Spoleto, modifica addizionale Irpef promossa a metà: cosa cambia e chi risparmia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


di Chiara Fabrizi

Dopo quattro mesi di gestazione, un emendamento stoppato e poi riproposto di fatto dalla giunta, il ritiro in extremis della pratica e in ultimo il pasticcio delle simulazioni fatto in aula dal sindaco, la giunta guidata da Andrea Sisti, che è anche assessore al bilancio, giovedì pomeriggio ha ottenuto l’approvazione in consiglio delle tormentate modifiche introdotte all’addizionale Irpef, che vale un gettito che oscilla tra 3,7 e 4,5 milioni. Un via libera, questo, arrivato soltanto a maggioranza (13 favorevoli e sei contrari) e non all’unanimità, perché all’opposizione gli aggiustamenti sull’imposta sono piaciuti a metà.

L’intervento fiscale varato dall’amministrazione si è mosso su due binari. La prima misura, che è anche quella condivisa da tutti, ha previsto l’innalzamento della soglia di esenzione, da 10 mila a 13 mila euro, che da quest’anno permette a 1.633 spoletini (su simulazioni redditi 2022) di non versare l’addizionale. Per questa fascia di popolazione il risparmio varia annualmente da poco meno di 80 euro a 100 euro e pochi spicci, a seconda del reddito dichiarato. Alla novità introdotta hanno dato input nel dicembre scorso le opposizioni: loro unitariamente, quando la pratica dell’addizionale Irpef è arrivata in aula per la prima volta, hanno proposto di innalzare da 10mila a 12mila euro la soglia reddituale di esenzione, che la giunta non aveva in quella fase incrementato, lasciandola a 10mila. Sull’emendamento era anche arrivato il parere tecnico contabile della dirigente Patrizia Tedeschi, che aveva stoppato l’operazione per timori sugli equilibri economici e finanziari del bilancio.

Tuttavia, la maggioranza in quella fase ha ritenuto di ritirare la pratica fiscale, che la giunta a metà febbraio ha fatto ricomparire in commissione bilancio, inserendo un innalzamento della soglia di esenzione non di 12mila euro come previsto dalle opposizioni ma di 13 mila euro, come poi è stata approvata nelle ultime ore. A mutare la fattibilità dell’innalzamento della soglia di esenzione, è stato spiegato dagli uffici, il rilascio da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze dei redditi 2022 dichiarati dagli spoletini, mentre a novembre, quando è stata istruita la pratica, erano disponibili quelli del 2021. In questo quadro va segnalato che tra il ’21 e il ’22, i redditi dichiarati dai residenti sono cresciuti di circa il 6 per cento, passando da 475 milioni a quasi 504 milioni. Da qui i margini per la manovrina.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Sull’esenzione, come detto, nessuna obiezione neppure dai banchi di opposizione, che invece hanno duramente contestato l’altra modifica introdotta dalla giunta Sisti, ovvero la riduzione dello 0,02 all’aliquota dell’addizionale Irpef, che per il 2025 scende quindi dal massimo dello 0,8 allo 0,78. Avrebbe dovuto essere chiaro a tutti che un taglio così contenuto non avrebbe prodotto nessun impatto sulle tasche degli spoletini con redditi superiori a 13mila euro e quindi sottoposti a imposta, ma il dubbio che non per tutti fosse così chiaro ai consiglieri di opposizione è venuto e non solo a loro. Sì, perché lunedì scorso in aula, il sindaco con delega al bilancio ha pasticciato le simulazioni sull’impatto della riduzione dello 0,02, sballando completamente i presunti risparmi: Sisti, infatti, in aula ha riferito di un risparmio di 400 euro l’anno per redditi fino a 20mila euro e di mille euro l’anno per chi dichiarava fino a 50mila euro, quando in realtà si tratta, per i primi, di 4 euro l’anno e, per i secondi, di 10 euro.

Al di là dell’errore grossolano fatto dal sindaco con delega al bilancio su un tema così rilevante, che pure è stato stigmatizzato duramente, le opposizioni giovedì pomeriggio hanno evidenziato come seppur ininfluente per gli spoletini il taglio dello 0,02 produce un minor gettito per le casse del Comune di circa 100 mila euro (calcolati sull’imponibile complessivo del 2022) a fronte di effetti che nessun spoletino chiamato a pagare l’addizionale Irpef potrà percepire. Diego Catanossi (Spoleto2030) ha evidenziato che quei 100 mila euro avrebbero dovuto «essere impiegati con modalità in grado di produrre effetti più incisivi» e a suo dire l’errore della giunta Sisti deriva «dalla mancanza di confronto con le opposizioni». Analogo il tiro sia di Maria Elena Bececco (SpoletoFutura-Forza Italia), che si è detta «felice dell’incremento dell’esenzione, ma assolutamente contraria alla riduzione dello 0,02 che non aiuta nessuno e ha un costo per l’ente», sia di Alessandra Dottarelli (Alleanza civica), che ha parlato «di un gettito comunale penalizzato per ragioni incomprensibili, dato che non ha praticamente effetto sugli spoletini, quando avremmo potuto spendere quei 100 mila euro per innalzare ancora la soglia di esenzione». 

A difendere la manovra, invece, Arianna Panetti (Pd), che ha provato a rimettere al centro del dibattito i 1.633 spoletini con redditi tra 10mila e 13mila euro che non pagheranno l’addizionale Irpef nel 2025, dicendo che «si tratta di un punto di partenza molto importante, che produce effetti immediati su fasce fragili della popolazione», mentre Enrico Morganti (M5s) ha considerato l’innalzamento della soglia di esenzione «uno degli interventi più concreti mai portati in aula». Infine, a fronte delle contestazioni sul taglio dello 0,02 all’addizionale, è stata la consigliera Francesca Maso (Civici umbri) a rivendicare la «scelta come politica». Il sindaco dal canto suo ha detto: «La nostra volontà è stata quella di dare un segnale a tutti gli spoletini, sia quello meno abbienti che quelli abbienti». Quest’ultimi, però, non lo noteranno, mentre resta un miraggio l’introduzione dell’aliquota progressiva, unica vera modalità per un’applicazione equa dell’imposta.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link


Source link