“Cittadini esclusi, più commissari e più gettoni”

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Porte chiuse al pubblico, un aumento del numero dei componenti con la conseguente erogazioni di altri gettoni di presenza che tra l’altro, andrebbe a favorire esclusivamente la maggioranza e verbalizzazione “facoltativa”. Questo quello che, denuncia la consigliera comunale di Montesilvano Manuela Natale (Pd), prevede quanto approvato in consiglio comunale il 20 febbraio 2025 e cioè la modifica al regolamento delle commissioni consiliari. Una modifica che, afferma, non solo su alcuni aspetti contrasta con le norme nazionali, ma che metterebbe a rischio partecipazione democratica e trasparenza. Ecco perché, annuncia, il Partito democratico valuterà la possibilità di impugnare un provvedimento ritenuto “palesemente illegittimo”.

Nei 18 minuti di intervento fatti durante la seduta consiliare, Natale ha contestato fortemente le modifiche al regolamento delle commissioni con cui si sarebbe invertito quanto fino ad ora previsto: se prima le sedute erano tutte pubbliche salvo diversa valutazione, ora, questa la denuncia, saranno tutte chiuse salvo in caso di parere su proposte di deliberazione del consiglio comunale con l’aggravante, come anticipato, che a essere deliberato è stato anche l’aumento dei commissari per quei gruppi che ne hanno più di cinque e che proprio in ragione di questo favorirebbe la presenza nelle stesse dei soli componenti dei gruppi consiliari di maggioranza.

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“Inaccettabile” per Natale la decisione di chiudere le porte agli auditori e dunque ai cittadini perché, afferma, “quella che potrebbe sembrare una questione tecnica ha una diretta ricaduta proprio sui loro diritti. Con la modifica approvata infatti, non potrà più intervenire la cittadinanza alle sedute , fatte salve le ipotesi di partecipazione di rappresentanti di associazioni esponenziali. Tuttavia proprio in questi giorni – sottolinea – si sono tenute delle commissioni vivamente partecipate da cittadini e, in particolare, da commercianti per questioni particolarmente sentite, quali gli interventi di pedonalizzazione su viale Europa o di creazione di piste ciclabili della via Vestina o di corso Umberto”.

Quindi il tema delle verbalizzazioni che con la modifica approvata riporteranno le dichiarazioni dei consiglieri solo su espressa richiesta di mettere a verbale o su richiesta di lasciarla sotto dettatura. Nel corso del suo intervento la consigliera di minoranza si è chiesta quindi in cosa consisterebbe un verbale se nessuno o anche solo uno o qualcuno dei consiglieri non volesse lasciare nero su bianco quanto dichiarato. Si finirebbe per scriverci, ha denunciato, che la commissione si è aperta e si è chiusa non lasciando sostanzialmente traccia delle decisioni prese nell’ambito del confronto. In sostanza, incalza, “assisteremo a commissioni chiuse al pubblico, con una verbalizzazione rimessa alla volontà dei consiglieri, con la paradossale conseguenza che a posteriori sarebbe difficile comprendere cosa sia accaduto nella commissione stessa”. Modifiche, rimarca Natale ribadendo la volontà di impugnare il provvedimento, che sarebbero già solo per questo in contrasto con le norme nazionali.

Come se non bastasse, questo il terzo aspetto della denuncia, la previsione di aumentare il numero dei consiglieri all’interno delle singole commissioni che, come detto, favorirebbe i gruppi di maggioranza dato che la modifica sarebbe riferita solo ai gruppi consiliari aventi un numero dispari superiore a cinque di eletti. “A Montesilvano nessuno dei gruppi dell’opposizione ha cinque consiglieri comunali”, sottolinea ribadendo il perché di un presunto vantaggio verso la maggioranza. Una previsione che, al di là dei numeri, per la consigliera Pd è comunque totalmente errata dato che avere più commissari non servirebbe dato che tutti i gruppi sarebbero già ampiamente rappresentanti. Per Natale non regge la giustificazione secondo cui aumentare il numero dei commissari si tradurrebbe in una maggiore partecipazione e rappresentazione a meno che, ha detto durante l’intervento in aula non si voglia creare un consiglio comunale anche nelle commissioni e soprattutto perché quell’aumento del numero dei consiglieri si tradurrebbe anche nell’erogazione di nuovi gettoni di presenza, previsti sì fino a un tetto massimo, ha sottolineato, ma che comunque “non si devono spendere per forza” dato che, rimarca a posteriori, “possono già partecipare come uditori con diritto di parola seppur non membri effettivi della commissione”.

Grave dunque per la consigliera d’opposizione quanto votato e approvato in una città, Montesilvano, che ora si troverà ad avere “commissioni chiuse, verbalizzazione facoltativa e maggiori costi della politica. L’idea di una politica distante dalla cittadinanza, arroccata nel palazzo, che confligge – conclude – con ogni basilare principio di partecipazione e trasparenza”.



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