Bonus edilizi, ecco quattro metodi legali per godere dei bonus anche se non puoi usufruire delle detrazioni fiscali

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L’accesso ai bonus edilizi risulta difficile per i contribuenti incapienti o con capienza fiscale limitata, tuttavia sono disponibili quattro metodi legittimi per ottenere le agevolazioni: sostenere le spese attraverso un familiare convivente, cedere l’immobile a un soggetto con maggiore capienza fiscale e utilizzare locazione o comodato d’uso, a condizione di rispettare specifiche normative

I bonus edilizi rappresentano una grande opportunità per i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare interventi di ristrutturazione degli stessi. Tuttavia, l’accesso a tali bonus può costituire una vera e propria impresa per tutti quei soggetti incapienti o privi di una capienza fiscale adeguata.
Fortunatamente, però, esistono quattro metodi legittimi per ottenere comunque tali agevolazioni.

Con la definitiva cancellazione della cessione del credito e della possibilità di applicare sconti in fattura, attualmente l’unico modo per fruire dei bonus è tramite le detrazioni fiscali. Questa nuova realtà ha creato notevoli ostacoli per chi ha una capienza fiscale limitata, come i contribuenti soggetti a imposte sostitutive dell’Irpef, i quali non possono avvalersi delle detrazioni. Pertanto, per i contribuenti in regime forfettario e per gli incapienti, risulta quasi impossibile beneficiare delle opportunità offerte dai bonus edilizi.
La mancanza di capacità fiscale o l’assenza di imposte da versare limita l’accesso alle detrazioni, impedendo il recupero di una parte delle spese effettuate attraverso lo sconto d’imposta.

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Le normative recentemente introdotte – tra il 2023 e il 2024 – hanno reso ancora più complessa la situazione per chi desidera richiedere i bonus edilizi senza avere un’adeguata capienza fiscale. La situazione si complica ulteriormente per chi paga un’imposta inferiore all’ammontare delle detrazioni edilizie spettanti, con il rischio di perdere parte del bonus.
Ecco quattro suggerimenti pratici per usufruire comunque del bonus:

  • far sostenere le spese ad un familiare convivente;
  • utilizzare la locazione;
  • ricorrere al comodato d’uso;
  • effettuare una cessione.

Far sostenere le spese a un familiare convivente
La detrazione spetta a chi effettua le spese. Pertanto, far pagare a un familiare convivente potrebbe rappresentare una valida soluzione per coloro che non possono accedere alle detrazioni. È essenziale, tuttavia, che non siano stati effettuati pagamenti anticipati e che tutte le fatture siano intestate al soggetto richiedente la detrazione.

Se il familiare che sostiene le spese possiede la necessaria capienza fiscale, il problema è risolto. Infatti, in tal caso, la detrazione è concessa, poiché il familiare convivente è legato al proprietario dell’immobile utilizzato dal nucleo familiare (ad esempio, coniuge e figli possono richiedere le detrazioni anche se non sono i proprietari, a condizione che l’immobile sia a loro disposizione e siano conviventi con il proprietario).

Cessione dell’immobile
Un’altra possibilità è la cessione dell’immobile. Questa procedura, come specificato anche dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 17/2023, è applicabile anche per immobili con lavori già iniziati e consente, al committente, di trasferire l’immobile a un soggetto con maggiore capienza fiscale, per ottenere il bonus.
La cessione è valida a condizione che le opere non siano già state pagate, poiché la detrazione spetta a chi effettua le spese. In questo caso, è necessario che i soggetti possiedano o detengano, in virtù di un titolo idoneo, gli immobili interessati dagli interventi e ne sostengano le spese. Il bonus per le spese ancora non sostenute viene trasferito al nuovo proprietario o usufruttuario in caso di donazione, vendita o concessione dell’usufrutto dell’immobile, anche per lavori già in corso.
Il bonus è garantito indipendentemente dalla percentuale di proprietà detenuta: la donazione o la vendita possono riguardare anche solo una frazione minima, consentendo la detrazione per chi detiene anche una piccola parte dell’immobile.

Locazione e comodato
Ulteriori opzioni per accedere alle detrazioni del bonus edilizio sono il comodato d’uso e la locazione. Tuttavia, in questi casi, la detrazione è disponibile solo se si diventa detentori dell’immobile prima dell’inizio dei lavori. Infatti, hanno diritto alle detrazioni coloro che possono vantare diritti sull’immobile a qualsiasi titolo, inclusi i comodatari e gli inquilini.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che il bonus spetta ai detentori dell’immobile, a condizione che abbiano il consenso del proprietario per l’esecuzione dei lavori e che la detenzione dell’immobile risulti da un atto regolarmente registrato al momento di avvio dei lavori e sia ancora in essere al momento di sostenere le spese.





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