in Medio Oriente la soluzione dei due Stati è l’unica per garantire pace

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Il perseguimento della “prospettiva due popoli due Stati resta l’unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo brindisi in occasione del pranzo di Stato al Quirinale in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed. “Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace. Abbiamo condannato con fermezza il disumano e vile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas – che rinnova atrocità con il crudele spettacolo nella consegna degli ostaggi sopravvissuti e dei corpi di quelli uccisi – e abbiamo esercitato in questi mesi ogni sforzo perché le violenze del conflitto che vi ha fatto seguito – che hanno afflitto gravemente i civili – avessero fine. Oggi l’impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore. Il ritorno alle ostilità non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche. Con grande apprezzamento desidero sottolineare lo straordinario aiuto umanitario degli Emirati Arabi Uniti in favore della popolazione di Gaza. È un impegno – quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti – che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco”, ha aggiunto Mattarella.

Quella tra Emirati Arabi Uniti e Italia è una agenda ricca di opportunità. “Lo sviluppo di idee e investimenti in Italia è benvenuto e queste prospettive saranno opportunamente approfondite nel forum imprenditoriale che si svolgerà domani”, ha affermato Mattarella. “I nostri Paesi condividono, accanto a un’analoga sensibilità per i temi della pace e della cooperazione, una naturale vocazione agli scambi commerciali e apertura agli investimenti. Sono lieto di constatare che la collaborazione bilaterale negli ultimi anni si è notevolmente intensificata. Sono numerose le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi Uniti e con esse è in crescita anche la comunità di italiani che nel suo Paese vive nell’accogliente realtà emiratina”, ha proseguito il capo dello Stato.

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“Accanto ai settori tradizionali, troveranno certamente posto quelli d’avanguardia e maggiormente proiettati al futuro. Le sfide internazionali passano dalla capacità di affrontare e progettare la transizione energetica che ci vede già collaborare ad ambiziose iniziative, nel quadro della sempre più avvertita consapevolezza che questo sia indispensabile per garantire alle prossime generazioni un futuro che, per essere prospero, dovrà essere sostenibile. Abbiamo, con questa consapevolezza, collaborato con il suo Paese per il raggiungimento dell’accordo sul clima, sancito dalla Cop28 di Dubai che, per la prima volta, richiama esplicitamente la necessità di avviare una transizione dai combustibili fossili”, ha dichiarato Mattarella.

Per quanto riguarda le nuove opportunità di collaborazione tra Italia ed Emirati, il presidente ha menzionato lo “sviluppo del continente africano, che ha tante implicazioni anche per la sua stabilità e per la vita della comunità internazionale”. “Penso al tema dello spazio. A quello dell’intelligenza artificiale. Abu Dhabi e Roma avvertono la responsabilità di contribuire, in una fase così confusa e convulsa della vita internazionale, a fare prevalere una visione incentrata sul valore del dialogo, su uno sviluppo equilibrato e sulla tenace costruzione di relazioni positive fra gli Stati”, ha detto Mattarella.

La visita di bin Zayed, “riveste un significato profondo, trattandosi della prima visita di Stato in Italia di un presidente degli Emirati Arabi Uniti. Ne sono lieto”.  “È con rinnovati sentimenti di amicizia che ho il piacere di accoglierla al Palazzo del Quirinale, insieme alla delegazione che la accompagna. È un piacere incontrarla di nuovo”, ha affermato Mattarella. “I rapporti tra il popolo italiano e la civiltà che si affaccia sul Golfo arabico affondano in un passato ricco e diffuso. Influenze reciproche, scambi commerciali e culturali, si sono tradotte in conoscenza, comprensione e rispetto. Tracce di questi antichi arricchimenti sono visibili nella nostra cultura, architettura, lingua, scienza, persino nella nostra cucina. A partire dalla Sicilia, all’ingresso della Cattedrale di Palermo – la mia città – risalta, su una colonna, l’incisione di una sura del Corano. A pochi passi, il castello della Zisa ricorda la storia araba della Sicilia a partire dal suo nome, Al Aziza: la splendida. Una lunga storia di viaggi e presenze nella Penisola araba e nelle terre che formano oggi gli Emirati Arabi Uniti ha visto, nei secoli, presenze delle civiltà della nostra penisola. Prime menzioni scritte di molte località emiratine come Sir Bani Yas, Dubai e Sharjah, si trovano già in un libro – ‘Viaggio nelle Indie Orientali’ – pubblicato nel 1590 dal veneziano Gasparo Balbi”, ha proseguito il capo dello Stato.

“Troviamo una bella testimonianza di questo ricco e articolato dialogo fra culture nella mostra ‘Da Sharjah a Roma, lungo la via delle spezie’ ospitata in questi giorni presso il Parco archeologico del Colosseo. Gioielli, sculture, anfore per le spezie e per il vino, raccontano come attraverso i secoli i nostri popoli abbiano stabilito solidi e fruttosi legami. La dimensione di pacifica e operosa convivenza è ciò che unisce, oggi come ieri, i nostri popoli. È la dimensione della responsabilità verso il futuro dell’umanità a legare la comune sensibilità che ci spinge ad operare per la pace e la comprensione internazionali. Un esempio è, ad Abu Dhabi, la Casa della Famiglia abramitica, che riunisce in un unico luogo una chiesa, una moschea e una sinagoga, facendone un monumento al dialogo interculturale e interreligioso. Uno sforzo, principi, che hanno ispirato il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato nel 2019 – alla sua presenza, altezza – da papa Francesco e dal grande imam di Al Azhar, Ahmad Al Tayyeb”, ha dichiarato Mattarella.

Le parole del presidente bin Zayed

Il presidente bin Zayed ha commentato le relazioni strategiche tra Emirati Arabi Uniti e Italia, dicendo che sono “sulla strada giusta verso un ulteriore sviluppo e crescita in vari campi, in particolare la tecnologia avanzata, l’intelligenza artificiale, le energie rinnovabili, l’economia, il commercio e altre aree prioritarie per i due Paesi. Ciò ispira conforto e ottimismo sul futuro luminoso del partenariato di sviluppo tra i nostri due Paesi”, ha sottolineato Bin Zayed, ringraziando Mattarella “per il suo caloroso benvenuto e la sua generosa ospitalità”. “Esprimo inoltre la mia felicità di visitare la Repubblica italiana, un Paese amico, con una civiltà antica che affonda le sue radici nella storia”, ha aggiunto il presidente emiratino.

“La mia visita incarna la nostra reciproca ambizione verso un importante cambiamento nel percorso dell’eccellente partnership strategica tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia, e verso una nuova fase qualitativa di cooperazione e crescita economica congiunta. Lo Stato degli Emirati Arabi Uniti è desideroso di sviluppare le proprie relazioni con la Repubblica italiana, e di sfruttare tutte le opportunità e le capacità disponibili in questo senso, e di costruire a partire dagli sviluppi realizzati, nel percorso delle relazioni bilaterali nei prossimi anni. Gli Emirati Arabi Uniti sono anche desiderosi di migliorare la cooperazione con il vostro Paese amico, al fine di sostenere la pace e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo, soprattutto perché i due Paesi hanno orientamenti comuni in questo senso”, ha proseguito il presidente emiratino. “Sono fiducioso che i risultati di questa visita avranno un grande impatto nel far progredire le nostre relazioni in vari campi, alla luce della volontà comune di continuare a lavorare per sviluppare queste relazioni a beneficio dei due Paesi e dei due popoli”, ha sottolineato Bin Zayed.

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