L’auto elettrica Sony-Honda è quasi pronta, ma…

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Sony e Honda credono davvero nella loro prima auto elettrica in comune, la Afeela 1. Presentata al CES di Las Vegas 2025 in veste definitiva, si tratta di un’auto nata dalla joint venture Sony-Honda Mobility (SHM) e dotata di tecnologie avanzate, assistente AI, integrazione con PlayStation e un pacchetto completo di sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. Ma ha un problema.

Recentemente i nostri colleghi di InsideEVs US hanno avuto modo di intervistare Izumi Kawanishi, Presidente e COO di Sony-Honda Mobility, cercando di capire quali siano le reali ambizioni del marchio e il valore aggiunto della Afeela 1 in un mercato sempre più competitivo.

Dopo mezz’ora di colloquio, però, i dubbi sono rimasti, così come è rimasta sospesa un’importante domanda: perché un cliente dovrebbe puntare su quest’auto piuttosto che sulle alternative già affermate? Vi lasciamo alle loro considerazioni, ricordando che l’auto, forse, nei prossimi anni potrebbe arrivare anche in Italia.

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Specifiche tecniche che non colpiscono

“Dal punto di vista strettamente commerciale, sarebbe stato più sensato partire con un SUV”, ammette Izumi Kawanishi tramite un interprete. Difficile dargli torto. Il segmento delle berline elettriche premium è già affollato e dominato da marchi con nomi storici e la Afeela 1 arriva in ritardo e con caratteristiche tecniche da affinare.

L’auto di serie, infatti, sarà equipaggiata con due motori elettrici da poco più di 240 CV ciascuno, uno per asse, per una potenza combinata stimata intorno ai 400 CV. L’autonomia dichiarata sarà di circa 480 km, con una ricarica rapida con potenza fino a 150 kW tramite lo standard NACS di Tesla (solo per gli Stati Uniti, qui dovrebbe esserci la CCS).




Foto di: Honda UK

La Sony-Honda Afeela 1 al CES 2025

Ma non solo. Tra le caratteristiche più importanti, poi, non mancherà un sistema di guida assistita di livello 2 per le autostrade, mentre la guida autonoma di livello 3 dovrebbe arrivare in futuro. Tutto molto bello, ma nel panorama attuale, chi cerca una berlina elettrica con oltre 500 CV, più di 480 km di autonomia, ricarica rapida oltre i 150 kW e sistemi avanzati di assistenza alla guida ha già numerose alternative.

Mercedes, per esempio, offre già il livello 3 sulla EQS, mentre Lucid propone una berlina elettrica capace di superare gli 800 km di autonomia. In un mercato dove Tesla e le Case tedesche giocano da protagoniste, Sony-Honda parte in netto svantaggio.

La giustificazione di Sony-Honda

Quando gli è stato fatto notare che la Afeela 1 ha concorrenti più potenti, con maggiore autonomia e, in alcuni casi, anche prezzi più competitivi, Kawanishi ha difeso il progetto sottolineando che molte funzionalità sono di serie. Un punto a favore rispetto ai marchi premium tedeschi, noti per far pagare tutto come optional. Ma è sufficiente?

“Rispetto a Tesla, abbiamo ascoltato i feedback degli utenti e offriamo l’accesso alla rete di ricarica Supercharger”, ha spiegato Kawanishi. “Un’altra differenza è la qualità della nostra manifattura, in particolare per gli interni”.



Sony-Honda Afeela 1 CES 2025

Foto di: Honda UK

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Sony-Honda Afeela 1, gli interni

Il problema? Tutti i produttori avranno accesso ai Supercharger Tesla entro il 2026 e la velocità di ricarica dichiarata da Sony-Honda è tra le più basse del segmento. Quanto alla qualità degli interni, dopo aver visto l’auto dal vivo, risulta difficile definirla un punto di forza rispetto ai concorrenti. La Afeela 1 è solida, ma l’abitacolo minimalista con grandi schermi ricorda già molte altre elettriche. BMW, Mercedes, Audi e Porsche offrono ambienti più raffinati e distintivi.

A complicare ulteriormente le cose, la Afeela 1 non avrà una rete di concessionari tradizionale e, almeno inizialmente, sarà venduta solo in California. Un limite notevole per un marchio ancora sconosciuto.

AI, autonomia e altre promesse

Sony-Honda punta forte sulla tecnologia, con un focus particolare sui sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS). La Afeela 1 integra ben 40 sensori, inclusi LiDAR, radar e telecamere. Ma la quantità di sensori non si traduce automaticamente in un sistema più efficace.

La guida autonoma resta una sfida complessa, con Tesla che promette il Full Self-Driving “l’anno prossimo” da oltre un decennio. Anche Honda ha esperienza nel livello 3, ma non è tra i leader del settore. Perfino Kawanishi riconosce che altri costruttori, come Tesla e i marchi cinesi, sono più avanzati.



Sony-Honda Afeela 1 CES 2025

Foto di: Honda UK

Sony-Honda Afeela 1, il sistema di schermi posteriori

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“La vera forza di Sony è l’intrattenimento”, spiega Kawanishi. “Quando il conducente non guida, possiamo offrire un’esperienza di bordo superiore, grazie alla nostra tecnologia”.

Tradotto: l’auto potrà offrire giochi PlayStation in streaming e servizi come Crunchyroll per gli amanti dell’animazione giapponese. Funzioni interessanti, ma quante persone vogliono una console in auto e possono spendere 90.000 euro per averla?

Come può migliorare il progetto Sony-Honda?

Sony-Honda Mobility è composta da professionisti competenti e determinati. L’azienda sta lavorando per affinare il prodotto, ascoltando i feedback. Ma entrare nel mercato delle auto elettriche oggi è un’impresa titanica e, senza un’idea rivoluzionaria, è difficile emergere.

La Afeela 1 non porta innovazioni significative in termini di design, efficienza o prezzo. La tecnologia e la “qualità costruttiva” vengono presentate come i punti di forza, ma senza prove concrete è difficile considerarle un vero vantaggio.



Sony-Honda Afeela 1 CES 2025

Foto di: Honda UK

Sony-Honda Afeela 1, il sistema di infotainment

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Se l’assistente AI dovesse rivelarsi realmente superiore o Sony-Honda trovasse il modo di offrire una guida autonoma di alto livello, allora il progetto potrebbe acquisire valore. Ma se la Afeela 1 non riuscirà a superare nettamente la concorrenza su almeno uno di questi aspetti, sarà difficile giustificarne l’acquisto in un mercato già affollato da alternative più competitive.



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