Gli Emirati Arabi Uniti acquisiscono sempre più importanza per le aziende italiane della moda. I dati diffusi oggi dal presidente di Ice, Matteo Zoppas, in occasione del Business forum Italia-Emirati Arabi Uniti, che si è svolto a Roma, parlano chiaro.
Zoppas: gli Emirati sono hub commerciale e finanziario di interesse globale
“Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un mercato strategico per il made in Italy, con un valore dell’export che nel 2024 ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, registrando una crescita del 21% rispetto all’anno precedente e dell’11% tra il 2022 e il 2023. I comparti con le migliori performance sono stati la meccanica (+28%), la gioielleria (+11%), la moda (+36%), l’agroalimentare (+6%), le apparecchiature elettriche (+52%) e l’arredamento (+24%)”.
“Se consideriamo che a livello generale la media dell’export 2024 del made in Italy è rimasto stazionario rispetto all’anno precedente, questi dati sottolineano il ruolo da unicorno degli Emirati come hub commerciale e finanziario di interesse globale e la crescente domanda di eccellenze italiane in settori chiave come agroalimentare, moda, design e infrastrutture grazie anche alla presenza di una forte componente internazionale della popolazione”, ha aggiunto Zoppas.
Per il 2025 confermata la settimana della moda a Dubai
Per il 2025 sono già state confermate 14 iniziative tra cui, la settimana della moda italiana a Dubai, i padiglioni italiani alle fiere Aeedc 2025 e Dubai international boat show 2025 e il Big Five Global, evento di riferimento per il settore delle costruzioni e delle infrastrutture.
Insomma, gli Emirati Arabi Uniti rivestono una importanza strategica per le aziende italiane:
non è quindi un caso che si vadano intensificando i rapporti di collaborazione e le intese con il Governo italiano.
Il Mimit sigla accordi strategici per la cooperazione industriale
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, oggi, in occasione della visita in Italia del presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, ha siglato cinque accordi strategici con i suoi omologhi emiratini per consolidare la cooperazione economica e industriale tra i due Paesi. Le intese, firmate alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del presidente Al Nahyan, sono finalizzate a promuovere investimenti reciproci, innovazione tecnologica e collaborazione nei settori chiave dell’economia.
“Italia ed Emirati segnano così un salto di qualità nelle relazioni economiche e industriali, realizzando un’alleanza strategica sul futuro: dall’intelligenza artificiale ai data center, dalle materie prime critiche allo spazio, alle fibre ottiche, alla connettività e alle infrastrutture, alla farmaceutica e alle scienze della vita, nel quadro anche della necessaria autonomia strategica che dobbiamo garantire alle nostre imprese nel nuovo contesto geopolitico” ha detto, attraverso una nota, il ministro Urso.
Uno degli accordi principali riguarda il partenariato strategico sugli investimenti, siglato tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e il ministero dell’Industria e delle tecnologie avanzate degli Emirati Arabi Uniti. L’intesa prevede la creazione di un gruppo di lavoro dedicato all’identificazione di progetti congiunti e opportunità di investimento in settori di interesse comune, creando una cornice adeguata alla mobilitazione dei capitali. “Nell’ambito di questa intesa, Cassa depositi e prestiti (Cdp) e Abu Dhabi Investment office (Adio) hanno firmato un memorandum of understanding per facilitare la collaborazione tra imprese italiane ed emiratine e agevolare l’accesso agli investitori ai mercati di riferimento”, specifica la nota. Accordi analoghi sono stati siglati tra Confapi e Aim Global Foundation, per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e tra la Abu Dhabi Chamber of commerce e Confindustria Lazio, con l’obiettivo di incentivare investimenti privati nei due Paesi.
Un secondo memorandum punta a rafforzare le industrie italiane ed emiratine attraverso il trasferimento tecnologico e la promozione di tecnologie avanzate, facilitando investimenti in ambiti come resilienza delle catene del valore, tecnologie verdi, salute, intelligenza artificiale e agroalimentare.
La cooperazione negli investimenti nelle infrastrutture digitali e nell’intelligenza artificiale è un altro punto centrale della cooperazione tra Italia ed Emirati Arabi, come testimoniato dall’intesa firmata tra il ministero delle Imprese e il ministero degli Investimenti degli Emirati Arabi Uniti. Un accordo che si collega al progetto “Italia Ai Factory”, che prevede un investimento di 430 milioni di euro per la realizzazione di un supercomputer presso il Tecnopolo di Bologna.
Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti
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