Bidentina, storia infinita. Lavori complessi e intoppi, messa in sicurezza lontana

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I ritardi sul cantiere della frana di Pianetto tra Galeata e Santa Sofia, il senso unico alternato, oltre alle recenti chiusure causa scivolamento sulla carreggiata di sassi e terra, sono gli episodi più vistosi delle difficoltà delle pubbliche amministrazioni nell’affrontare e risolvere la messa in sicurezza complessiva della Bidentina.

Il recente sopralluogo di sindaci, consiglieri provinciali, dirigenti e ditta appaltatrice ne è la dimostrazione plastica, quando nel comunicato diffuso si legge che è stata “rilevata la presenza di abbondante acqua sul versante di monte che unitamente alle piogge ha intriso il detrito, generando le colate di fango che sono scivolate ripetutamente sulla sede stradale, e determinando la successiva chiusura della strada”.

Si è deciso quindi di “intervenire sul lato di monte con l’esecuzione di interventi di regimazione idraulica finalizzati ad intercettare le acque dilavanti e di eseguire opere provvisionali sul lato di valle per consentire la ripartenza del cantiere”.

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Queste affermazioni non sono affatto piaciute alle migliaia di pendolari e di utenti della strada valliva più pericolosa, più trafficata e con più incidenti di tutto il forlivese, come evidenziano i commenti a lato. Da decenni, prima con la gestione Anas e poi con il subentro della Provincia di Forlì-Cesena, questo tratto ha sempre evidenziato frane e smottamenti, ma il problema a monte della regimazione delle acque non è mai stato risolto.

Poi la chiusura della Bidentina per 8 giorni, causa frana, a seguito dell’alluvione del maggio 2023 ha riportato con più forza la necessità di risolvere definitivamente la messa in sicurezza di questo tratto di strada. A luglio del 2024 l’intervento finanziato dall’ordinanza 13 della struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione per circa 2.300.000 di euro è stato consegnato alla ditta Coromano di Bertinoro per una durata di circa 9 mesi. Un intervento corposo su soli 300 metri della Bidentina, che prevede il ripristino del movimento franoso che ha interessato la scarpata di monte e di valle con adeguamento e allargamento della sede stradale e il posizionamento di nuove barriere di sicurezza. Nello specifico, sarà stabilizzato il versante interessato dal movimento franoso mediante un sistema di pali trivellati in cemento armato gettati in opera, posti a monte e a valle della sede stradale.

Ma i tempi si sono allungati, in quanto il cantiere è partito solo a fine settembre per la scelta delle amministrazioni della vallata di non mettere in difficoltà il traffico turistico con l’installazione del semaforo. Poi sono serviti ben 3 mesi per la posa in opera dei sotto servizi da parte di Hera, con la sospensione dei lavori causata dai tempi dilatati tra autorizzazioni ed interventi di FiberCop per la posa della fibra ottica, che ha costretto la Coromano a non procedere nei suoi lavori. La stagione invernale ha fatto il resto.

Un nastro d’asfalto quello della Bidentina, lungo 61 km dal Passo della Calla sopra Campigna fino all’imbocco della tangenziale a Forlì, che serve un importante distretto industriale e turistico, ma non più in grado di reggere in sicurezza una mole di traffico sempre più massiccio. La risoluzione della frana di Pianetto non fa dimenticare la necessità di un ammodernamento e della sua messa in sicurezza complessiva.

Dopo la risoluzione della staticità del ponte di San Colombano, continuano con lentezza i lavori nel tratto del Comune di Civitella a Castagnolo (776 mila), mentre è partita la progettazione della variante di Nespoli (6-7 milioni).

Inoltre il Ministero delle Infrastrutture ha finanziato il consolidamento del ponte di Cusercoli (area chiosco piadina), con 770 mila euro, ed è in fase di consolidamento quello di ingresso a Galeata mentre sugli altri tratti (Civitella-Cusercoli e San Colombano-Meldola) la progettazione è solo programmata.

“Abbiamo dato vita a un gruppo di pressione – precisano 20 imprenditori dell’alto Bidente – per stimolare e sostenere le amministrazioni a procedere nella progettazione per ammodernare la Bidentina. Molte risorse sono state assegnate, ci aspettiamo che siano accelerate le progettazioni e l’affidamento dei lavori”.

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