M&A nel settore health industries: operazioni in calo, ma per l’anno in corso si attende una ripresa

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Alti tassi d’interesse, rallentamento dell’economia e dei risultati aziendali, difficoltà di accesso al credito e aspettative di prezzo da parte dei venditori ancora elevate. Sono alcuni dei fattori che hanno portato lo scorso anno a una contrazione delle operazioni di m&a nel settore health industries a livello globale. Anche se il graduale abbassamento dei tassi di interesse in Europa, la crescente pressione sui dealmakers per investire l’ampia liquidità a loro disposizione e il dinamismo delle aziende farmaceutiche nazionali inducono a un cauto ottimismo per l’anno in corso. È quanto emerge dal Global & Italian m&a Trends nel settore health industries 2024 e outlook 2025 realizzato da Pwc secondo cui servizi diagnostici, consumer healthcare, nutraceutica e Cdmo (organizzazione di sviluppo e produzione conto terzi) rimangono i settori più dinamici. In base all’indagine, a livello globale l’attività di m&a nel 2024 ha registrato una contrazione nel settore health industries pari al 20% circa e al 30% a livello di valore complessivo. In Italia il settore health industries ha concluso il 2024 con 91 operazioni annunciate, in diminuzione rispetto al 2023 (118), mostrando una contrazione di volumi (-23%) in linea con il mercato globale. Tale riduzione ha riguardato sia il segmento health services (30 operazioni nel 2024 vs. 45 nel 2023), sia quello del pharma & life sciences (61 operazioni nel 2024 vs. 73 nel 2023).

“In un contesto macro ancora complesso e di incertezza economica, il settore health industries italiano continua a mostrare una forte attrattività nonostante la riduzione del numero di operazioni concluse registrata nel 2024 che appare derivare più da un temporaneo rallentamento/slittamento di alcuni processi di vendita piuttosto che a un minor interesse nel settore sanitario e farmaceutico nostrano”, sottolinea Nicolò Brombin, partner Pwc Italia. “Le aziende farmaceutiche nazionali”, prosegue, “hanno continuato a sfruttare l’ampia cassa a disposizione per fare acquisizioni strategiche volte principalmente ad ampliare l’offerta di prodotti, colmare gap nel portafoglio esistente, rafforzare e completare la pipeline”. Dinamiche che, secondo il partner, sono destinate a continuare nel 2025 insieme a possibili deal trasformativi che potrebbero coinvolgere alcune delle principali aziende farmaceutiche nazionali dove si attendono dei riassetti nella compagine societaria. “Non si deve poi dimenticare il crescente focus dei fondi di private equity per il settore health industries, resiliente, profittevole e anticiclico. Questo, unitamente alla liquidità in loro possesso e a una crescente pressione a investirla, dovrebbe sostenere l’attività di m&a nel settore health industries nel 2025”, prevede Brombin.

Le principali operazioni annunciate nell’anno fiscale 2024 sono state Recordati/Enjaymo (Sanofi); Doc Generici/Muscoril (Sanofi); Alfasigma/Jyseleca Business; Fidia farmaceutici/Sanofi Global Gynecology & Gastroenterology Brands Portfolio; Ceres Pharma/Aescolapius Farmaceutici; Spa Società Prodotti Antibiotici/Idi Farmaceutici; Icg/Vision Group; Ardian/ Vista Vision; Montefiore Investment/Demenego; Safilo/Marcolin SpA; Luxottica/Espansione group; Ardian/Masco group; 21Invest/Omega Pharma Srl; Charme Capital/Animalia; Dea Capital/Coc Farmaceutici; Nutracare group/Sochim; Fondo Italiano/Intrauma. Inoltre, è proseguita l’attività di aggregazione di alcune delle principali piattaforme di servizi sanitari nazionali come Bianalisi, Lifenet, Affidea e Over. Il 45% delle 91 operazioni annunciate nel 2024 è stata completato da investitori finanziari, con una incidenza leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti (54% nel 2022 e 2023), mentre lo scorso anno ha registrato una maggiore attività da parte di investitori strategici (55% delle operazioni chiuse).

Dilazioni debiti fiscali

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Guardando all’analisi m&a per segmento, l’attività nel settore degli health services continua a essere trainata dalle aggregazioni in atto soprattutto nell’ambito dei centri diagnostici/outpatient clinics, laboratori di analisi, cliniche veterinarie, residenze per anziani/case di cura, tutti caratterizzati da un’elevata frammentazione. Da segnalare l’estensione delle dinamiche aggregative a nuovi comparti come l’oftalmologia (Ardian/Vista Vision) e la medicina estetica. Mentre nel pharma & life sciences le operazioni annunciate nel 2024 sono state 61 in tutto, trainate dal dinamismo delle principali aziende farmaceutiche nazionali che hanno sfruttato la liquidità disponibile e la razionalizzazione del portafoglio prodotti di alcune big-pharma mondiali per acquisire nuovi prodotti colmando dei gap di offerta al fine di conseguire i loro obiettivi di crescita.



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