A tu per tu con Giuseppe Virgili: «Le piattaforme del futuro»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


È presidente nazionale del settore Logistica e Servizi di ConfimpreseItalia. Giuseppe Virgili sottolinea: «Si tratta di tematiche fondamentali per lo sviluppo dei territori. Ringrazio ConfimpreseItalia e il presidente Guido D’Amico per la fiducia che mi hanno accordato». Lo abbiamo intervistato.

Allora Virgili, quanto è importante la logistica in prospettiva futura? Anche e soprattutto per le province di Frosinone e Latina?
«È assolutamente decisiva. Dobbiamo guardare in faccia la realtà: negli ultimi anni abbiamo perso in termini di sviluppo. Il valore aggiunto che può arrivare dalla logistica è enorme. Basta guardare alla zona di Verona e a tante altre realtà. Il riferimento è a uno sviluppo commerciale, produttivo, “attrattivo” e capace di generare posti di lavoro. Con incrementi importanti del prodotto interno lordo dei territori. La “chiave” è rappresentata dalle piattaforme logistiche».

Facciamo un esempio?
«Beh, il nuovo polo del freddo “New Cold” a Ferentino. Si tratta di una realtà straordinaria. Il punto è semplice: Ferentino è il punto di riferimento di tutte le aziende di surgelati, che poi devono smistare i prodotti nelle diverse aree del Centrosud. I vantaggi sono evidenti sotto ogni punto di vista. Ma vorrei sottolineare un altro elemento importante: nelle province di Frosinone e di Latina ci sono circa 2.500 aziende di trasporti: grandi, medie, anche piccole. Le piattaforme tematiche rappresentano una sorta di moltiplicatore».

Contabilità

Buste paga

 

Quanto sarebbe importante, nell’ottica delle due province, realizzare una Stazione Tav a Ferentino? A proposito: ma lei crede che sarà mai possibile arrivare a dama su questo argomento?
«Partiamo dal bicchiere mezzo pieno. Una certa volontà politica c’è. Penso all’intervento (forte e chiaro) del presidente della Regione Francesco Rocca. Penso alle iniziativa del segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli. Penso all’impegno di tanti Sindaci. Guardi, non intendo nascondermi dietro un dito: la Stazione Tav sarebbe davvero l’unica infrastruttura in grado d cambiare verso alla narrazione di questo territorio. Perché collegherebbe il Basso Lazio con l’Italia che conta. Perfino con l’Europa che conta. In particolare la provincia di Frosinone potrebbe diventare una sorta di area metropolitana di Roma. Un collegamento rapido con la Capitale potrebbe spingere tanti “romani” a scegliere di vivere nel nostro territorio. Senza considerare che la presenza di una Stazione dell’Alta Velocità determinerebbe un fattore in grado di fermare lo svuotamento in termini di residenti della Ciociaria. Su un tema come questo però non possono esserci campanilismi. Credo inoltre che sono queste le tematiche per le quali una classe dirigente (in primis politica) debba battersi».

Il sistema dei servizi su cosa dovrebbe puntare?
«Intanto sui contratti nazionali. Nel senso che è fondamentale tutelare i lavoratori del settore su ogni dettaglio: la sicurezza, i costi, gli orari. Sono questi gli elementi che forniscono “appeal” alle aziende di questo settore, mettendole nelle condizioni di operare al meglio. Se invece si segue la logica del “sottocosto”, allora inevitabilmente la qualità sarà bassa. Oltre a tutti gli altri problemi. Parliamo di tantissimi servizi. Faccio solo alcuni esempi: facchinaggio, pulizie, giardinaggio, pittura. Devo dire che ConfimpreseItalia ha come “mission” la massima tutela dei lavoratori. Il ragionamento è che in un contesto fortemente motivato tutti danno il massimo. Con benefici evidenti».

Ma il Basso Lazio può fare la differenza?
«Senza alcun dubbio. A patto che si punti in modo deciso sulle infrastrutture: potenziare il collegamento tra Frosinone e Latina, ma pure tra Latina e Roma. Immaginiamo un “combinato disposto” di sbocco al mare e Stazione Tav. Teniamo sempre presente che Latina è la seconda pianura produttiva in Italia. Il Basso Lazio ha un peso enorme: in termini di abitanti, di aziende e di tutto il resto. Indubbiamente in questa regione il ruolo di Roma è predominante, ma una realtà come quella del Basso Lazio avrebbe tutte le carte in regola per competere con chiunque. Le due province meritano di avere uno spazio politico adeguato sui tavoli di Governo. A ogni livello. Diciamo la verità: negli ultimi anni, anche per via di alcune leggi elettorali, la rappresentanza dei territori è stata ridimensionata. Ecco perché unire le forze sarebbe decisivo».

In questo panorama quale ruolo può svolgere un’associazione come Confimprese, che rappresenta le piccolissime, le piccole e le medie imprese?
«A Confimprese aderiscono le aziende che sono la spina dorsale del Paese. Per quello che mi riguarda il fattore che fa la differenza è l’attenzione ai territori. Un valore che il presidente Guido D’Amico declina quotidianamente. Va tenuto presente che nelle piccolissime, piccole e medie imprese c’è una sinergia virtuosa tra la produzione e l’attenzione ai lavoratori. Ed è questo che alla fine fa la differenza. Nel contesto economico nel quale viviamo si devono necessariamente mettere in campo politiche e scelte condivise. Non possono esserci divisioni. A Confimprese si rema tutti insieme».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere