F1 – F1, fondo Ferrari: nuovo bordo d’attacco per un effetto outwash maggiore

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La cura dei dettagli. Tre paroline che spiegano il lavoro della Ferrari sull’auto di F1 targata 2025. Tante le novità che abbiamo analizzato con cura, ultima delle quali relativa alle pance, dove la nuova filosofia riduce la perdita di pressione. Era importante dedicare diverse analisi alla Rossa perché, oltre alle novità spoilerate dallo stesso Frederic Vasseur, relative ad alcune parti interne della SF-25 non visibili in quanto nascoste sotto la veste aerodinamica, le zone che si possono osservare offrono diversi spunti di riflessione, importanti per comprendere il lavoro dei tecnici.

All’interno di questo scenario vale la pena fare un rapido passo indietro, sul quale abbiamo già speso tante parole. Ci riferiamo al famigerato fondo introdotto sulla SF-24 durante la stagione scorsa, una specifica partorita sotto il direttivo tecnico di Enrico Cardile. Ricorderemo senz’altro quanto tempo abbia fatto perdere al team questo aggiornamento erroneo che, di fatto, è risultato fatale per il raggiungimento degli obiettivi. Sì perché a conti fatti, i due titoli iridati sarebbero stati a portata di mano senza questo grave errore. Ma il passato, in quanto tale, non è più modificabile.

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Ferrari F1
Frederic Vasseur, il team principale della Scuderia Ferrari – GP Qatar 2024

Quello che Ferrari ha fatto è stato apprendere dai propri sbagli e, una volta corretto il grattacapo, farne un punto di forza. Ed è giusto quello che intende fare la Rossa con la nuova monoposto di F1, che mostra un fondo costruito sulla base di quello sperimentale utilizzato dal Gran Premio di Las Vegas nel Mondiale 2024. Una versione ulteriormente evoluta che mira a massimizzare il rendimento. Tra due giorni avremo riscontri su questa tematica, nel mentre cerchiamo di analizzare le novità ponendo l’auto modenese sotto la lente di ingrandimento.

F1, fondo Ferrari SF-25: la nuova sinergia tra fondo e sottosquadro

Durante il primo shakedown nella pista di Fiorano, la SF-25 era dotata della prima specifica di fondo che, con ogni probabilità, potrebbe essere già modificata nel corso dei primi test in Bahrain, dal 26 febbraio. Parliamo solamente della prima iterazione di un lavoro che andrà avanti per tutto l’arco della stagione. Proprio negli Stati Uniti, lo scorso anno, vedemmo la primissima iterazione della nuova filosofia alla quale, come detto, si ispira chiaramente l’attuale specifica. Partiamo però osservando le cosiddette strakes, ovvero le quattro appendici verticali concesse dal regolamento poste all’entrata del fondo.

La loro conformazione è fondamentale per incrementare il carico generato, attraverso l’ulteriore riduzione della pressione. Queste componenti hanno diversi ruoli, tra cui generare precise strutture vorticose, poi usate per guidare meglio il flusso nel suo percorso verso il diffusore. Dalla grafica che segue vediamo evidenziate le quattro appendici in questione. La più esterna prendere il posto dei bargeboard e si usa principalmente per generare l’effetto outwash. Il flusso che si incanala tra la prima e la seconda, viene spinto in fuori e poi estratto per generare carico.

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il compare che svela le modifiche al fondo sulla Ferrari SF-25

La forma della seconda appendice è stata in parte mantenuta, anche se l’angolazione è differente rispetto alla versione dell’auto di F1 2024. Ma la modifica più grossa la si nota nel terzo elemento, che sulla Ferrari SF-25 evidenzia un raccordo a raggio inferiore. Il camberaggio, anche in questo caso, pare proprio abbia subito una variazione. Anche l’appendice più interna è completamente nuova, con un’incidenza profondamente differente. L’idea è quella di accelerare i flussi e, attraverso la sua curvatura, generare diversi vortici per abbassare ulteriormente la depressione.

È parecchio interessante anche il bordo d’attacco del pavimento, che annovera un’incidenza maggiore, così come una differenza di quota superiore tra la zona interna e quella esterna. Accentuando tale discrepanza si va ad incrementare il gradiente di pressione tra queste due aree. Il flusso viene quindi spinto verso l’esterno in maniera più efficiente, aumentando l’effetto outwash. La Ferrari non ha lavorato solamente nell’area dell’undercut per incrementare questo fenomeno, ma lo ha fatto pure sul fondo, una zona nevralgica di queste monoposto ad effetto suolo.

F1, Ferrari SF-25: il nuovo estrattore laterale per stabilizzare il carico della monoposto

Il bordo tagliente è molto curato e riprende alcune forme della specifica di Las Vegas. Innanzitutto parliamo dell’estrattore laterale, con due appendici svergolate che, simultaneamente all’estrazione, generano anche una struttura vorticosa. Questo elemento è ormai largamente adottato su tutte le vetture e aiuta a generare una downforce frontale superiore. Notiamo inoltre la particolare conformazione del fondo, che possiede un’appendice longitudinale ancorata alla struttura principale grazie a cinque supporti, dotati di una forma tale da convogliare i flussi verso il basso.

Lungo la misura di questo elemento si sviluppa il vortice utile a sigillare il lavoro del fondo. Notiamo per di più che la porzione del pavimento è più arcuata, il che suggerisce la presenza di una particolare forma nella zona inferiore, utile ad alloggiare i vortici. All’altezza dello sponsor “Mahle” si può osservare che la canalizzazione si abbassa. A ciò corrisponderà una minima compressione del fluido. In corrispondenza di questo abbassamento troviamo un foro, visibile nell’immagine principale, che ha il compito di incrementare la portata di fluido verso il diffusore.

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il nuovo fondo della Ferrari SF-25 nella sua vista laterale

In altre parole, per rendere chiara la situazione, l’idea della storica scuderia di F1 italiana è quella di energizzare fluido che dovrà scorrere successivamente nel diffusore. Una valore più basso di energia del fluido corrisponderebbe a un rischio nel distacco della vena fluida sullo scivolo, condizione assolutamente da evitare. Ferrari ha realizzato un ottimo lavoro che però, come sempre accade in questi casi, dovrà trovare le giuste conferme in pista. Ancora un paio di giorni e ne sapremo qualcosa in più, tenendo presente che per avere il riscontro definitivo dovremo aspettare la qualifica di Melbourne.

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Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv 





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