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Ztl, in Consiglio comunale si discute dell’adesione al Cude
«Annullare le multe ai disabili e spegnere i varchi sceriffo»
Palazzo degli Elefanti ha adertito alla piattaforma Cude, la banca dati del ministero dei trasporti grazie alla quale si riconosce il contrassegno disabili e l’esenzione da multe per la circolazione nelle zone a traffico limitato e aree pedonali. «Finalmente mettiamo la parola fine a questa vicenda con l’adesione alla piattaforma Cude, dopo che il Comune ha cambiato idea dopo due anni». L’assessore La Greca: «Operativa tra quindici giorni»
Il Comune ha finalmente deliberato l’adesione al Cude, la piattaforma che riconosce il contrassegno ai disabili e registra le targhe per il libero passaggio nelle aree pedonali e nelle zone a traffico limitato. Perché in entrambe non si può limitare la circolazione dei disabili. Né tanto meno si può condizionare il passaggio a clausole discriminatorie della categoria. A dirlo è il codice della strada che definisce l’area pedonale come quella «zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie – recita l’articolo 3 del testo normativo – salvo le situazioni per le quali i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali». Restrizioni e divieti che però valgono solo ed esclusivamente se non vanno a intaccare la libertà personale e soprattutto se si rispettano le sentenze.
Circostanza di cui il Comune si accorge solo oggi, dopo due anni dall’emanazione del provvedimento che limita la circolazione dei disabili nelle ztl e dopo il demansionamento di Stefano Sorbino da comandante della polizia locale a responsabile delle risorse umane. Un demansionamento di cui però l’assessore La Greca presente all’ultima seduta di Consiglio comunale pare non essersi accorto, stando ai ripetuti lapsus con i quali si rivolge a Sorbino con l’appellativo di comandante. Nelle intenzioni dell’assessore ci sarebbe la volontà di andare incontro alle esigenze dei disabili con una differenziazione nelle modalità di accesso tra ztl e aree pedonali. Che però in realtà non ha ragion d’essere, perché tanto le sentenze quanto l’iscrizione alla piattaforma del contrassegno unico dei disabili europeo (Cude) valgono sia nelle ztl che nelle aree pedonali.
Ad ogni modo in consiglio comunale tirano un sospiro di sollievo. «Finalmente mettiamo la parola fine a questa vicenda con l’adesione alla piattaforma Cude, dopo che il Comune ha cambiato idea dopo due anni». Graziano Bonaccorsi non le manda a dire e in senato cittadino striglia la giunta. L’adesione che non è ancora operativa, per Bonaccorsi arriva troppo tardi dopo «una serie di castronerie che in un paese normale non sono accettabili», sentenzia il consigliere comunale. «Avete criminalizzato la categoria dei disabili paragonandoli ai furbetti, avete detto che i giudici di pace sono alieni e che le sentenze della cassazione sono inapplicabili».
E il riferimento è sempre alle dichiarazioni dell’ex comandante della polizia municipale Stefano Sorbino che, qualche settimana addietro, in commissione aveva dimostrato tutta la sua riluttanza nell’accettare le decisioni dei giudici, arrivando persino a criticare la Cassazione. «Siamo favorevoli alle ztl senza se e senza ma, deve però avvenire nel rispetto delle leggi vigenti e delle sentenze della Cassazione che dicono che i disabili non devono dare alcuna comunicazione preventiva del passaggio nelle zone a traffico limitato», è la posizione del Movimento cinque stelle. «Anche se non c’è la condanna alle spese – rincara la dose Gianina Ciancio dell’M5s – se nel prossimo rendiconto dovessero spuntare altri debiti fuori bilancio io non li voto».
L’occasione è stata utile anche per sciorinare qualche dato: «Nel 2023 su 61 ricorsi 55 sono stati accolti e nel 2024, di 37 solo 19 sono stati definiti», dicono i consiglieri comunali. «Doveva rappresentare un grandissimo campanello d’allarme che doveva convincere l’amministrazione già nel 2023 – attaccano dal Movimento – anche perché le multe fatte ai disabili sono illegittime e vanno annullate, perché questi soldi chi li deve pagare?».
Se dall’opposizione fanno valere i ricorsi vinti davanti al giudice di pace che obbligano il Comune a rimborsare circa 36mila euro di sanzioni – soldi questi illegittimamente riscossi tra il 2023 e il 2024 – anche dai banchi della maggioranza non mancano le critiche, in particolare Forza Italia chiede la modifica della parte in cui si determina la discriminazione, ovverosia quella che impone l’obbligo di iscrizione in white list con una comunicazione preventiva alla polizia municipale in diverse forme e in base al veicolo utilizzato. La Lega invece mostra perplessità sui tempi. «Ci si poteva pensare prima quando abbiamo sottoscritto la mozione per accelerare l’iscrizione al Cude». Riflessioni alle quali la replica di La Greca non tarda ad arrivare. «Tra quindici, venti giorni la piattaforma sarà operativa», risponde l’assessore in Consiglio.
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