Concessioni per i dehors scadute, c’è la proroga per chi è in regola con la tassa per il suolo pubblico

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Sono state prorogate fino al prossimo 31 dicembre le concessioni per l’occupazione del suolo pubblico dei dehors di bar, pub e ristoranti cittadini che usufruiscono dello spazio all’aperto. Lo ha deciso la Giunta comunale su proposta dell’assessore alle Attività Produttive, Giuliano Forzinetti.

“Questo provvedimento – ha commentato Forzinetti – servirà per dare continuità e supporto alle attività economiche e all’intero settore della ristorazione e del commercio locale. Si tratta di un segnale importante per gli imprenditori che operano nella nostra città. Abbiamo lavorato per fornire una soluzione concreta a un settore che rappresenta un motore economico e sociale per Palermo. Questa proroga consente alle attività di programmare il proprio lavoro con maggiore stabilità e di continuare a offrire servizi ai cittadini e ai turisti nel rispetto delle normative vigenti”.

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La proroga è destinata alle attività di ristoro all’aperto che hanno “la documentazione di concessione di suolo pubblico scaduta” o aventi “scadenze legate alla normativa nazionale in ambito di ‘emergenza Covid’, ovvero non ancora formalmente autorizzate ma già prodotte”. La richiesta di proroga dovrà essere inviata al Suap insieme al pagamento del Canone unico patrimoniale, ovvero la tassa sul suolo pubblico, relativo all’anno 2025, dovendo essere in regola con i pagamenti degli anni precedenti, oltre ai versamenti dei diritti istruttori e di segreteria previsti alla data della presentazione dell’istanza. Ma su questo ultimo aspetto, nei giorni scorsi Confimprese, l’associazione guidata da Giovanni Felice, ha segnalato alcune difficoltà da parte degli esercenti.

La delibera approvata dalla Giunta indica anche che entro il 30 giugno gli operatori economici interessati dovranno presentare “una nuova istanza, con le modalità ordinarie o semplificate (ove ne ricorrano i presupposti), il cui nuovo provvedimento autorizzativo avrà decorrenza dalla cessazione del periodo di proroga”.

L’assessore Forzinetti conclude: “Ci interessa molto migliorare il percorso di una regolamentazione chiara e condivisa che permetta di bilanciare le esigenze degli operatori economici con quelle del decoro urbano e della vivibilità cittadina. Semplificare i procedimenti amministrativi e favorire lo sviluppo economico senza sacrificare la qualità degli spazi pubblici è il nostro obiettivo. Grazie alla collaborazione con gli uffici comunali, stiamo lavorando per rendere il sistema di concessioni di suolo pubblico sempre più efficiente”.

La sesta commissione consiliare del Comune, che si occupa anche di Attività produttive, esprime soddisfazione. “In particolare siamo lieti che in seguito alle interlocuzioni sostenute dalla commissione con le associazioni di categoria e alle sollecitazioni poste in essere nei confronti degli organi di governo, la Giunta abbia preso atto dell’attuale quadro normativo e dato seguito alla proroga.  Un provvedimento responsabile di grande attenzione verso le attività produttive della città. Con questa proroga si dà finalmente una risposta concreta alle giuste esigenze delle categorie produttive: nelle more auspichiamo che le pratiche ancora in sospeso vengano lavorate ed esitate”, dichiarano il presidente Ottavio Zacco, la vice presidente Teresa Leto e i consiglieri Leonardo Canto, Dario Chinnici e Fabio Teresi.

Così infine il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice: “Siamo contenti che il Comune abbia deciso di prorogare le concessioni dei Pubblici esercizi ottenute con procedure agevolate, in periodo Covid, ma riteniamo inutile e costoso dovere fare delle richieste non previste dalla legge, visto che la proroga era prevista. La norma sulla concorrenza del 2023 ha prorogato sino al 31 dicembre 2025 le concessioni di suolo pubblico per i dehors, quindi non occorre nessuna conferma da parte degli operatori interessati che, secondo il Comune andrebbe fatta entro marzo. Allo stesso modo appare inutile e costosa presentare un’altra richiesta entro giugno senza conoscere i contenuti del decreto legislativo che disciplinerà i criteri di rilascio delle concessioni di suolo pubblico nei centri storici e nei siti archeologici. Nei prossimi giorni – conclude Felice – chiederemo al sindaco di ritirare questa delibera che nei fatti contiene solo inutili appesantimenti economici e burocratici che ricadranno sulle spalle degli operatori del settore”.



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