La missione in Campania della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari si è conclusa con una serie di audizioni chiave presso la Prefettura di Napoli. L’obiettivo principale è stato quello di analizzare le criticità della Terra dei Fuochi e valutare le strategie più efficaci per contrastare il traffico illecito di rifiuti.
Jacopo Morrone, presidente della Commissione, ha evidenziato che, nonostante le difficoltà, il lavoro congiunto tra prefetture, procure, forze dell’ordine e istituti di ricerca sta producendo risultati tangibili. Tuttavia, il principale ostacolo è stato fino ad oggi la mancanza di coordinamento tra gli enti coinvolti. A tal fine, il Governo ha annunciato la nomina del Generale Giuseppe Vadalà come Commissario unico per la Terra dei Fuochi, con il compito di creare una sinergia tra i vari soggetti impegnati nella lotta all’ecomafia.
Bonifiche e nuove minacce ambientali
Dalle audizioni è emerso un quadro preoccupante su due fronti principali:
- I siti contaminati da rifiuti tossici interrati negli anni ’90, spesso provenienti dal Nord Italia e dall’estero, che necessitano di urgenti bonifiche.
- La persistente illegalità ambientale, che comprende l’abbandono indiscriminato di rifiuti da parte dei cittadini e lo smaltimento illegale operato da aziende locali.
Morrone ha inoltre sottolineato le criticità legate ai campi rom, dove si registrano situazioni di degrado ambientale e inquinamento particolarmente gravi. Anche qui, la criminalità organizzata continua a giocare un ruolo chiave, infiltrandosi nella gestione dei rifiuti e addirittura nelle operazioni di bonifica, talvolta solo simulate.
L’inquinamento delle falde acquifere sotto la lente della Commissione
Uno dei temi più allarmanti emersi durante la missione riguarda l’inquinamento delle falde acquifere, con possibili conseguenze devastanti sulla salute dei cittadini. La Commissione Ecomafie ha deciso di approfondire questa problematica, accendendo un faro sulle responsabilità e sulle soluzioni possibili.
Sopralluoghi e incontri istituzionali
La missione ha incluso un sopralluogo all’ex sito industriale di Calabricito, nel casertano, un’area storicamente utilizzata per la macerazione della canapa e successivamente trasformata in una discarica abusiva di rifiuti pericolosi. Un altro momento significativo è stato l’incontro al Real Sito di Carditello, a San Tammaro, con il presidente della Fondazione Maurizio Maddaloni, il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, il medico dell’ISDE Antonio Marfella e il Commissario unico Giuseppe Vadalà.
La delegazione ha poi partecipato a diverse audizioni in Prefettura a Caserta e Napoli, con figure istituzionali di rilievo tra cui il prefetto di Napoli Michele di Bari, il procuratore capo di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, il procuratore di Nola Marco Del Gaudio, il direttore generale dell’Arpa Campania Stefano Sorvino e i direttori generali delle Asl Napoli 2 e Napoli 3.
Le due giornate di lavoro hanno permesso di tracciare un quadro chiaro delle sfide ancora aperte nella lotta contro l’ecomafia in Campania. La nomina del Commissario unico e il rafforzamento del coordinamento tra le istituzioni sono passi fondamentali per affrontare un fenomeno che continua a minacciare l’ambiente e la salute pubblica.
La Commissione Ecomafie conclude la missione in Campania, analizzando le criticità della Terra dei Fuochi. Il Governo nomina Giuseppe Vadalà Commissario unico per coordinare le operazioni di bonifica e lotta all’ecomafia. Focus su traffico illecito di rifiuti, inquinamento delle falde acquifere e infiltrazioni criminali nelle bonifiche.
foto tratte dalla pagina Facebook di Jacopo Morrone)
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