Ore di apprensione anche in Puglia per le condizioni di salute di papa Francesco. I vescovi, che oggi si riuniranno a Molfetta per un’adunata già programmata della Conferenza episcopale pugliese, seguono con fiducia gli aggiornamenti che giungono dal decimo piano del Policlinico Gemelli di Roma.
Nelle diocesi pugliesi intanto si prega per il Santo Padre nel solco dell’invito lanciato dalla Cei: il Rosario presieduto ieri sera in diretta su Tv2000 dal presidente dei vescovi italiani e cardinale di Bologna Matteo Zuppi ha chiuso una settimana in cui anche in tante parrocchie pugliesi è stata celebrata la messa “ad diversa” con le intenzioni per la salute del pontefice durante la preghiera universale e la liturgia delle Ore. Tra il papa argentino e il tacco d’Italia, ovvero la terra arca di pace di don Tonino Bello, c’è un forte legame. E la vicinanza spirituale della Puglia si fa sentire. «Facciamo appello alle comunità parrocchiali e religiose, ai movimenti e alle associazioni ma anche alle famiglie e ai singoli fedeli, affinché si uniscano alla preghiera della Chiesa per la salute del Papa», afferma l’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia. «Abbiamo vissuto momenti di angoscia ma ora sembra che le condizioni di salute del Santo Padre siano in risalita. Continuiamo a pregare affinché superi presto questo momento difficile e torni, nel pieno delle sue forze, al timone della comunità dei credenti. E affinché torni presto a risuonare con forza anche la sua voce sul fronte della pace e della speranza. Il mondo ha urgente bisogno di un costruttore di pace come Papa Francesco», sottolinea Seccia. Che ricorda poi il faccia a faccia più recente che lui e gli altri 18 vescovi pugliesi hanno avuto con Bergoglio nell’aprile dello scorso anno in occasione della visita “ad limina” in Vaticano culminata con l’udienza privata dei presuli. «Un momento edificante. Quell’incontro con Papa Francesco ci ha fatto sentire ancor di più la vicinanza e l’attenzione di quest’uomo di Dio per tutte le Chiese locali e le sue preoccupazioni per tutto ciò che accade nel mondo. Il Santo Padre – racconta l’arcivescovo di Lecce – si è messo in ascolto con grande semplicità invitandoci ad essere pastori misericordiosi sempre con cuore e braccia aperti. Ha voluto conoscere le difficoltà che vivono le nostre comunità pugliesi e ci ha incoraggiati a non trascurare il valore della religiosità popolare, ancora molto radicata nella nostra regione, liberandola da quelle forme folcloristiche e di incentivarla con espressioni che alimentino la fede delle nostre popolazioni».
Bergoglio è stato finora in Puglia cinque volte nell’arco di questi primi 12 anni di pontificato. Nel 2018 la visita sulla tomba di don Tonino Bello, ad Alessano, nel 25esimo della scomparsa del profeta di pace di cui è in corso il processo di canonizzazione. «C’è un grande legame di Francesco con la Puglia e con il Salento. Un legame nel segno di don Tonino. Ricordo con intensa emozione quel giorno», racconta il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli. «Sull’elicottero da Alessano a Molfetta ero proprio di fronte a lui e ho toccato con mano la sua umanità. Ci ha ringraziato per il momento di preghiera sulla tomba di don Tonino. E mentre dall’alto ammirava il Salento e i suoi ulivi parlammo del problema della xylella e il Santo Padre fu molto colpito e dispiaciuto per il dramma che ha devastato il nostro paesaggio rurale». Bergoglio mostrò grande interesse per la questione ambientale e si soffermò sulla bellezza della Puglia. «Volando in elicottero fu colpito dalla bellezza del mare. Tant’è che quando poi ci rivedemmo a Roma nel settembre successivo, il papa ci accolse ricordando proprio l’incanto della costa pugliese. Durante il nostro dialogo in volo – aggiunge Angiuli – si soffermò quindi su alcuni aspetti che ha molto a cuore: don Tonino, la pace, l’ambiente, la bellezza e la tutela del Creato. Papa Francesco è venuto più volte in Puglia esprimendo profonda vicinanza per questa terra. L’auspicio è che si possa rimettere presto».
Dal Salento alla Capitana, passando per Bari dove Bergoglio è stato per ben due volte. «Viviamo giornate piene di trepidazione per la salute del Santo Padre. La nostra preghiera è incessante. Come comunità ecclesiale – afferma l’arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Cep, Giuseppe Satriano – ricordiamo i tanti momenti in cui il Papa è stato vicino alla nostra Chiesa: nel 2018, nel 2020 e, da ultimo, il 27 gennaio dello scorso anno quando con 7000 fedeli abbiamo vissuto un meraviglioso incontro in Aula Nervi. La Madonna custodisca il Successore di Pietro». Nelle parole di Satriano il ricordo del l’incontro di un anno fa con 7mila ragazzi baresi, cresimandi e scout, che riservarono a papa Francesco un’accoglienza festante, anche con cori da stadio, tutti rigorosamente con la sciarpa biancorossa del Bari al collo.
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