Liviano: “Inutile rinfacciarsi gli errori”. La Cisl: “Taranto recuperi l’orgoglio”

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«Rinfacciarsi errori, colpe e limiti credo serva a poco», Gianni Liviano, ormai ex consigliere comunale di Demos, lo dice, e lo ha ripetuto anche in tempi non sospetti, a chiare lettere. Non è il momento del “rinfaccio” al contrario adesso, più che mai, è il momento della ricostruzione.

«Tutti – aggiunge Liviano – potrebbero raccontare, a ragione, responsabilità ed errori degli altri: la destra potrebbe dire al Partito democratico di aver ospitato e sostenuto Melucci; la sinistra potrebbe dire alla destra di aver scelto come proprio candidato sindaco nelle scorse elezioni l’ottimo amico Walter Musillo che è stato colui che Melucci lo ha proposto (in occasione del primo mandato, ndc) e lo ha scelto quando era segretario del Partito democratico». E fino a qui «ognuno avrebbe una parte di ragione».

Ma imbarcarsi in un ragionamento del genere, fa presente Gianni Liviano, «sarebbe, però, una partita sterile che nulla giova alla città» perché adesso l’urgenza reale «è rappresentata invece dalla necessità di costruire il futuro, ricostruendo con le persone un rapporto di fiducia che la politica è andata trasversalmente smarrendo in questi anni. Bisogna ricostruire la nostra comunità, restituendo alle associazioni economiche, ai sindacati, agli ordini professionali, al terzo settore e ai cittadini valore e importanza. Va ricompattato – prosegue nella sua disanima Liviano – il tessuto sociale, avendo contezza che le persone vengono sempre prima delle infrastrutture, dei progetti e dei rendering». 

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Poi l’appello a svolgere la campagna elettorale, che può già considerarsi nel vivo visto che, votando a maggio, il periodo di commissariamento sarà breve, «nella diversità ma nel rispetto reciproco e nella lealtà verso la città».

Luigi Spinzi (Cisl): “Taranto recuperi l’orgoglio di città europea”

Il recente scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Taranto ha messo in luce le sfide e le opportunità che la città si trova ad affrontare in un momento cruciale della sua evoluzione. Grazie a iniziative come il Just Transition Fund, i Giochi del Mediterraneo e il Progetto Tecnopolo, «Taranto ha la possibilità di diventare un modello di innovazione e ricerca nella transizione verso la sostenibilità. La città potrebbe attrarre nuovi investimenti nel settore della blue economy, della portualità, dell’energia e dell’aerospazio, tra gli altri, creando un ambiente favorevole per lo sviluppo industriale e commerciale».

Su questo non ha dubbi il segretario generale della Cisl Taranto-Brindisi, Luigi Spinzi, il quale evidenzia come, per realizzare queste potenzialità, sia fondamentale «che la classe dirigente tarantina si unisca attorno a una visione condivisa del futuro. È necessario superare le conflittualità interne e instaurare un dialogo costruttivo con le istituzioni regionali e nazionali. Solo così sarà possibile promuovere una governance condivisa che favorisca la corresponsabilità sociale e il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco».

La Cisl Taranto-Brindisi, fa presente Spinzi, sta già lavorando in questo senso, avviando un ciclo di congressi per coinvolgere i cittadini e le organizzazioni nella definizione di politiche settoriali e sociali efficaci. «È essenziale che le istanze dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini siano ascoltate e che si lavori insieme per un welfare che risponda ai bisogni della comunità», sottolinea ancora Spinzi che poi, concludendo, fa notare come, con l’avvio della campagna elettorale, sia cruciale «che le forze politiche presentino programmi ambiziosi e lungimiranti, capaci di affrontare le sfide del cambiamento epocale in corso. La transizione industriale, ambientale e digitale deve essere al centro dell’agenda politica, insieme a un impegno per lo sviluppo sostenibile che promuova la coesione sociale».

 

Albanese (La Voce di Taranto): “Taranto torni ad essere artefice del proprio destino”

«Un altro capitolo della città di Taranto è chiuso. Probabilmente non interessa a nessuno sapere le dinamiche o i percorsi che hanno portato a questo epilogo. Ma certamente la cosa più importante è che fra qualche mese si ritornerà alle urne. Questo significa che non bisogna dimenticare che Taranto ha molte partite in sospeso. E certamente la partita più importante è la ricerca della strada che possa ridarle dignità e autonomia, sia politica che strutturale. Aspetti questi, ormai carenti da molto tempo».

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A parlare così è il presidente dell’associazione “La Voce di Taranto”, Egidio Albanese, secondo il quale adesso va trovata una guida politica «che non confonda più i cittadini, che sono stanchi di assistere a escamotage politici. Ma soprattutto – conclude – serve una guida politica che esca dal Palazzo e sappia scendere per strada, ascoltare i cittadini, coinvolgerli, per poi renderli attori protagonisti».



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