«Il faro», ecco il progetto della nuova sede della Regione Campania. Ma resta il gelo con il Comune

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«L’ambizione che abbiamo con questa opera è consegnare a Napoli, alla Campania e anche tutta l’Italia un simbolo di identità moderna». È entusiasta il presidente De Luca nel presentare “il faro”, il progetto della nuova sede della Regione nell’area di via Galileo Ferraris. L’opera realizzata dallo studio di architettura Zaha Hadid rientra nel più ampio progetto di riqualificazione di Porta Est e di piazza Garibaldi. È il progetto principale su cui punta il governatore per la fine del suo secondo mandato. Alla presentazione, nella sala Galatea della Stazione marittima, c’è la folla delle grande occasioni. Imprenditori, consiglieri regionali, sindaci e amministratori da tutta la Campania. Manca, però, un rappresentate del Comune. «C’è grande collaborazione», dice De Luca. Ma i nodi da risolvere nel rapporto tra Palazzo Santa Lucia e Palazzo San Giacomo per la realizzazione dell’opera restano.

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I NODI

E partiamo proprio da qui, perché su questo si basa l’effettiva realizzazione dell’opera. Il sindaco Manfredi era assente. Mancava anche il vicesindaco Lieto «per un’influenza». Interpellato sui rapporti col Municipio, De Luca spiega: «Ho dato al sindaco le date delle conferenze di servizi che abbiamo tenuto, andremo avanti in maniera molto spedita anche perché l’accordo di programma che abbiamo sottoscritto prevede anche la possibilità di realizzare a pezzi questo progetto. L’edificio della Regione è pubblico quindi può andare avanti tranquillamente». Visione diversa quella di Palazzo San Giacomo: per l’ok si vuol vedere l’intero piano. Il Consiglio comunale ha approvato l’accordo di programma che prevede tutte le dotazioni infrastrutturali obbligatorie e l’aumento di volumetria, quindi la possibilità di costruire. L’amministrazione – trapela da San Giacomo – attende di ricevere il piano urbanistico attuativo dai proprietari dei suoli, ovvero Ferrovie dello Stato. Insomma, per l’ok del Municipio si vuol vedere l’intero progetto compreso della nuova stazione degli autobus, la bretella autostradale, i parcheggi e gli edifici da costruire tra cui la nuova sede regionale. Una volta ricevuto il piano verrà valutato dalla giunta confronto con il Consiglio comunale.

I LAVORI

E allora, pur con i nodi tra Comune e Regione, entriamo nel cuore del piano “porta Est” che prevede la realizzazione di una complessa opera urbanistica: oltre alla costruzione della nuova sede regionale, la riqualificazione dell’area a ridosso della stazione centrale di Piazza Garibaldi con parchi urbani, parcheggi interrati, l’interramento dei binari della Vesuviana, spazi pubblici di collegamento con il Centro direzionale e una nuova viabilità comprensiva di una bretella autostradale per decongestionare l’intero ambito urbano. De Luca ha parlato anche del futuro del Centro direzionale. «Ci sarà un ponte che collegherà i due luoghi, sarà un’opera straordinaria di 400 metri per non marginalizzare il Centro direzionale, che tra l’altro ha bisogno di opere di ristrutturazione, perché così come è oggi è imbarazzante». A entrare nel merito del nuovo quartier generale della Regione sono l’Ad di Fs Sistemi Urbani Umberto Lebruto e soprattutto Michele Pasca di Magliano, direttore dello studio Zaha Hadid Architects di Londra: «È strutturato da due torri di altezze diverse. La Torre 1 è alta circa 100 metri, la 2 circa 80 metri, e sono collegati da questa grande piazza urbana coperta, collegata a sua volta al centro interscambi, che è al piano 2 interrato. Ospita tutta una serie di funzioni pubbliche, zone e centri congressi, sale polifunzionali e anche le zone commerciali».

LA INTERPROGETTI

Oltre allo studio di Zaha Adid, tra gli altri, collaborerà al progetto la società Interprogetti guidata dall’ingegnere napoletano Giampiero Martuscelli: «È una gioia partecipare a un progetto gigantesco come questo e lavorare ancora una volta con Zaha Hadid. Napoli Est, con questo piano, cambia volto sullo standard delle città europee più progredite». Nel corso della presentazione, il governatore ha anche sottolineato il risparmio di una cifra che va dai 7 a 9 milioni annui per i fitti passivi delle varie sedi istituzionali e delle società partecipate in giro per la Campania. In platea ad ascoltarlo, tra gli altri, la vicepresidente del Senato, in quota M5S, Maria Domenica Castellone. Una presenza non passata inosservata. Folta la presenza dei consiglieri regionali di maggioranza, Pd compreso. Un po’ a sorpresa si vede anche il commissario regionale Antonio Misiani, insieme con il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata. Ma la posizione della segreteria Dem sul terzo mandato, per il quale la Corte Costituzionale ha fissato l’udienza per il 9 aprile, non cambia. Per il Pd di Schlein qualunque sia la prossima sede della Regione, non sarà De Luca l’inquilino.





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