l’industria tessile 4.0.
Maglificio Maggia antica tessitura di Occhieppo Superiore le cui origini risalgono al 1780.
Tintoria Finissaggio 2000, specializzata nei processi di nobilitazione tessile e che dispone anche di linee per la produzione di tessuti accoppiati e impianti di stampa ink jet.
Dbt Fibre, specializzata nella produzione di nastri e tops di fibre cardate e pettinate anche da riciclo.
A questo nucleo iniziale recentemente si sono aggregati due nuove importanti aziende: la comasca Achille Pinto specializzata nella tessitura e nella nobilitazione con particolare attenzione alla stampa digitale, e Pattern, impresa torinese leader nella progettazione, nell’ingegnerizzazione e nella produzione di capi per i più importanti brand del fashion luxury internazionale. Oltre ai partner formalmente aderenti al progetto e attivi con proprio personale nelle aree specificatamente assegnate, partecipano al programma di ricerca altri soggetti anche internazionali come nel caso di un’azienda meccanica norvegese che sta collaborando ad una tecnologia per il riconoscimento fibroso dei materiali destinati al riciclo. Collaborazioni sono state inoltre avviate con imprese meccanotessili italiane come Savio, Corino, Tomsic, o informatiche come Datatex, produttore e fornitore leader mondiale di soluzioni software IT per l’industria tessile e dell’abbigliamento. Ha inoltre aderito al progetto YHub, la holding italiana di servizi innovativi e piattaforme digitali per la crescita sostenibile del sistema moda.
Considerati la forte motivazione ad operare in rete, il parco tecnologico e le competenze messe in campo, non sorprende che il progetto Magnolab stia attirando l’attenzione degli operatori tessili e meccanotessili. Vale la pena seguirne gli sviluppi anche per l’attenzione che il consorzio dei partner ha deciso di dedicare alle problematiche tecnologiche del riciclo tessile.
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