Costruzione cabina elettrica Enel a Ferentillo, l’Associazione Inter Valli dice la sua

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Con la presente, l’APS ASD Inter Valli intende esprimere il proprio punto di vista e le proprie perplessità in merito alla vicenda del progetto di costruzione della cabina elettrica Enel, presso la località “Il Piano” di Ferentillo.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Siamo un’associazione nata nel 2011 a Ferentillo, con l’obiettivo di promuovere e tutelare il territorio e le aree rurali nei pressi del Fiume Nera. Ci poniamo da sempre a difesa delle aree interne e del patrimonio naturalistico, con l’obiettivo di trovare soluzioni al fenomeno dello spopolamento che caratterizza territori come la Valnerina.

Tramite tale comunicato è nostra intenzione porci in un dialogo pacifico e rispettoso con tutti gli attori coinvolti nella vicenda, delineando una prospettiva mirata alla valorizzazione e tutela del patrimonio naturalistico nel quale abbiamo la fortuna di vivere, e nel quale potremmo prosperare grazie alle giuste politiche.

Siamo consapevoli della necessità di fare cabine di derivazione in Umbria, e del fatto che l’infrastruttura elettrica richieda una revisione sistemica su tutto il territorio nazionale, anche in visione di una sempre maggiore installazione di sistemi di produzione da energie rinnovabili.

Tuttavia, oltre ad avere forti perplessità riguardo la scelta del luogo in cui costruire la cabina, ciò che ci preme evidenziare è che l’intera zona della località “Il Piano” a Ferentillo, avrebbe già dovuto essere stata inserita sotto strumenti di tutela ambientale e paesaggistica.

Infatti, l’eterogeneità degli ambienti presenti nella Bassa Valnerina, e la loro buona conservazione, fanno di questa zona un’area di elevata importanza ecologica. Tuttavia, la sua fragilità, legata all’antropizzazione, impone una gestione attenta per mitigare eventuali impatti dannosi. La tutela di quest’area è essenziale per garantire la conservazione di specie e habitat rari, mantenendo l’equilibrio ecologico di un territorio unico nel suo genere, dove natura e uomo coesistono da migliaia di anni.

A conferma di tutto ciò c’è anche il sostegno della normativa europea e in parte di quella italiana, rispetto alle quali il progetto di costruzione della cabina elettrica in questione sembra presentare numerose criticità.

Innanzitutto, la Direttiva Habitat (92/43/CEE) e Direttiva Uccelli (2009/147/CE): vincolano gli Stati membri dell’UE a proteggere le ZPS (Zone a Protezione Speciale) e i SIC (Siti di Interesse Comunitario).

La questione del mancato coinvolgimento della cittadinanza è un’altra criticità rispetto a fonti normative vigenti, come la Convenzione di Arhus del 1998, la Direttiva 2003/35/CE, nonché il D. lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambiente) a livello nazionale.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Tramite queste la normativa comunitaria, nell’intento di tutelare la natura, incentiva la partecipazione, compresa quella di associazioni, organizzazioni e gruppi che promuovono la protezione dell’ambiente e l’educazione ambientale del pubblico.

È per questo che crediamo che il coinvolgimento della cittadinanza, della società civile, delle associazioni e organizzazioni attive in ambito territoriale prima dell’approvazione di un’opera potenzialmente impattante come quella in questione sia fondamentale.

L’area ha  un’importanza strategica, dovuta al valore paesaggistico e alle numerose specie animali che trovano in questo luogo  il loro habitat , le quali verrebbero influenzate negativamente dalla presenza della cabina.

Altro elemento che crea numerose perplessità su questo progetto è la questione dell’esposizione al rischio idro-geologico.

Il Piano di gestione del rischio alluvioni (Direttiva 2007/60/CE), recepito in Italia con il D. Lgs. 49/2010, impone misure di prevenzione nelle aree a rischio inondazione come la Fascia A del Fiume Nera. In questi casi, qualsiasi opera deve avere una compatibilità idraulica e il progetto deve includere studi di impatto sul deflusso delle acque.

Si ricorda anche il D. Lgs. 152/2006 , il quale, all’art. 93, prevede vincoli alla realizzazione di opere in aree soggette a rischio idrogeologico.

Volendo adottare uno sguardo più ampio e propositivo sulla questione, siamo del parere che l’autorità pubblica e la società civile tutta, debba cogliere l’occasione per adottare strumenti di tutela del bene comune “Valnerina”. Tale esigenza è stata portata all’attenzione dell’autorità locale anche in passato, ma purtroppo non si è riscontrata una sensibilità sufficiente sulla tematica. Oggi ci troviamo a dover assistere alle conseguenze di tali scelte.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Stando al Piano Paesaggistico Regionale, la Valnerina è riconosciuta come “bene paesaggistico di notevole interesse pubblico”, sia per il valore ambientale, che turistico. Crediamo che la strada più intelligente da prendere per sfruttare la ricchezza del nostro territorio sia creare un progetto organico di valorizzazione turistica e naturalistica dell’area, anzichè cercare un profitto immediato.

Non dimentichiamoci dei Regolamenti UE sui finanziamenti per la valorizzazione del territorio. Nel contesto specifico dell’Umbria, percorsi come la Greenway del Nera e la Via di Francesco hanno beneficiato di tali finanziamenti per sviluppare infrastrutture turistiche sostenibili e promuovere il patrimonio locale.

Interventi che potrebbero compromettere l’integrità o l’attrattività di questi percorsi rischiano non solo di vanificare gli investimenti effettuati, ma anche di contravvenire agli obiettivi dei programmi europei che hanno finanziato tali progetti.

È importante ricordare che l’evento in questione sarebbe potuto essere stato evitato a prescindere, se l’intera area della località “Il Piano” avesse goduto dello status di “Parco”. È per questa ragione e per evitare che altri episodi come questi minaccino ancora la nostra terra, che invitiamo l’amministrazione pubblica e la società civile a lavorare affinchè vengano riconosciuti alla Valnerina ulteriori strumenti di tutela ambientale.

Riconosciamo che vi sia una effettiva necessità logistica dietro la costruzione di quest’opera, ma riteniamo che la scelta del luogo presenti una quantità di problematicità non indifferente, se si considera il costo economico, ambientale e paesaggistico.

Ci auguriamo che i diversi livelli di amministrazione ascoltino le numerose voci che si stanno levando contro quest’opera e collaborino per anteporre l’interesse ambientale a quello di sfruttamento economico della risorsa.

Prestito personale

Delibera veloce

 

In questo momento di concitazione, siamo felici di constatare che il paese di Ferentillo sta prendendo una netta posizione sulla vicenda, come ha dimostrato la grande partecipazione all’assemblea pubblica organizzata dal comitato “Noi Amiamo Ferentillo” il giorno 13 febbraio, alla quale anche noi come associazione abbiamo preso parte.

Per nostro conto, abbiamo intenzione di continuare a svolgere il nostro ruolo di guardiani del territorio; invitiamo, pertanto, tutta la cittadinanza delle aree limitrofe al Fiume Nera e chiunque abbia a cuore quest’area ad accogliere questa causa. A tal fine, vi invitiamo domenica 2 marzo a Ferentillo, per prendere parte ad una passeggiata di sensibilizzazione sul valore ambientale e paesaggistico della Bassa Valnerina. Partiremo alle ore 14.00 da Piazza V. Emanuele, a Precetto, Ferentillo.

Troverete tutte le informazioni nei nostri canali Instagram e Facebook.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Source link